Tra mimose e baci, è Alexia la regina di Sanremo di Marinella Venegoni

Tra mimose e baci, è Alexia la regina di Sanremo IERI SERA SI E' CONCLUSA LA 53a EDIZIONE DEL FESTIVAL Tra mimose e baci, è Alexia la regina di Sanremo Secondo Britti. La rivelazione è Cammariere: terzo e premio della critica Marinella Venegoni inviata a SANREMO Dopo una superlativa interpretazione di «Per dire di no», di cui ha scritto la musica, ieri a tarda notte la spezzina Alexia è stata incoronata vincitrice del cinquantatreesimo Festival di Sanremo; per la prima volta si cimentava in italiano in un brano drammatico con forti venature soul, che mettono in risalto la duttilità della sua voce. Dopo 5 milioni di dischi venduti cantando in' inglese a ritmo di dance, Alexia si era presentata l'anno scorso al Festival cantando in italiano la scatenata «Dimmi come». Al secondo posto il suo omonimo, Alex Britti, con il funky-blues di «7000 caffé». Sono dunque state confermate ampiamente le previsioni della vigilia; al terzo posto, c'è il volto nuovo della canzone d'autore, Sergio Cammariere, il cui successo racconta una gran vogUa di musica artigianale; nel pomeriggio, il quarantunenne pianista calabrese aveva già vinto con «Tutto quello che un uomo», il premio della giuria specializzata per la miglior musica, nonché il premio della Critica «Mia Martini», dei giornalisti accreditati al Festival. Seconda per i critici è Giuni Russo con «Morirò d'amore», anche premiata per l'arrangiamento musicale, di Franco Battiate. Miglior testo è quello di Enrico Ruggeri per «Nessuno tocchi Caino». La giuria specializzata che ha assegnato ieri sera i 3 riconoscimenti, e ha contribuito per il 25 "/o a scegliere il vincitore del Festival, era composta da Amadeus, Stelvio Cipriani, Massimo Cotto, Lorella Cuccarmi, Vanessa Incontrada, Marco Maccarini, Carlo Massarini, Anna Pettinelli, Mara Veder, Carlo Verdone. Le giurie demoscopiche della finalissima andavano dai 14 ai 50 anni. C'è stato un senso di vero addio, intorno alla conclusione del Festival. Pippo Baudo è scaduto-come lo yogurt, potrebbe autosuccedersi ma l'aspettativa generale (alla luce dell'allargamento dei confini geografico/musicali all'ambito UE) è che niente sia più come prima. C'è una gran vogha di voltar pagina, come quando si apre la porta d'una stanza troppo a lungo chiusa e si decide di spostare i mobili e cambiare la tappezzeria. Povero Sanremone, decadrà da simbolo nazionale? Non potendo cambiare nient'altro gl'italiani vorrebbero almeno che cambiasse lo specchio di mezzo secolo di storia del costume. Li lasciamo consegnando alcuni premi speciali, sicuri di ritrovarli l'anno prossimo. PREM IO ((A CASA CONTENTI». Al di là dei risultati di classifica, possono tornare a casa a testa alta (in ordine di apparizione): Cristiano De André, Andrea Mirò&Enrico Ruggeri, Britti, Nino D'Angelo, Alexia, Cammariere, Giuni Russo, Bobby Solo&Little Tony, la Ruggiero, i Negrità, Fausto Leali e Iva Zanicchi. Più del 50 "/o dei gareggianti, dunque, ha difesa con dignità e bravura il proprio nome di artista; mai così tanti, ci par di ricordare. Ma sono soddisfazioni per pochi? Della musica non interesserà davvero più niente a nessuno? PREMIO «SUPERPIPPO». Va naturalmente a Superpippo che ieri ha detto di se stesso: «Vedendomi in scena, ancora non sono da