Schumi lancia la sfida «La Ferrari è come me mai sazia di vittorie»

Schumi lancia la sfida «La Ferrari è come me mai sazia di vittorie» ALLE 4 DI DOMENICA PARTE IL MONDIALE DI FI IN AUSTRALIA Schumi lancia la sfida «La Ferrari è come me mai sazia di vittorie» Michael e Barrichello hanno cucinato spaghetti per Megan Gale «Nel nostro team c'è un clima fantastico, nessuno si è adagiato Nuove regole da verificare, ma trionferà ancora chi va più forte» intervista Cristiano Chiavegato MELBOURNE IL Mondiale delle nuove regole, viste le dieci ore di differenza di fuso orario fra Italia e Australia, ha già dato nella notte passata i suoi primi responsi. Ma si tratta di indicazioni parziali e provvisorie: la verità verrà a galla soltanto nella notte fra domani e domenica, con il via alla prima gara della stagione che scatterà alle 4 di mattina italiane. Schumacher e Barrichello hanno trascorso la vigilia della prima qualificazione in pista in totale relax; foto, interi viste e perfino una singolare sfida ai fornelli. Michael e Rubens hanno preparato rispettivamente una pasta aglio e olio e tortellini al pomodoro. La modella Megan Gale, eletta a giudice della tenzone, dopo un veloce assaggio ha sfornato una sentenza senza vicitori. «Sono pari», ha detto sorridendo. In realtà i due piatti erano immangiabili, una vera porcheria. Un po' meglio l'esecuzione del tedesco, anche perchè si trattava di una ricetta più facile. Quanto basta, però, per mettere i due piloti in tuta rossa di buon umore. Dal brasiliano una sola frase di rilievo: «Volete sapere se mi considero l'avversario n. 1 di Schumi? La mia intenzione non è di battere Michael, ma di stare davanti a tutti. Lui però è il migliore». Schumacher, anche lei si considera il più forte? «Non ho mai detto questo. Qualcuno mi ha chiesto se un altro pilota con la Ferrari F2002 avrebbe ottenuto gli stessi miei risultati. Non lo so. Però da 12 anni sono in Formula 1, con la Scuderia di Maranello abbiamo anche attraversato momenti negativi. Qra siamo arrivati a un punto di straordinari successi. Sono i risultati a parlare da soli, senza tante parole». Lei ha compiuto 34 anni lo scorso 3 gennaio, ha una moglie e due figli e una discreta ricchezza. Come riesce a trovare la motivazione per impegnarsi al massimo sempre? «La verità è semplice, l'ho raccontata tante volte. Adoro mettere la mani sul volante. Amo questo sport e sino a quando mi divertirò non lascerò le corse». Quindi, dopo aver eguagliato il mitico Juan Manuel Fanglo con la conquista del quinto titolo, vuole superare l'asso argentino? «Non sono uno che pensa ai record. Forse lo farò quando sarò nonno e racconterò le favole ai miei nipoti. Fangio? Altre storie, epoche diverse, non paragonabili. L'importante è avere il piacere della gara». Non sente lo stress della popolarità di un impegno pesante tra test, gare e viaggi continui? «No, assolutamente. Devo riconoscere che la Ferrari si occupa della mia salute mentale e della mia privacy. Abbiamo raggiunto un equilibrio perfetto tra lavoro e tempo libero. E mi trovo bene con questo ragazzo (Barrichello, ndr). Abbiamo imparato a conoscerci a fondo, ci frequentiamo, il no- sire rapporto migliora con il passare degli anni. E proprio nel tempo libero Rubens è il vero campione del mondo: mi ha insegnato a sfruttarlo bene, divertendomi». Non ci sarà però da scherzare in pista con i nuovi regolamenti. «Non tutto mi trova completamente d'accordo. Sarà necessario fare un bilancio dopo due o tre gare. Il gioco comunque e comune per ognuno dei piloti, partiamo in parità con gli slessi problemi. Inutile stare a pensa¬ re alle condizioni metereologiche che possono cambiare in qualificazione, rendendo più facile la vita a uno o più diffìcile a un altro. Quando di prepara la messa a punto della macchina non si pensa alle previsioni del tempo, casomai si affrontano le difficoltà, se arrivano, al momento opportuno». David Coulthard ha dichiarato che le nuove regole potrebbero prestarsi a strane manovre fra squadre alleate. Sostiene, per esempio, che la Sauber usando i motori Ferrari o la Minardi che si allena a Fiorano, potrebbero influenzare qualche risultato se dovessero partire davanti. «Mi sembra strano. Prima di tutto non credo che David abbia detto queste cose, se fosse vero sarei sorpreso. Sarebbe una tattica poco leale. Inoltre, se voghamo, i sospetti si possono creare in qualsiasi momento. Non sono preoccupato, alla fine della fiera saremo tutti alla pari, salvo le prestazioni delle vetture e le qualità dei piloti». A proposito di prestazioni, come va la F2003 GA? «Ho l'impressione al momento di avere un buon feeling con la nuova macchina. Ci sono ancora delle cose che dobbiamo capire. Siamo partiti dalla base della F2002 e abbiamo cercato miglioramenti in tutti i settori. Lo sviluppo continua e ci sono dei particolari che restano da definire. Tutto procede molto bene a anche il motore mi sembra aver fatto un ulteriore passo avanti. La cosa che mi impressiona di più è la squadra, la Ferrari. Tutti stanno dando il massimo come se non avessimo mai vinto nulla». Quindi ottimista con la vecchia F2002 che torna in pista in questi giorni e molto fiducioso per la monoposto che probabilmente debutterà a Imola. Ma i rivali? Ce ne saranno dei nuovi? «Sono convinto che dovremo vedercela con i soliti, quindi in primo luogo Williams e McLaren. Qualche sorpresa potrebbe comunque arrivare da BAR e Toyota. Hanno fatto progressi considerevoli. Penso che quest'anno saranno più vicini a noi, in parte per le nuove regole, in parte perchè hanno lavorato sodo per recuperare. Per me e Rubens, per il Cavallino, sarà più complicato e difficile. Ma guardo al futuro con l'idea che sapremo cavarcela ancora una volta». (m,^ Ho eguagliato Ww Fangio ma io non penso ai record: lo farò soltanto da nonno A 34 anni ho raggiunto un equilibrio invidiabile Maranello si occupa perfino della mia salute mentale, difende la mia privacy. Il rapporto migliora continuamente Anche con Rubens, che è il vero campione A A del tempo libero ^^ jaLiiL Non mi tormento ^" pensando alle condizioni climatiche che possono cambiare in qualificazione rendendo la vita più facile a qualcuno: le difficoltà saranno uguali per tutti. Saranno come sempre piloti e macchine a fare in corsa la differenza 99 Schumi e Barrichello hanno fame di successi: «Alla Ferrari si lavora come se negli anni scorsi non avessimo vinto nulla» Il colombiano Juan Pablo Montoya e signora sul circuito di Melbourne

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