Una task force per regolarizzare gli immigrati

Una task force per regolarizzare gli immigrati LA PREFETTURA ANNUNCIA L'INCREMENTO DEGLI SPORTELLI E PROMETTE «OPERAZIONI CONCLUSE ENTRO SETTEMBRE» Una task force per regolarizzare gli immigrati Previste 250 convocazioni al giorno: «Qui non si faranno ferie» Accanto ai quattro sportelli polifunzionali entra in attività in piazza Castello 195 anche una nuova postazione informativa Maria Teresa Martinengo Dieci sportelli entro aprile, 250 . convocazioni al giorno per altrettanti contratti di lavoro da firmare. E una previsione che fa davvero ben sperare: la fine della regolarizzazione dei lavoratori immigrati entro settembre. Sono alcune delle novità comunicate dalla Prefettura alle organizzazioni sindacali al «tavolo di monitoraggio» la cui costituzione era stata stabilita un mese fa. Ma non basta. Per andare incontro alle necessità di italiani ed immigrati, da ieri è attiva in Prefettura, piazza Castello 195, al piano terreno, una nuova postazione informativa, gestita in collaborazione con il Servizio Migranti della Caritas Diocesana, la cooperativa sociale «Le Radici e le Ali», la Casa di Carità Arti e Mestieri e il comitato Oltre il Razzismo. «Dalle 9 alle 12,30, da lunedì a venerdì, 250 persone potranno ricevere chiarimenti, informazioni, compilare i moduli necessari per dichiarare alla Prefettura il decesso del datore di lavoro, le variazioni di indirizzo, il licenziamento del lavoratore straniero», spiegano Simin Khadivi de «Le Radici e le Ali» e Sergio Durando del Servizio Migranti. «Ogni giorno - aggiunge il direttore, don Predo Olivero - saremo presenti con 6-7 persone. Distribuiremo i numeri dalle 8». A partire dalla prossima settimana sarà anche possibile avere informazioni telefoniche ai numeri 011.5589696/7/8/9 Il programma di ampliamento dei servizi per accelerare i tempi della rego arizzazione prevede l'aggiunta, dal 24 marzo, di due nuovi sportelli ai 4 oggi operativi. In aprile, poi, da metà mese, il numero salirà a 10. E' probabile che in Prefettura ne restino tre, mentre gli altri dovrebbero essere avviati o trasferiti presso altri uffici pubblici del centro cittadino. «Al ritmo di 250 convocazioni al giorno, pensiamo di potercela fare ad esaurire le 35.885 richieste di emersione all'inizio dell'autunno», dice la dottoressa Marita Bevilacqua, responsabile del Servizio Immigrazione della Prefettura. Una previsione condivisa dalla dottoressa Rosanna Lavezzaro, dirigente dell'Ufficio Immigrazione della Ouestura. «Possiamo arrivarci grazie all'assunzione dei lavoratori interinali previsti dal ministero dell'Interno: 25 in Prefettura, una quindicina in Questura. Prenderanno servizio nella seconda metà di marzo», dice Bevilacqua. Le pratiche pervenute fino a ieri negli uffici di piazza Castello sono 9175, 4927 le convocazioni fino al 4 aprile, 2336 i contratti già sottoscritti. A regime, saranno un centinaio gli operatori di Prefettura, Questura, Ufficio del Lavoro, Inps e Agenzie delle Entrate impegnati nella regolarizzazione. «Andremo avanti anche in agosto. L'am¬ ministrazione statale - sottolinea la dottoressa Bevilacqua non chiude mai: i datori di lavoro potranno delegare una persona di loro fiducia». Per le situazioni «anomale» decesso del datore di lavoro e licenziamento - la normativa prevede che venga concesso un permesso di soggiorno di sei mesi. «In caso di decesso, se un familiare intende procedere all'assunzione, si dovrà attendere la nostra convocazione». Se invece la famiglia non intende assumere il lavoratore o in caso di licenziamento, la nuova situazione va segnalata alla Prefettura che provvedere all'archiviazione della pratica e invierà una comuni¬ cazione al lavoratore che dovrà poi recarsi in Questura per richiedere il permesso di soggiorno. «Con la ricevuta rilasciata dalla Ouestura, lo straniero potrà lavorare subito regolarmente». Ancora un'informazione, importante per chi si trova nella necessità di tornare in patria per dolorosi motivi personali e non ha ancora firmato il Contratto di lavoro. Nel caso in cui la condizione di malato terminale di un parente stretto (genitore, figlio, fratello) sia documentata, e la documentazione tradotta, la Questura può concedere un permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari che consente di uscire e rientrare in Italia. Centinaia di immigrati in Prefettura per definire là regolarizzazione della loro presenza ih Italia

Persone citate: Bevilacqua, Maria Teresa Martinengo, Marita Bevilacqua, Predo Olivero, Rosanna Lavezzaro, Sergio Durando, Simin Khadivi

Luoghi citati: Italia