Film del weekend

Film del weekend Film del weekend diLETTAT wmt PSICOLOGICO «Satin Rouge» Una scena del film tunisino mmC ATIN Rouge» è il nome di " 9 un locale notturno a Tunisi, oggi. Vincitore del festival di Torino 2002, primo film scritto e diretto dalla trentaduenne tunisina Raja Amari, racconta una storia interessante. Una donna non giovane né vecchia, moglie premurosa e madre ansiosa, va al «Satin Rouge» per tentare di sottrarre la figlia alla relazione con un musicista. Affascinata dall'ambiente (danze, donne sensuali, uomini in cerca di piacere) e anche dal musicista, la protagonista si sente ormai divisa tra il personaggio di donna di casa e il personaggio di donna della notte: nessuno dei due la fa sentire a suo agio. SATIN ROUGE di Raja Amari con Hiam Abbas, Hend El Fahene, Maher Kamoun; Tunisia/Francia, 2002 TORINO, cinema Centrale, Due Giardini MILANO, Brera GENOVA, America ROMA, Mignon PALERMO, Lubitsch DRAMMATICO «La doccia» a Pechino LA tradizione cinese del bagno collettivo in due opposte versioni: la visione di una doccia altamente tecnologica, brillante di vétri e metalli, simile ad una macchina per il lavaggio auto; e la realtà di una vecchia sauna sgangherata che andrebbe sicuramente in pezzi se non fosse tenuta insieme con stracci e corde. Di quest'ultima si occupa a Pechino un vecchio che cura anche il figlio debole di mente: il ritorno del figlio maggiore che era andato in cerca di fortuna ed è ora costretto ad affrontare i problemi della modernizzazione, e la piccola vita quotidiana pechinese, danno al film un interesse particolare. LA DOCCIA diZang Yang con Zhu Xu, Pu Cun Xin, Jang Wu; Cina, 2002 TORINO, cinema Fratelli Marx PSICOLOGICO «The Hours» e tre stelle NEL 1925, la scrittrice inglese Virginia Woolf pubblica un bel romanzo sulla giornata di una donna. Aveva pensato di chiamarlo «The Hours», le ore, scelse invece il titolo «La signora Dalloway». Oltre settant'anni dopo, l'americano Michael Cunningham scrive «Le ore», un libro ispirato alla «Signora Dalloway», vincitore del Premio Pulitzer 1999, pubblicato in Italia da Bompiani. Tre storie, tre donne che vivono in tempi diversi del Ventesimo secolo, una ai giomi nostri, una nel 1949 a Los Angeles e la terza è Virginia Woolf nel giorno del 1923 in cui cominciò a scrivere «La signora Dalloway». Da questo libro viene tratto il film americano interpretato dalle bravissime Julianne Moore, Nicole Kidman, Meryl Streep, premiate al FilmFest di Berlino. Bel film, con qualcosa di eccessivamente manierato e due difetti: il freddo prologo, con il suicidio di Virginia Woolf che scomparve annegandosi nell'Ouse, un piccolo fiume che limitava la proprietà di suo marito, il 31 marzo 1941 ; e il grottesco naso finto appiccicato a Nicole Kidman nel tentativo di farla somigliare almeno un po' a Virginia Woolf. Risultato: scrittrice tradita, attrice imbruttita. THEHOURS di Stephen Daldry; con Nicole Kidman, Meryl Streep, Julienne Moore, Ed Harris; Usa, 2002 TORINO, cinema Adua, Arlecchino, Eliseo, Medusa, Olimpia, Pathé, Warner Village; MILANO, Cavour, Ducale, Odeon, Piinius, President; GENOVA, Cineplex, Corallo, Uci; ROMA Adriano, Alcazar, Andromeda, Cineland, Embassy, Eurcine, Fiamma, Giulio Cesare, Gulliver, Jolly, King, Maestoso, Metropolitan, Odeon, Uci, Warner Village; NAPOLI, Academy Astra, Alcione, Modernissimo, Vittoria; PALERMO, Arlecchino, Fiamma MUSICAL «( SK balla1 LUNGO percorso americano: da juna commedia scritta negli Anni Venti da Maurine Dallas Watkins utilizzando la propria esperienza di cronista, a un film muto, a un film 1942 con Ginger Rogers, a un musical 1975 di Bob Fosse al quale il film si rifa. Nonostante tutto questo ruminare, il musical 13 volte candidato all'Oscar, con due belle ballerine omicide e con l'avvocato Richard Gere pure lui danzante, è divertente, professionalmente impeccabile. Però non è il caso di chiedersi come fanno in tanti, qualunque sia il destino di premi del film, se è in atto una resurrezione del piusical: la risposta è no. CHICAGO di Rob Marshall; con Richard Gere, Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones; Usa, 2002 TORINO, cinema