Forare la lingua è come scambiarsi un anello di Roberto Fiori

Forare la lingua è come scambiarsi un anello LE TENDENZE E LE MOTIVAZIONI DI UNA DECORAZIONE ESTREMA DEL CORPO Forare la lingua è come scambiarsi un anello «Gli innamorati vanno in coppia, non è molto doloroso» Roberto Fiori ROMA La body art, l'arte di decorare, personalizzare e abbellire il proprio corpo in modo estremo e permanente, è una pratica antica. Da secoli si segna il corpo per allontanare il male, per differenziarsi, per cercare forza o sensualità. «Oggi - dice Giuseppe Serra, presidente dell'Associazione tatuatori italiani riuniti nata 1995 per cercare di tutelare operatori e clienti - il piercing è un fenomeno di moda. Ed è molto più di una semplice decorazione materiale del corpo: è qualcosa di magico, spirituale e intenso, a patto che sia fatto da seri professionisti». Ecco una mappa del piercing possibile. ORECCHIO. E' il posto più comune da forare, ci sono 9 zone che consentono anche le varianti più estrose. E' il più accettato e diffuso nella no¬ stra società. Passato il pensiero degli Anni 70 - orecchino a sinistra uguale ad alternativo, orecchino a destra uguale a omosessuale - il foro al lobo viene largamente praticato, sia da uomini sia da donne con il solo scopo di decorare ed adornare il volto. Anche nel passato ed in altre culture ritroviamo i lobi forati come semplice decorazione del viso; è facile intuirne il perché: il lobo è ben visibile e non è una parte molto sensibile del corpo, quindi un punto facilmente raggiungibile nel proprio desiderio di adornarsi. I pirati, invece, portavano l'orecchino perché si pensava che aiutasse a vedere meglio. SOPRACCIGLIO. Insieme con il piercing all'ombelico è uno dei più diffusi. I ragazzini lo usano per emulare le tante star della musica e del cinema che lo sfoggiano. Possono essere usate barre diritte o curve e anche anelli, ed è un piercing di superficie. «Anellino o barretta, l'importante è che non dormiate a faccia in giù durante il periodo della cicatrizzazione». Poco comune, invece, quello sopra il setto nasale: è il ricordo di un'usanza barbarica e, più recentemente, dell'era punk. NARICE E SETTO NASALE. Il foro alla narice si è diffuso moltissimo. Lo portano le ragazzine, «ma anche le donne sopra i 35 anni che si liberano dalle costrizioni del marito e non vogliono rinunciare a un piercing affascinante e sensuale». Quello al setto nasale risale a tempi antichi, molte società del passato foravano il proprio setto nasale per adornarlo in vario modo (ossa, piume, gioielli). Oggi «avere l'anello al naso» non è molto apprezzato. LINGUA. «Contrariamente a quanto si creda, è uno dei meno dolorosi e dei più discreti». Si narra di grandi miglioramenti nel rapporto sessuale grazie a questo piercing. Forse per questo va molto di moda tra i ragazzi. «Vengono a farselo fare in coppia, come se fosse uno scambio di anello tra fidanzati». Un bacio con il piercing, dicono, è qualcosa di molto sexy. Le varianti passano per labbra e guancia. CAPEZZOLI. Non è esattamente una novità. Già i centurioni romani portavano orecchini ai capezzoli come segno di virilità e coraggio. La pratica era anche diffusa tra le donne in epoca vittoriana. Oggi è di moda, con una particolarità: «Le ragazze per il piercing al capezzolo ricorrono solo a operatori maschi, i ragazzi fanno il contrario». Pare che, in ogni caso, provochi piacevoli sensazioni in tutto il corpo. OMHELICO. Era considerato segno di regalità tra gli antichi Egizi. Oggi è tra i più richiesti, è reputato molto attraente anche se non ha funzioni sessuali dirette. Va di pari passo con le magliette sempre più corte che scoprono la pancia. E si fa una gran figura in palestra, in discoteca o sulla spiaggia. ORGANI GENITALI. Sono il top per i ragazzi «ma sono anche i più pericolosi e complicati». Alcuni hanno origini arabe o indiane. Senza scendere nei particolari, si ricordi quello più famoso: leggenda vuole che il principe Alberto, marito della regina Vittoria, avesse un anello sulla punta del pene per rispetto a sua maestà. Il cerchietto all'ombelico è quello più richiesto Lo impone una delle mode del Terzo Millennio ma i primi ad avere l'idea furono gli egizi

Persone citate: Alberto, Anellino, Giuseppe Serra, Vittoria

Luoghi citati: Roma