Turchia, Erdogan nuovo premier
Turchia, Erdogan nuovo premier ; SI DIETRO LE QUINTE Turchia, Erdogan nuovo premier » ANKARA. Dopo quattro mesi dietro le quinte, Recep Tayyip Erdogan - l'uomo che ha riportato gli islamisti al potere in Turchia, facendo conquistare al Partito della Giustizia e dello Sviluppo (Akp) 363 dei 550 seggi del Parlamento di Ankara - è diventato primo ministro. La strada per il governo gli era stata aperta nelle settimane scorse, dopo che il Parlamento aveva approvato un emendamento alla Costituzione che gli permetteva di candidarsi: nel 1998, l'ex sindaco di Istanbul era infatti stato interdetto dai pubblici uffici a causa di una condanna per incitamento all'odio religioso, per aver letto un poema in cui i minareti delle moschee venivano definiti «le nostre baionette». Erdogan ha assunto ieri, dopo le dimissioni di Abdullah Gul, l'incarico di formare il governo nel giorno in cui il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha dichiarato falliti i negoziati tra turco ciprioti e greco ciprioti per la riunificazione dell'isola, fallimento che - come subito sottolineato a Bruxelles - rischia di compromettere il cammino di avvicinamento della Turchia all'Unione Europea. Il nuovo primo ministro turco dovrà inoltre decidere se riproporre o meno al Parlamento la mozione bocciata dieci giorni fa - con cui si autorizza il dispiegamento in Turchia di 62mila soldati americani in vista della guerra contro l'Iraq. Tuttavia il ministro degli Esteri turco, Yashar Yakish, ieri ha lasciato Intendere chiaramente che è ancora incerto se il nuovo governo presenterà un nuovo decreto per ottenere un ripensamento rispetto al «no» già da espresso. In risposta a una domanda su quando tale decreto sarà presentato, Yakish ha infatti dichiarato: «Solo dopo avere deciso se presentarlo, potremo dire quando». Yakish ha anche precisato che «la Turchia deciderà secondo il suo calendario». «Gli americani hanno delle aspettative. E ciò non è sorprendente. Ma noi non diamo loro speranze dicendo che il secondo decreto arriverà di sicuro», ha aggiunto il ministro. [e. st.) ;
Persone citate: Abdullah Gul, Erdogan, Kofi Annan, Yakish, Yashar Yakish
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