Cossiga attacca sui compensi Rai di Simonetta Robiony

Cossiga attacca sui compensi Rai CONSGARBISULA7 Cossiga attacca sui compensi Rai Simonetta Robiony ROMA Né Dopofestival, né Controfestival. Più che fare un vero programma Tv, Vittorio Sgarbi ha scelto infatti di offrirci, in tarda notte, su La 7, una chiacchierata con amici, noti e ignoti, da quello che fu l'appartamento romano di Papa Innocenzo X. E che nessuno confonda le splendide stanze barocche con i salottini rococò sennò Sgarbi si offende. L'altra sera, in collegamento da Gap Ferrai, c'era anche Francesco Cossiga, e): Presidente della Repubblica che avrebbe dovuto fare con Sgarbi 0 famoso Dopofestival sanremese, ma che, per colpa del transessuale Bugatty, è stato escluso da Baudo all'ultimo momento. Si attendevano fuochi e fiamme. Cossiga è capace di battute al vetriolo che levano la pelle. Sgarbi tende all'incontinenza verbale, Pippo Baudo spadroneggia per ore su Raiuno ben prima e ben dopo la mezzanotte: attaccarlo era facile e poteva accadere di tutto. La polemica invece è stata contenuta. Si è partiti bassi con Luciano Emmer di cui è stato proiettato uno spezzone del film «Domenica d'agosto» con Mastroianni a fare il vigile e Sordi a doppiarlo ma solo, ha spiegato Emmer, perché Marcello era impegnato con Visconti non perché non ne fosse capace. Poi si è citato Pascal. Si è citato Novalis. Francesco Cossiga Si è parlato d'Europa cristiana e non cristiana, sempre in senso culturale però. Poi finalmente è arrivato il Festival. E se n'è parlato a lungo. Si è detto che è brutto più del solito. Che, malgrado le promesse, non tratta le canzonette come poesie contemporanee. Che finge, senza esserlo, di sembrare uno show all'americana. Ma soprattutto che non ha voluto la Bugatty perché transessuale costringendo Sgarbi e Cossiga ad andarsene anche loro. L'onorevole Grillini, leader dei gay, dice che è assurdo: «Se Baudo avesse dovuto allontanare tutti i gay, Sanremo non si sarebbe fatto per nulla». Sgarbi attacca il bacio tra la Littizetto e Baudo, seguito da quello tra Katia Ricciarelli e Giurato, seguito ancora dai baci di Baudo alla Bruni e a Sharon Stone definendoli nel loro complesso: «effusioni turpi». Cossiga fa l'elogio dell'evangelico Non giudicare se Non vuoi essere giudicato, riferendosi alla Bugatty. «Gli uomini sotto tutti uguali. Solo Dio può giudicarli». E spiega che lo addolora assai essere stato escluso da Sanremo perché la cultura popolare gli piace ed è orgoglioso che l'Italia sia definita «Paese dei mandolini e dei maccheroni». «Non da questo Sanremo di Baudo però», dice, «Questo è un Sanremo solo culi e tette». Roberto d'Agostino lo consola «Suvvia! che si è perso in fondo Presidente? un Dopofestival? ma il Dopofestival è un gioco misero che Baudo organizza per dare soddisfazione ai giornalisti». L'attacco vero, però, Francesco Cossiga lo muove sui compensi. Perché mai non si deve sapere quanto prende questo o quest'altro per andare a Sanremo? Lui Cossiga ha già deciso di chiedere dettagliate spiegazioni ai ministri Tremonti e Gasparri, alle Finanze e alla Commissione di vigilanza sulla Rai. «L'amico Del Noce, che è stato parlamentare ed è fighe di un parlamentare, con l'avallo di Sacca, amico della Bulgaria, deve spiegare perché i parlamentari devono render conto dei loro redditi mentre i costi di Sanremo devono restare riservati. La trasparenza deve valere anche per Sanremo. A meno che Giuseppe Baudo non ritenga di essere pari al Presidente della Repubblica». La polemica dunque continua. Si attende il prossimo capitolo. Francesco Cossiga