buttare», e ha ragione. Chi resiste 8 ore in diretta senza mai cedimenti? Solo lui: per mandarlo a dormire, bisogna abbatterlo. Il suo contratto di direttore artistico al Sanremone scade nel momento di più vasta confusione nel passaggio di poteri in Rai, lui dice che potrebbe anche ritagliarsi il solo ruolo di patron: ma figurarsi quanto ci metterà la nuova gestione Rai a occuparsi del futuro di Sanremo. PREMIO «ASPETTA E SPERA». Va dunque ai discografici che hanno chiesto di poter fare il primo incontro per il Sanremo 04 entro il prossimo 30 marzo, per poter pianificare le proprie attività artistico/industriale. Ma con loro dovrà fare comunque i conti, la nuova gestione Rai: ci sono diventati battagheri, voghono il tavolo a 3 col Comune ed è appena ovvio (peccato non ci abbiamo pensato dieci anni fa); se non l'avranno, è pronto un tavolo Luigi XIV a Venezia, dove sono stati invitati a organizzare una manifestazione musicale di rilievo; per non parlare dei premi IMA, Italian Music Awards, che sono da rilanciare e per i quali, ricorda ora il direttore generale della FIMI Enzo Mazza: «La Rai ha investito un terzo di quanto ha pagato Sharon Stone, spiegandoci che era tutto quel che si potevano permettere». Già, la Rai ci ha sempre creduto molto, nella musica. PREMIO «FLOP 2003». Va a «Destinazione Sanremo» che ha creato una generazione di improbabUi debuttanti a «Sanremo Giovani». Ieri c'è stata l'ammenda pubblica di Superpippo: ((Abbiamo fortemente sbaghato a fare "Destinazione Sanremo", non ci abbiamo ricavato niente, e la stessa cosa è successa anche a "Operazione Trionfò" di Mediaset, non è uscito un solo volto di successo». Chissà che cosa s'inventeranno per rimediare. PREMIO «BONO-U2». Nel ricordo della carismatica apparizione di Bono al Festival di Fazio per la campagna «cancella II debito», il premiando è Peter Gabriel, l'unico artista intemazionale che abbia offerto una performance all'altezza della tradizione degli ospiti degli ultimi anni. Questa è stata un'edizione intemazionalmente debole assai, con personaggi non di )rimo piano. Si sono salvati Panjabi e ieri sera l'elegante Diana Krall, che maneggia il jazz con la disinvoltura propria del pop, contribuendo meritoriamente alla sua promozione. PREMIO BROMURO. Va al Dopofestival, un po' per l'orario notturno da primo tumo in Fiat, un po' per l'eccessiva obbedienza all'ordine di non creare polemica. Se non fosse stato per occhieggiare da pettegoli la bulgara Michelle, per le polente di Vissani che entravano sempre in pieno seriosissimo dibattito, e per le puntuali osservazioni di Simona Izzo sarebbe stato veramente meglio andare a dormire. Il conduttore fa autocritica sui giovani: «Ho sbagliato a voler fare Destinazione Sanremo, temevo la concorrenza di Operazione trionfo. Pensavo di avere materiale più consistente i pezzi erano modesti» LA CLASSIFICA 1. ALEXIA 2. ALEX BRITTI 3. SERGIO CAMMARIERE 4. ENRICO RUGGERI e ANDREA MIRO' 5. SYRIA 6. LISA 7. GIUNI RUSSO 8. SILVIA SALEMI 9. ANTONELLA RUGGIERO 10. LUCABARBAROSSA H.NINOD'ANGELO 12. CRISTIANODE ANDRE' 13. FAUSTOLEAU 14. ANNAOXA 15. EIFFEL 65 16. LITTLE TONY e BOBBY SOLO 17. ANNATATANGELO e FEDERICO STRAGA' 18. NEGRITA 19. AMEDEO MINGHI 20. \VA ZAN\CCH\ Alexia, spezzina, 35 anni, vero nome Alessia Aquilani, è la vincitrice del 53" Festival di Sanremo