Un lampo Barrichello La «vecchia» Ferrari batte le nuove regole
Un lampo Barrichello La «vecchia» Ferrari batte le nuove regole IL GP D'AUSTRALIA APRE LA STAGIONE DI FI. QUESTA NOTTE ALLE 4 IL VI A Un lampo Barrichello La «vecchia» Ferrari batte le nuove regole Nella prima prova il brasiliano più veloce, Schumacher 40 mugugna Bene le McLaren, lontane le Williams: ma tutto può ancora cambiare Stefano Mancini inviato a MELBOURNE Dedicato a chi tira tardi il sabato o a chi vuole immolare la mattina della domenica: alle 4 ora italiana comincia in Australia il 54mo Campionato del mondo Fonnula 1. Per oltre un'ora e mezzo accantoneremo polemiche, dibattiti, dietrologie. Toma la sfida vera, l'emozione di quel semaforo rosso che si spegne, di venti bolidi che si lanciano al limite dei 300 chilometri l'ora fino alla prima curva e frenano all'ultimo istante per cercare di guadagnare posizioni. Per oltre un'ora e mezzo non diremo che hanno rivoluzionato le regole per rallentare la Ferrari, che di questa Formula 1 è regina assoluta dal 2000. Se Michael Schumacher e Rubens Barrichello sono i più bravi, se hanno la vettura mighore, vinceranno ancora. La lotta sarà più serrata, gli avversari si avvicineranno, ma nessun regolamento regala cavalh, afiidabUità e aerodinamica. Cambia, piuttosto, l'assegnazione dei punti: 10 al primo, 8 (invece di 6) al secondo, 6 al terzo, poi 5,4, 3,2, 1 : vincere il titolo con largo anticipo sarà quasi impossibile. Sul circuito dell'Albert Park, nel cuore verde di Melbourne, si corre la prima di sedici corse. E' dal '96 che il Circus comincia qui il suo spettacolo itinerante e dal '99 che vince una rossa: prima Eddie Irvine, poi un tris di Schumi. 11 tracciato è veloce (oltre 220 di media sul giro lanciato), spettacolare, gradito alla coppia di piloti del Cavallino. Ma sul pronostico pesano tante incognite: la grigha di partenza (le qualifiche si sono svolte nella notte), non è più un metro dei valori in campo, come finora ci aveva abituato la Formula 1. Le nuove regole vietano il rifornimento prima della gara. Sabato un pilota vuole calare il jolly? E' sufficiente che carichi poca benzina, così guadagnerà posizioni al via. Però dovrà anche anticipare il pit stop, magari passare dai box dopo cinque giri appena. Occorrerà seguire qualche Gran Premio per capire subito chi specula. Questa volta dovremo aspettare le prime soste. Altra incognita: ogni anno si ricomincia da zero. Errori di progettazione o, al contrario, soluzioni geniali possono spostare gli equilibri di quel mezzo secondo che in Formula 1 significa quattro-cinque posizioni in più o in meno. A Maranello hanno deciso di risolvere il problema nella maniera più semplice: affidandosi nelle prime gare all'invincibile F2002 (13 vittorie e un secondo posto in 14 corse nella passata stagione). Lo stesso fa la McLaren-Mercedes, che è riuscita comunque ad affinare la vecchia MP4/17. Al contrario, la WiUiamsBmw è in pista con un nuovo bolide da 900 cavalli tutto da valutare. Il Mondiale se lo giocheranno questi tre team: Ferrari in testa, da tutti data per favorita, gli altri all'inseguimento. Dalla sessione di qualifica del venerdì (valida per determinare l'ordine di partenza del sabato) sono giunte conferme e sorprese: una rossa davanti, quella di Barrichello, poi la McLaren di Raikkonen; quarto Schumi, stretto tra le Bar-Honda di Villeneuve e Button. Lontane le Williaips: Montoya ha fatto segnare il decimo tempo (senza capire il perché di tanta lentezza), Ralf Schumacher il sedicesimo (lui, almeno, è consapevole di aver commesso un errore). Qualche curiosità dalle prove libere: il primo fuori pista del 2003 è di Ralf, il primo motore in fumo di Villeneuve e il secondo di Button (errore di montaggio, si sono giustificati i tecnici della Honda); il primo testacododa tocca a Raikkonen, mentre Schumi segna per la prima volta il migUor tempo dopo 20 minuti. «Giudicherò le nuove regole a fine Gran Premio», commenta il pilota tedesco della Ferrari. Che tra i denti brontola: «Dovessi essere in testa al campionato, tutti i venerdì mi toccherebbe fare lo spazzino della pista», cioè quello che gira per primo e porta via la polvere depositatasi sull'asfalto. Fino all'anno scorso, l'ingrato compito era svolto spontaneamente dalla Minardi in cambio di un po' di visibilità televisiva. «Divertente, peccato essere costretti a fare a lungo da spettatori» sintetizza un allegro Barrichello. A lui la sfida sul singolo giro lanciato è piaciuta subito: un po' perché è maestro nell'arte de «o la va o la scappa», un po' perché la cosa di cui più si è lamentato nella sua vita di pilota è il traffico in pista durante le qualificazioni. Da quando ha smesso di brontolare ha cominciato a vincere e quest'anno ha un obiettivo molto semplice: migliorare il secondo posto del 2002. IT«ad«acfisd Schumacher perplesso: una volata e via, le prove si consumano in fretta e poi non resta che aspettare i tempi degli altri
Luoghi citati: Australia, Maranello, Melbourne, Villeneuve
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