L'altra metà dei Festival Da dieci anni in viaggio con noi di Daniele Cavalla

L'altra metà dei Festival Da dieci anni in viaggio con noi CINE MA DONNE AL NUOVO DAL 7 AL 14 MARZO L'altra metà dei Festival Da dieci anni in viaggio con noi UNA settimana di storie al femminile. Il Festival Internazionale Cinema delle Donne «In viaggio con noi» festeggia da venerdì 7 al 14 marzo i dieci anni di vita con un fitto cartellone di lungometraggi, corti, documentari, incontri, tavole rotonde, dibattiti, feste (spicca quella di sabato 8 al Freeway di via Desana 7) tante ospiti (registe e attrici) a Torino per vivere direttamente una manifestazione che si è progressivamente ritagliata uno spazio di rilievo nel mondo dei festival. A proporla, come di consueto, è l'associazione culturale La Moviola con il contributo, come sempre non certo ricco in termini economici (eccetto quello dell'assessorato alla Cultura della Regione Piemonte), degli enti pubblici. Come sede scelta per le numerose proiezioni, un'altra conferma: il Teatro Nuovo, reduce dalle performance sul palco e non di Mara Venier e della compagnia cantante sbarcata due settimane fa in corso Massimo D'Azeglio 17 per dar vita alla «Domenica In» torinese. La scommessa vinta da Clara Rivalta e dalle sue collaboratrici presenta un'altra edizione ricca di titoli interessanti, in grado di fotografare l'attuale situazione de «l'altra metà del cielo» nel mondo della settima arte, visto che le opere in gara e non rappresentane cinematografie di tutti i cinque continenti. Il nucleo è come sempre costituito dai concorsi intemazionali a cui partecipano undici lungometraggi, venticinque corti e diciotto documentari. Da segnalare, nei cast dei vari film, anche la presenza di registe e attrici famose. Carmen Maura, ad esempio, l'avevamo lasciata agente immobiliare nel bizzarro «La comunidad» e la ritroviamo, la sera dell'inaugurazione (venerdì 7, ore 22,10), signora benestante piena di debiti e organizzatrice di una rapina in «El Palo» della spagnola Eva Lesmes. Un altro fiore all'occhiello del Festival è l'anteprima mondiale del nuovo lavoro di Marleen Gorris, regista olandese in evidenza qualche anno fa per aver vinto il premio Oscar quale miglior film straniero con «L'albero di Antonia»; il lungometraggio s'intitola «Carolina» e vanta anche un cast di rilievo intemazionale, dato che affianca l'emergente ballerina di «Save the last dance» Julia Stiles a uno dei miti del cinema Usa quale è da considerarsi Shirley McLaine. Sempre fra i lungometraggi che vantano presenze importanti, arriva dal Messico «Las Caras de la luna» con Geraldine Chaplin (vista di recente nell'ennesimo successo di Fedro Almodovar «Parla con lei») nel ruolo di una storica americana, bisessuale, amante delle provocazioni ma rattristata dalla solitudine. E poi la sezione non competitiva «Percorsi Femminili», gli «Sguardi femminili dal Sud dell'Africa», il «Concorso Internazionale Scuola» in cui vengono proposti sei lungometraggi. Fra le curiosità si segnala la presenza nel cortometraggio francese «Spartacus» di Virginie Lovisone della figlia di Depardieu, Julie. Scarsa, e pure questa è una consuetudine, la presenza italiana al Festival anche se un cortometraggio nostrano è stato scelto per l'inaugurazione: «Nunzia» dell'esordiente Giulia Oriani con Milena Vukotic e Paolo Ferrari interpreti principali di una storia «ottimista». Daniele Cavalla L'altra metà dei Festival Da dieci anni in viaggio con noi Julia Stiles e Alessandro Nivola in una scena di «Carolina» di Marleen Gorris, in concorso al Festival nella sezione Lungometraggi

Luoghi citati: Africa, Messico, Piemonte, Torino, Usa