Arlecchino, Eliseo, Ideal, Medusa, Pathé, Reposi, Warner; MILANO, Colosseo, Ducale, Odeon, Piinius, San Carlo; GENOVA, Cineplex, Uci, Universale; ROMA Adriano, Ambassade, Antares, Atlantic, Barberini, Cineland, Doria, Gregory, Gulliver, Lux, Metropolitan, Odeon, Paris, Savoy, Uci, Warner M. (v. o.), Warner Village; NAPOLI, Ambasciatori, Arcobaleno, Modernissimo, Warner; PALERMO, Golden, Holiday, Lux COMMEDIA «Un Boss sotto stress» MEDIOCRE seguito, rifacimento o copia di «Terapia e pallottole», un film brillante e riuscito del 1999. Gli stessi personaggi (il boss Robert De Niro, questa volta malato di esaurimento nervoso e affidato alle cure dello psicoanalista Billy Crystal) si ritrovano nel tentativo di reinserire il boss nella società al momento della sua uscita da Sing Sing. Sintomi; il boss canta malissimo con voce stentorea le arie di «West Side Story». I due protagonisti appaiono piuttosto distratti e tutto l'insieme assume un'aria annoiata, piatta, da ripetizione senza interesse. Eppure la colpa non è del regista, Harold Ramis è bravo, chissà che cosa è successo. UN BOSS SOTTO STRESS di Harold Ramis con Robert De Niro, Billy Crystal, Lisa Kudrow; Usa, 2002 TORINO, cinema Ambrosio, Capitol, Cineplex, Fratelli Marx, Medusa, Pathé, Reposi, Warner Village MILANO, Apollo; GENOVA, Cineplex, Uci, Universale; ROMA, Adriano, Ambassade, Antares, Atlantic, Ciak, Cineland, Doria, Empire, Galaxy, Gulliver, Lux, Quirinale (v.o.). Reale, Savoy, Trianon, Uci, Warner Moderno, Warner Village; NAPOLI, Abadir, Duel, Felix, Warner Village; PALERMO, Abc, King AVVENTUROSO ^^7-La morte | può attendere» ALL'ALBA d'una giornata del 1952 che sarebbe stata piena di sole su una delle isole caraibiche, Ocarabesa in Giamaica, l'inglese lan Lancaster Fleming cominciò a scrivere il suo primo libro, «Casino Royale». E' passato oltre mezzo secolo. I film tratti dalle storie di Fleming con James Bond protagonista sono venti; quelli interpretati da Pierce Brosnan sono quattro. Non può stupire che dei caratteri originari di Bond (ironia, eleganza, gusto della vita) poco o nulla abbia resistito all' usura del tempo. Il film è una commedia d'azione come tante altre (tra le due Coree, Hong Kong, Cuba, Londra), molto lunga, non spiacevole. 007-LA MORTE PUÒ' ATTENDERE di Lee Tamahori; con Pierce Brosnan, Halle Berry, Toby Stephens; Usa/Inghilterra, 2002 TORINO, cinema Adua, Cineplex, Lux, Medusa, Pathé, Warner; MILANO, Manzoni, Mediolanum, Orfeo, Splendor; GENOVA, Cineplex, Uci, Universale; ROMA, Adriano, Ambassade, Atlantic, Broadway, Cineland, Doria, Europa, Galaxy, Gulliver, Lux, Odeon, Roxyparioli, Royal, Sala Traisi, Trianon, Tristar, Uci, Warner M., Warner Village; NAPOLI, Adriano, Corso, Fiamma, Plaza, Warner Village; PALERMO, Adam's, Imperia PSICOLOGICO «Ricordati di me» La Morante interpreta un'atfice mancata UNA famiglia ovviamente in crisi, luogo di egocentrismi e indifferenze verso gli altri; il desiderio di ciascuno di essere qualcuno, emergere, distinguersi, conquistare attenzione e notorietà; l'inquietudine delle due età più difficili della vita, la maturità delle ultime occasioni, l'adolescenza di tutte le aspirazioni. 7 Sono i temi del film: perenni, e insieme contemporanei. Il padre lascia il oro eia casa per rivivere un irVjffi^ioyentù ■càriiMo^i^ .^J^peV^^irMi sórivejei ■'ifimjlmo romando ••rimasto1 incompiuto. La madre vuolrecitare a teatro come quando era ragazza, e s'innamora del regista senza accorgersi che è gay. Il,figlio adolescente è indefinito, confuso^ La figlia adolescente vuol fare la ballerina-valletta in tv e ci riesce grazie a un paio di amanti strumentali. Niente lieto fine: la famiglia si ricompone quando il padre viene gravemente ferito in un incidente d'auto e quando arriva Natale ma è un'illusione, farà presto a disfarsi di nuovo. Il regista Gabriele Muccino gira con vivacità e vitalità, sa scegliere bene la musica, sa selezionare e guidare gli attori: la debuttante Nicoletta Romanoff è perfetta per il personagio e Pietro Taricone è bravo in una piccola parte. RICORDATI DI ME di Gabriele Muccino; con Fabrizio Bentivoglio, Laura Morante, Monica Bellucci, Nicoletta Romanoff; Italia, 2003 TORINO, Cineplex, Fiamma, Greenwich, Ideal, Medusa, Pathé, Reposi, