«Così si fa scoccare la scintilla tra sconosciuti»

«Così si fa scoccare la scintilla tra sconosciuti» IL RACCONTO DI UNA LEADER DEL SETTORE «Così si fa scoccare la scintilla tra sconosciuti» Eliana Monti: «Lei cerca posizione e simpatia, lui l'angelo del focolare» costume Roberto Fiorì LUI era un medico chirurgo. Bella presenza, di mezza età e sempre impegnato tra ospedale e sale operatorie. Lei era un'ex indossatrice. Giovane e da poco separata, mamma di due bambini che le davano un sacco di lavoro. I ritmi delle loro giornate non avrebbero mai reso possibile un incontro. Ma con lo zampino di un'agenzia matrimoniale anche i destini che sembrano più distanti possono incrociarsi. Così, nonostante lui avesse indicato tra le preferenze assolute l'assenza di figli, la sciùtilla è scoccata. E oggi sono uiia coppia felice. .Storie come questa se ne trovano a decine. Lo conferma Eliana Monti, che in tre anni ha creato una rete di 25 agenzie da Torino a Roma e vede ogni giorno crescere il numero dei clienti. Anche di quelli che pure in amore vanno di corsa. «Alcune delle persone che si rivolgono a noi pensano sia meglio demandare la fase iniziale di conoscenza. Dicono: selezionare, scoprire gusti e modi di vivere di un possibile partner è bello, ma porta via parecchio tempo. Se lo fa qualcun altro, meglio ancora, poi sarò io a decidere». Ma allora l'idea che alle agenzie si rivolgano i soliti bruttini stagionati è superata? «Ci sono anche loro, ma non sono poi così tanti. L'immagine di persone tristi è più che altro uno stereotipo». Anche non trovare il tempo per cercare l'anima gemella e affidarsi per questo ad un'agenzia matrimoniale non è il massimo della felicità. «Ma è un problema reale. Pensate a un uomo in camera, o a una donna che lavora e alleva un figlio. Quando trovano il tempo per socializzare? Se non hanno la fortuna di incappare in qualche collega di lavoro, è difficile che possano trovare qualcuno con cui tentare un'unione». E sono sia uomini che donne. «Chi arriva con questo tipo di problema è in genere una persona con le idee chiare e con una sorta di identikit in mente del tipo che vuole trovare: età, aspetto fisico, gusti e hobby. Il fretto¬ loso è chiaro nel delineare le sue preferenze, anche troppo. Così per noi è ancora più difficile soddisfare le sue esigenze». La maggiorparte degli uommi cerca ancora un angelo del focolare, ma che porti anche a casa uno stipendio. «La donna mamma e dolce, bionda e con gli occhi azzurri è ancora nel nostro immaginario. Nonostante cerchino di negarlo un po' tutti, dolcezza e sensibilità sono per gli uomini italiani la quintessenza della femminilità». E la donna? «Cerca sicurezza economica, un uomo galante e simpatico che sappia farla sorridere». Ecco, l'annuncio è pronto. Si compila una scheda con le proprie caratteristiche e le preferenze, si lascia anche qualche foto e. poi si aspetta. «Il nostro lavoro è di scremare, selezionare a . tavolino. Il programma mformatico elabora i dati e suggerisce gli intrecci possibili, poi sono le singole persone che devono mettersi in gioco. Con noi chi si incontra ha già ricevuto informazioni di massima sull'altra persona e visto alcune ùnmagini. Non c'è bisogno di garofani rossi all'occhiello per riconoscersi. E poi il primo approccio è sempre telefonico». Il successo in media arriva entro sei mesi, i colpi di fulmine sono rari. «Sono necessari molti incontri per capire se la scintilla può scoccare e spesso si decide di cambiare persona, perché non si è soddisfatti. Ma gli insuccessi sono davvero pochi». E quando una coppia inizia a stare bene insieme, passa in fretta di nuo¬ vo nell'anonimato, quasi a voler cancellare un inizio poco canonico. . L'agenzia matrimoniale è uno specchio della società estema e tra i clienti si può trovare di tutto. Sempre più i giovani, ad esempio. «Perché in giro c'è molta falsa comunicazione, il messaggino, Internet, la discoteca mettono una barriera in mezzo, non creano un vero dialogo, e molti ragazzi non riescono ad andare oltre l'apparenza. E poi, superata una certa età, non sono in grado di costruire qualcosa di più serio. Hanno paura di mettersi in gioco, credono che mostrare intenzioni serie sia una debolezza. Così cercano con l'agenzia altre persone che sperano in un rapporto vero. E noi ci ritroviamo a fare quello che anni fa facevano il gruppo parrocchiale o gli scout». Ma quanto costa trovare l'altra metà? «Come l'iscrizione a una buona palestra. D'altronde, la maggior parte di chi va a Curare i muscoli è in cerca di un'anima gemella. Allora dico: venite da noi, si suda meno e si ha più probabilità di successo».

Persone citate: Eliana Monti

Luoghi citati: Roma, Torino