Todt: «Ripartiamo all'attacco Torneremo grandi a Sepang» di Stefano Mancini
Todt: «Ripartiamo all'attacco Torneremo grandi a Sepang» LA FERRARI ANALIZZA CON SERENITÀ LA SCONFITTA NEL GP D'AUSTRALIA Todt: «Ripartiamo all'attacco Torneremo grandi a Sepang» I ds annuncia una riscossa immediata: «Mondiale duro ma abbiamo i mezzi per vincerlo». Non sarà anticipato l'impiego della F2003-GA Stefano Mancini inviato a MELBOURNE La rivincita è tra dodici giorni. «Ripartiamo all'attacco - assicura Jean Todt -. Sappiamo che sarà un campionato diffìcile, ma abbiamo i mezzi per vincerlo». Le sconfitte possono fare bene, sostiene il dg di Maranello, perché aiutano a tenere i piedi per terra: «Non siamo fenòmeni». A Sepang (Malesia), la Ferrari misurerà se stessa e gli avversari. Durante la passata stagione si riteneva che le monoposto del Cavallino avessero sei mesi di vantaggio tecnologico sulla concorrenza. In inverno, mentre la Ferrari divideva le energie tra la creazione della F2003-GA e gli ultimi sviluppi della F2002, i rivali qualche mese lo hanno recuperato. Era prevedibile, perché l'anno scorso accadde la stessa cosa, poi arrivò la nuova vettura a sistemare tutto. L'obiettivo è ripetere la storia. Inaspettata e segnata da errori, la sconfitta di Melbourne è stata difficile da metabolizzare. La prima fila rossa e sei giri al comando sembravano l'inizio di un trionfo. «Ovvio che con quelle premesse il quarto posto di Schumi è deludente - è stato il commento a caldo di Todt -. Occorre lavorare bene per vincere la prossima gara. E' confortante che la la F2002 si sia dimostrata comunque competitiva». E' ancora lei la macchina migliore del Circus? «Non ci scommetterei. Domenicanon lo è stata». Rimane un mistero, in attesa di verifiche, come mai Barrichello in gara sia scattato prima del segnale di start (il brasiliano si assolve). Le due vetture tornano in pista a partire da oggi: la nuova al Mugello con Luca Badoer, la vecchia a Fiorano con Felipe Massa. I programmi non variano: i vertici della Ferrari confermano che la F2003-GA deve superare ancora una serie di esami, ih particolare di durata e affidabilità. La sconfitta non accelererà i tempi di sviluppo in quanto viene attribuita a circostanze particolari (pioggia, strategie sbagliate, errori dei piloti). Ai due piloti titolari è stato concesso qualche giorno di vacanza, per evitare loro un lungo viaggio di ritomo in Europa. Schumi raggiungerà la moghe Corinna in una località segreta tra Australia e Malesia, Barrichello partirà con donna Silvana, che gli è stata vicina per tutto il week-end a Melbourne, ma neppure lui ha rivelato la meta. I test in Italia serviranno a raccogliere dati utili sia a media scadenza sia per il Gran Premio malese. I nuovi regolamenti hanno sconvolto i ritmi della Formula 1 e costretto anche i computer a fare gli straordinari per simulare situazioni inedite. Tra qualifiche e gare non si può più intervenire sulle vetture, dunque serve un compromesso che consenta di percorrere un giro veloce e di restare competitivi sui 310 chilometri di una corsa. E' questo il nuovo dilemma degli ingegneri. Le informazioni raccolte a Melbourne sono servite a poco, in quanto la pioggia ha dissolto i piani studiati a tavolino e nei test, ma mai verificati in gara. Tra la sede di Maranello, i circuiti in cui le Ferrari provano e i circuiti dei Gran Premi viaggiano miliardi di dati. Durante ogni giro in pista, i sensori applicati sulle parti vitali della monoposto inviano ai box due megabyte di notizie (ogni Gp occupa circa due cd-rom) che i tecnici devono tradurre in innovazioni. Dopo il ritomo al successo, anche la McLaren è al lavoro. I giomali australiani inneggiano a «Cool-thard», giocando con il nome dello scozzese vincitore domenica (cool significa freddo, ma è anche un complimento). Il buon David ha fatto le cose semplici, dimostrando che evitare gli errori già garantisce un buon piazzamento (i nuovi punteggi molto ravvicinati premiano i ragionieri' alla Prost). E se poi davanti c'è un Montoya in vena di regali, ci scappa anche il successo. La F2002 di Michael Schumacher con i «deflettori» aerodinamici danneggiati dopo l'escursione sul cordolo
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