La Fiom si divide sulla crisi Fiat
La Fiom si divide sulla crisi Fiat La Fiom si divide sulla crisi Fiat Marina Cassi C' È crisi nella segreteria regionale della Fiom. L'ultimo direttivo, con la partecipazione del segretario generale Rinaldini, ha votato a maggioranza (51 a 9) una censura nei confronti di uno dei tre componenti della segreteria, Piero Fessa, storico quadro dei metalmeccanici Cgil, diessino aderente alla maggioranza congressuale e contrario alla decisione della Fiom di raccoghere le firme per il referendum sull'estensione dell'articolo 18. La sua «colpa» è quella di aver scritto ima missiva aperta «a tutte le strutture della Fiom e della Cgil» nella quale afferma che il sindacato non ha tenuto nel dovuto conto una lettera del dicembre scorso in cui 20 delegati della Fiat denunciavano un eluna di intolleranza nei loro confronti, a opera di altri delegati e militanti Fiom, perchè esprimevano una linea differente da quella del gruppo dirigente torinese. Ora quella vicenda è arrivata alla commissione di garanzia. Fessa nella sua lettera - oltre a sostenere che c'è una difficoltà nel rapporto tra Fiom e lavoratori Fiat evidenziata «dalla caduta di partecipazione agh ultimi scioperi» sollecita un dibattito politico sullo stato «del movimento sindacale alla Fiat anche con l'obiettivo di dare maggiore dignità democratica al confronto intemo». NeUe prossime settimane Cgil regionale e Fiom nazionale decideranno come risolvere il problema della segreteria composta oltreché da Fessa, dalla segretaria Laura Spezia e da Claudio Nardini della minoranza Fiom. La lettera dei delegati che è alla base della crisi attuale chiedeva alla Fiom di condannare gli «atteggiamenti di intimidazione» e ora uno dei firmatari Giuseppe Caristia, da sempre delegato di Mirafiori, dice: «Molti delegati erano contrari alla scelta della Fiom di non firmare neppure il calendario ferie natalizio, poi ci sono stati gli accordi sulla mobilità e di nuovo parecchi di noi erano contrari a non firmarli». Aggiunge: «C'è il problema della piattaforma separata per il contratto e più in generale c'è che la Fiom, non firmando mai un accordo, rischia l'isolamento tra i lavoratori. Abbiamo detto queste cose e il clima nei nostri confronti è diventato teso». La segretaria Laura Spezia commenta: «La lettera di Fessa pone un problema di lealtà e fiducia; poteva parlarne nelle sedi preposte».
Persone citate: Claudio Nardini, Giuseppe Caristia, Laura Spezia, Marina Cassi, Piero Fessa, Rinaldini
Luoghi citati: Fessa
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