Carneade Merighetti sfiora il trionfo di Domenico Latagliata

Carneade Merighetti sfiora il trionfo SCI: NEL GIGANTE DI AARE, VINTO DALLA PAERSON, CHE HA INCORONATO LA KOSTELIC Carneade Merighetti sfiora il trionfo Nella seconda manche dal 290 al 20 posto. Terza la Karbon Domenico Latagliata Impresa sfiorata. 0 impresa compiuta, forse è meglio. La bresciana Daniela Merighetti, 22 anni da compiere il prossimo 5 luglio, si è piazzata seconda nello slalom gigante di Aare, in Svezia, vinto dalla padrona di casa Anja Paerson. Terzo posto poi per Denise Karbon, in una gara che ha anche dato alla croata Janica Kostelic la certezza matematica di avere vinto, con sei gare di anticipo, la sua seconda coppa del mondo. A ben vedere, il successo delle compaesana di Ingemar Stenmark è stata l'unica cosa «normale» della serata. Tutto il resto, è stata una pazzia assoluta, un'alternanza di emozioni che ha visto le azzurre protagoniste. Ci si attendeva la Putzer, impegnata proprio con la Paerson nella volata per aggiudicarsi la coppa di specialità. Invece, dopo una prima manche che aveva visto l'atleta di Nova Levante arrancare al 120 posto, è successo l'incredibile. Alle 20,30, in un ambiente che pregustava l'exploit della padrona di casa, ci hanno pensato le italiane a dare spettacolo. Sei nelle prime trenta al termine della prima manche, già quello era un bel risultato: oltre alla Putzer, Karbon 10", Planatscher 17a, Bachmann 19", Gius 24" e Merighetti 29a. L'impensabile però doveva ancora accadere: con la regola dell'inversione delle trenta, la Merighetti partiva per seconda. Pulita, precisa e cattiva: non sbagliava nulla. Una rimonta come tante, era logico pensare, capace di farle recuperare 10-15 posizioni e poi stop. Invece no: stessi sci di Paerson, Gius e Karbon, il cronometro ne coccolava le speranze. Lei, a fondo pista con un occhio nero frutto di un incidente patito a Innsbrack, salutava la mamma e sorrideva incredula. Quest'anno, in gigante, non aveva mai ottenuto piazzamenti e il miglior risultato rimaneva il 20" posto dello speciale di Semmering, il 28 dicembre scorso. Ai Mondiali di St. Moritz era solo riserva: addirittura, nel vademecum ufficiale della FederazÌDne Intemazionale, la Merighetti non viene neppure citata. Sul sito Internet della Fisi, inoltre, il suo cognome risulta a volte Merighetti e altre Mereghetti. Fatto sta che nessuna atleta teneva il suo ritmo: la Karbon, compagna di Nazionale e allento a St Moritz, finiva dietro di due centesimi, la Putzer di 72. Faceva bene anche la Gius, e a un certo punto quattro italiane occupavano i primi quattro posti. Una valanga rosa a tutti gli effetti. Per la favola a tutto tondo. sarebbe stato necessario che anche la Paerson si intenerisse e magari inforcasse. Invece no: computer in testa, la svedese tagliava il traguardo con un colpo di reni di quelli veri e si godeva, con i 12 centesimi di vantaggio rimastile, il trionfo personale. Vittoria in casa, sorpasso nella classifica di specialità alle spese della Putzer, E ruolo di favorita per le finali di lillehammer di sabato prossimo: tutto insieme, tutto troppo bello. L'impresa però resta quella dell'azzurra, che conferma come almeno in gigante l'Italia rosa possa vantare la squadra forse più completa dell'intero circuito: a St. Moritz, tanto per non andare troppo indietro nel tempo, la Karbon era salita sul secondo gradino del podio, Putzer e Moelgg erano giunte sesta e settima. Domani, sempre ad Aare, le ragazze torneranno in scena con il penultimo slalom della stagione. Annullata a causa del forte vento, invece, la prova di slalom gigante maschile di Shiga Kogen. Domani tempo permettendo, è in programma una prova di slalom speciale. Daniela Merighetti (a sinistra), 21 anni, bresciana insieme con Denise Karbon, medaglia d'argento ai Mondiali di St. Moritz in gigante

Luoghi citati: Aare, Italia, Nova Levante, Svezia