L'Udinese spaventa la Juye senza Nedved di Marco Ansaldo

L'Udinese spaventa la Juye senza Nedved OGGI DIFFICILE SFIDA NELLO STADIO DEL 260 SCUDETTO L'Udinese spaventa la Juye senza Nedved Trezeguet in ombra, Lippi pensa a Zalayeta con Di Vaio Marco Ansaldo inviato a UDINE Ci sono i luoghi della memoria e Udine è il posto che ricorda alla Juventus lo scudetto disperato che ha cucito sulla maglia. Quel giorno soltanto i due magazzinieri avevano pronosticato il miracolo. Quando levarono dai bauli le magliette della festa con il numero 26 dipinto in grande, quanti sono i campionati vinti dai bianconeri, ci si chiese dove diavolo avessero tratto tanta fiducia. Udinese-Juve oggi non è altrettanto decisiva. Sicuramente sarà più difficile. I friulani sono tra le squadre rivelazione e non saranno arrendevoli alle ragioni di Lippi, né la Juve si è avvicinata all'evento con il passo deciso. Settimana strana. Due giorni di riposo, due di lavoro in palestra, soltanto due di tattica e tecnica sul campo. E' stato come se i bianconeri avessero guardato agli impegni più lontani, preparandone il fisico, piuttosto che alla trasferta di Udine. La formazione, poi, è il frutto del compromesso tra l'oggi e il domani. «Siccome la ritengo una partita importante la voglio giocare con gli uomini in grado di esprimersi al 100 per cento», ha spiegato Lippi. E allora, oltre a Del Piero, Nedved e Ferrara (rimasti a casa per curarsi, insieme a Tudor) si intuiscono altre scelte curiose, in apparenza. E' molto probabile che rimanga fuori Trezeguet e che la prima punta sia Zalayeta. Sembra una rinuncia, un turnover organizzato per riservare le forze migliori al match di Coppa contro il Deportivo. Forse non è così. Trezeguet è in ombra. Non segna da un mese (rigore contro l'Empoli), ha il passo fiacco di chi fatica a riprendersi dai molti contrattempi che ne hanno segnato la stagione, portandolo vicino all'ingresso nella camera operatoria per un intervento al ginocchio che l'avrebbe tenuto lontano dal campo per sei mesi. Il bisturi può aspettare, la condizione del francese rimane invece quella che è: attraversa momenti buoni in cui ritrova il feeling con il gol, altri invece testimoniano l'enorme fatica di rimettersi a posto. Lippi ha approfittato della settimana di sosta internazionale per allenarlo in palestra. Mercoledì Trezeguet ha svolto un lavoro massacrante sulla sabbia, giovedì e ieri ha svolto soltanto la parte atletica. Non sono le premesse di un utilizzo immediato. Teoricamente è una follia che nel giorno in cui mancano Del Piero e Nedved, la Juve rinunci al terzo dei suoi uomi- ni gol più pericolosi ma se l'obiettivo è di mettere in campo gente che può esprimersi al 100 per cento, la candidatura di Zalayeta è più coerente. Per il resto, lo schema rimarrà il più vicino possibile allo schieramento dell'ultimo mese. Conte prenderà il posto di Nedved in formazione, Davids ne rileverà il compito di aggredire gli avversari in velocità, con tutti i limiti dell'olandese, in quel ruolo, rispetto al ceco. Di Vaio e Camoranesi ancora larghi, Thuram spostato al centro della difesa per far rifiatare Monterò e Ferrara, Zambrotta di nuove terzino perché Lippi ormai lo vede in questo ruolo ed è giusto che insista: di Beckham in circolazione non ce ne sono molti e nessuno gioca nell'Udinese. La Juve di sempre? «No - ha spiegato il tecnico -. Dovremo modi¬ ficare certi schemi. Però sarà una squadra tosta e molto concreta anche per resistere all'Udinese: ho ancora negli occhi la loro partita con il Milan e con le altre grandi. Se non saremo tosti e concreti ci faranno a fette: Spalletti sta facendo un gran lavoro. Finora la sua esperienza in serie A era stata sfortunata, a Udine invece sta dimostrando quanto vale e ne sono contento, se lo merita». La notizia della vittoria interista a Bologna stempera qualche entusiasmo per il campionato. Ora cambiano le prospettive ma non crediamo a una squadra con la baionetta in resta: Lippi sa cosa vuol dire la pazienza. La mostra anche quando parla di Del Piero, il cui rientro si allontana. Alex ha ancora la febbre alta, non si allena. «E' inutile pronosticare quando sarà di nuovo disponibile ha detto Lippi -, perché basta un contrattempo, come questa influenza per far saltare i piani: procediamo con calma, per essere pronti, dopo un infortunio come il suo, bisogna avere almeno due settimane di lavoro intenso nelle gambe». Insomma se ne parla per Milan-Juve. Come si era previsto dall'inizio. Gianluca Zambrotta contro l'Udinese giocherà di nuovo nel ruolo di terzino: Lippi ormai lo vede cosi ^SSffjCg) ♦JUVENTUS ED »PARMA gg|»REGGINA gg| ♦ INTER gì f BOLOGNA ggf EMPOLI BEI ♦ MILAN Efl^ROMA gg^ATALANTAg} ♦ LAZIO ♦CHIEVO ♦ UDINESE gg ♦PERUGIA fii)♦PIACENZA ffi EJ ♦BRESCIA EEJ^COMO B ^♦MODENA gg^TORINO ^