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Azzurri sconfitti con onore dagli inglesi nel Sei Nazioni RUGBY: E' FINITA 40-5, MA IL RISULTATO E' BUGIARDO Azzurri sconfitti con onore dagli inglesi nel Sei Nazioni LONDRA Nel Sei Nazioni l'Italia perde nettamente (40-5) in casa dell'Inghilterra, ma esce a testa alta dal tempio di Twickenham malgrado le sei mete incassate. Gli azzurri hanno mostrato un doppio volto: abulici, impacciati e spaventati per 20', coraggiosi, grintosi e brillanti per 0 resto della gara. La sconfitta era tutto sommato prevedibile, ma l'Italia di Kirwan ha condotto a lungo il gioco, ottenendo un possesso di palla superiore agli inglesi e fallendo di pochissimo almeno due mete. Tra i 72 mila spettatori presenti al match c'era anche Claudio Ranieri, tecnico del Chelsea, che in tribuna ha fatto il tifo per gli azzurri, purtroppo privi di due pedine fondamentali: dopo Diego Dominguez, neppure convocato da Kirwan, anche Mauro Bergamasco ha dato forfait, bloccato da ima contrattura e dell'influenza. Lo ha peraltro sostituito degnamente il fratello Mirco, autore dell'unica meta azzurra. Decisivo l'avvio di gara degli inglesi, impressionante per agonismo, velocità e determinazione. L'Italia per 20' non è uscita dalla propria metà campo, subendo le mete di Lewsey (due), Thompson, Sunpson, Tindall e il gioco dell'Inghilterra, impenetrabile in difesa, sicura e precisa nella manovra, una forza d'urto devastante in fase offensiva. Sul 33-0, quando già si temeva una nuova disfatta azzurra a Twickenham (l'ultima volta finì 80-23 per gli inglesi), l'Italia è finalmente uscita dal guscio, tanto che i 40' a cavallo dell'intervallo sono stati tutti azzurri. Persico e Pez hanno mancato due mete per pochi centimetri, impresa realizzata poco dopo da Mirco Bergamasco (ma Pez ha falhto la trasformazione). A 10' dalla fine l'Inghilterra è andata ancora in meta con Luger, favorito da un errore degli azzurri. Poi la fine, con l'Italia uscita tra gli applausi di Twickenham. [r. r.J