Tv? Meglio dietro che davanti di Monica Perosino

Tv? Meglio dietro che davanti LINGUAGGI DELLA COMUNICAZIONE Tv? Meglio dietro che davanti «Underground television», teoria e pratica per guardare dentro la «scatola delle immagini» L'obiettivo? Progettare e costruire un programma Monica Perosino L'era della teledipendenza sembra tramontata: i ragazzi guardano poco la televisione, e quando lo fanno preferiscono i video di Mtv, le inchieste di «Report», la satira delle Iene o della Gialappa's. Oggi la tv è meglio farla che guardarla: parola di Underground Tv, un programma televisivo interamente realizzata dagli allievi delle scuole superiori torinesi. Continua infatti il progetto realizzato dalla Zenit Arti Audiovisive in collaborazione con la Provincia di Torino che già nel 200I-2002.ha coinvolto quindici classi e circa 150 ragazzi in una decina di scuole superiori. Un corso di linguaggio audiovisivo dove alla parte teorica (Io studio di un palinsesto, il linguaggio, il target, i contenuti, i format) si affianca una sorta di laboratorio in cui i ragazzi imparano a utilizzare le videocamere e a progettare un contributo audiovisivo. Nel corso del 2003 Underground Tv continua con la realizzazione della seconda serie del programma cui partecipano r«Avogadro», il «Giulio», lo «Steiner», r«Alfieri», il «Giordano Bruno», l'KArdumo», il «Pascal», r«Eìnsteìn», il «Cottini», insieme con l'associazione Asai e il Comune di Moncalieri. Il risultato sarà una serie dì puntate di 26 minuti ciascuna interamente scritte e realizzate dai ragazzi e diffuse, a partire da giugno, sul canale multimediale della Provincia dì Torino (www.provincia.torino.it/ multimedia/underground) e su un network di tv private. I gruppi di studenti delle varie scuole, coordinati dai tutor della Zenit - Massimo Arvat, Enrico Cerasuolo, Emiliano Darchini, Sergio Fergniachino, Fabrizio Ga- latea e Davide Tosco - progettano insieme una puntata, si divìdono i compiti (c'è chi si occupa della regìa, chi fa l'operatore, chi il fonico) e realizzano un contributo: «I ragazzi raccontano se stessi e la realtà che li circonda, analizzano fatti di attualità e propongono approfondimenti spiega Darchini - Si divertono con argomenti leggeri, come servizi sul piercing e soap opera, oppure realizzano inchieste e reportage». Uno degli argomenti più sentiti è la cronaca delle autogestioni, ma si parla anche di generazioni a confronto, di vita quotidiana, di mode e di sesso.. «Underground Tv» alterna lanci in- studio e inserti realizzati utilizzando i diversi generi televisivi (reportage, soap, reality, pubblicità, videoclip, schegge). Lo studio è uno spazio simbolico costituito da un sotterraneo quello dell'Itis "Avogadro" - popolato da personaggi e avvenimenti legati alla cultura metropolitana. Qui, tre giovani - Cristina Barsotti, Luca Ferrerò e Flavio Quercia - danno vita a una Tv «pirata» che trasmette servizi realizzati dai ragazzi. «Underground Tv è un'iniziativa innovativa che ìntegra l'aspetto didattico, la realizzazione pra- ' tica da parte degli studenti e la visibilità dei prodotti attraverso la diffusione televisiva - sottolinea Massimo Arvat, coordinatore del progetto - La proposta è quella di realizzare una Tv dei ragazzi fatta dai teenager per i teenager, ma al contempo una televisione consapevole dei processi comunicativi e propedeutica ad un consumo crìtico dei messaggi televisivi». Un'occasione per portare all'interno delia scuola una riflessione sui media e sulle possibilità di un loro utilizzo diverso.

Luoghi citati: Comune Di Moncalieri, Torino