Caltagirone bloccato sui Pirenei Pirelli RE in marcia verso l'Enel di Valeria Sacchi

Caltagirone bloccato sui Pirenei Pirelli RE in marcia verso l'Enel I NOMI E GLI AFFARI Caltagirone bloccato sui Pirenei Pirelli RE in marcia verso l'Enel Valeria Sacchi Per Francesco Gaetano Caltagirone e Alfio Marchini la strada che conduce a Metrovacesa, primo gruppo immobiliare spagnolo, è più ardua del previsto e Joaquin Rivero un vero osso duro. Rivero, maggiore azionista con il 240Zo di Metrovacesa attraverso la Rami, di cui è presidente, ha infatti alzato un vero a proprio fuoco di sbarramento. Non solo è riuscito a trovare per il 70Zo di Metrovacesa detenuto da Abu Dhabi Investment Authority un compratore: la Cassa di risparmio andalusa El Monte guidata da José Maria Bueno Lìdon, ma fonti di mercato assicurano che potrebbe riportare in mani iberiche anche il 10,50Zo detenuto dal fondo pensioni olandese Pggm. Le «mani» sarebbero quelle di Fadesa, quinto operatore immobiliare madrileno. Il risultato è che pochi giorni or sono il consiglio di amministrazione della società oggetto di Opa ha rigettato la proposta dei due immobiliaristi romani giudicando il prezzo (24 euro per azione) troppo basso. A Caltagirone e Marchini non sembra rimanere altra alternativa che quella di ritoccare al rialzo questo prezzo, dal momento che fino a oggi non ha funzionato l'appoggio del potente Santander Central Hispano guidato da Emilio Botin. E.' del resto la via che ha consentito recentemente a Luciano e Gilberto Benetton di uscire vittoriosi dall'Opa Autostrade nella quale, nonostante il gran chiasso sollevato da politici e imprenditori veneti, nessuno alla fine si è presentato a sbarrare loro il passo. Soddisfatti di essersi assicurati una solida maggioranza sul gruppo, Luciano e Gilberto, e con loro i fratelli Giuliana e Carlo, hanno deciso di fare un passo indietro nella gestione della galassia di Ponzano - insomma di fare soprattutto gli «azionisti» - rafforzando i poteri operativi dei manager, da Gianni Mion che guida la finanziaria capofila Edizioni Holding a Vito Gamberale, amministratore delegato di Autostrade, a Gianmario Tondato, che ha appena preso il posto di Livio Buttignol alla testa di Autogrill. Anche alla Benetton è in vista un ricambio dopo l'annuncio che Luij»i De Puppi lascerà con la prossima assemblea di bilancio. A proposito di immobili, c'è a Roma una signora che ha per le mani il maggior patrimonio del Bel Paese. E' Elisabetta Spitz, direttore generale dell'Agenzia del Demanio che, entro il 2005, dovrà completare la stima dei beni immobili pubblici i quali, in vista dell'attività della Patrimonio Spa, saranno censiti in: patrimonio disponibile, patrimonio storico-artistico e patrimonio indisponibile. Per la valutazione della parte disponibile è già aperta una gara che vede in lizza ben 36 società itahane e straniere, tra cui la Pirelli Real Estate guidata da Carlo Puri Negri che, tra l'altro, è uno dei pretendenti nella gara per il patrimonio immobiliare messo in vendita dall'Enel di Paolo Scaroni, un affare da 2-3 miliardi di euro sul quale si azzuffano in molti. Cosa comprensibile, poiché in questo momento il settore è una delle rare realtà che, favorito dai bassi tassi di interesse, ancora promette riva¬ lutazioni interessanti. Anche se, negli Stati Uniti, c'è chi paventa lo scoppio della «bolla immobiliare», in barba alle rassicurazioni del presidente della Fed Alan Greenspan. Intanto, dai consigli di amministrazione di Pirellina, Pirellona e Olivetti, in calendario per dopodomani, il mercato attende indicazioni sul riassetto societario necessario per semplificare la catena di controllo che conduce a Telecom, passando per operazioni sul capitale. Gli incontri dei giorni scorsi delpatron Marco Tronchetti Provera con il premier Silvio Berlusconi e il ministro delle Telecomunicazioni Maurizio Gasparri sembrerebbero confermare le aspettative. Nonostante la crisi, per il sesto anno consecutivo l'Italcementi di Giampiero Pesenti chiude con risultati netti in forte crescita, grazie al taglio dei costi e allo sviluppo dell'attività sia in Italia che all'estero. Va a gonfie vele la Gir guidata da Rodolfo De Benedetti, trainata dall'andamento di Sogefi e del gruppo Espresso. Ma, prudentemente, il dividendo rimarrà invariato. Un dividendo straordinario di 3,3 euro è stato invece annunciato dalla Luxottica controllata dalla De Agostini di Marco Drago e presieduta da Antonio Belloni. Il dollaro debole e le dismissioni di attività non legate al core business hanno fatto bene al gruppo controllato da Francois Pinault. Il rafforzamento dell' euro sul biglietto verde ha già ridotto il peso dell'esborso che, entro il 2003, dovrebbe portare il gruppo francese presieduto da Serge Weinberg al OO^o di Cucci. Buone le performance della Vuitton di Bernard Amault (lui le definisce addirittura «extraterrestri») che ha visto una crescita vicina al 300Zo del risultato operativo, grazie a una strategia che ha puntato sui grandi marchi tagliando le fonti di perdita e gli asset marginali. Cura portata avanti dal direttore generale Toni Belloni e che dovrebbe permettere alla maison Fendi di tornare quest'anno ai primi posti tra i marchi italiani. Hdp, la holding che controlla la Rizzoli-Corriere della Sera cambia un'altra volta nome e marchio. Diventa Rcs MediaGroup. Lo ha deciso il nuovo presidente Franco Tato mentre nel consiglio, a rappresentare la Fiat, arriva Franzo Grande Stevens che sostituisce l'ex presidente Paolo Fresco. Non basta. Il gruppo dei inedia si rafforza in Spagna dove rileva un altro 300Zo di Unidesa, editrice del quotidiano El Mundo, portando la sua partecipazione a oltre r890Zo. E intanto arriva una buona notizia: dopo tanto penare e mesi di trattative la Fila ha finalmente trovato un nuovo padrone. E' il fondo statunitense Cerberus, specializzato in società da ristrutturare. Si riorganizza per aree omogenee anche Mediaset. Alla capogruppo, il cui vertice rimane invariato - presidente Fedele Gonfalonieri, amministratore delegato Giuliano Adreani faranno capo: affari legali e istituzionali (Gina Neri), amministrazione e finanza (Marco Giordani), comunicazione e informazione (Mauro Grippa), controllo (Pasquale Gannatelli). Dalla controllata Rti presieduta da Pier Silvio Berlusconi dipenderanno, sotto la responsabilità del vicepresidente Niccolò Guerci, le direzioni personale e servizi (Luigi Motta) e i due direttori contenuti: Alessandro Salem e Franco Ricci. MW O ^ c j-cbl^ vtYjlP

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