Fra i corti, la figlia di Depardieu

Fra i corti, la figlia di Depardieu Fra i corti, la figlia di Depardieu E' la ragazza in cerca di ascoltatori in «Spartacus» Venticinque film provenienti da tutto il mondo IN un festival, il concorso cortometraggi è un po' come la selezione primavera per una squadra di calcio: consente di valorizzare e di mettere in evidenza nuovi talenti, di vederli maturare e di prepararli per l'agognato passaggio alla prima squadra che, per un regista, resta sempre e comunque il film di lungometraggio. Visti i problemi che da sempre accompagnano le donne che intendono fare il cinema, il concorso cortometraggi è ancora più interessante in un festival che vuole promuovere il cinema diretto dall'altra metà del cielo. E quindi i talent-scout professionisti ma anche coloro che non vogliono privarsi del piacere di indovinare prima degli altri chi saranno i nomi importanti del cinema di domani non si perderanno sicuramente i venticinque titoli, provenienti da tutto il mondo, che compongono il concorso internazionale cortometraggi. Sono film che provengono un po' da tutto il mondo e che raccontano storie diverse, e arrivano a Torino con un ottimo pedigree: molti tra essi, infatti, hanno ottenuto premi o sono stati comunque selezionati nei più autorevoli festival di settore. Ne citeremo solo alcuni, tra quelli che è già capitato di poter incontrare nelle varie manifestazioni. «Il campo di granoturco», cortometraggio messicano che ha partecipato al festival di Guadalajara, racconta la vicenda di un gruppo di contadini che temono la siccità e chiedono un miracolo: un fatto che si collega con la vicenda privata di una «Verrouillage Centra ragazza che aspetta un bambino, attraverso un intreccio tra vicenda collettiva e dramma personale piuttosto originale e interessante. «Spartacus», un cortometraggio francese diretto da Virginie Levisene, è incentrato su una ragazza che entra in un grande magazzino e si impossessa del microfono attraverso il quale la direzione marketing manda alle clienti messaggi melliflui finalizzati a renderle consumatrici eccessive di oggetti assolutamente inutili: proprio come Spartaco la ragazza (interpretata da Julie Depardieu, figlia del grande Gerard) incita a una rivolta radicale e senza mediazioni contro questa nuova forma di schiavitù. E' invece volutamente onirico «Sinfonia sconcertante», corto spagnolo visto a Valladolid che vede tre donne confessarsi a turno di avere lo stesso, grave problema: ma, appunto, l'atmosfera è decisamente onirica. Tre esempi per una sezione che promette di essere una delle più interessanti del festival. Stefano Della Casa «Verrouillage Central» è un cortometraggio di Géneviève Mersch

Persone citate: Depardieu, Julie Depardieu, Mersch, Stefano Della Casa, Virginie Levisene

Luoghi citati: Guadalajara, Torino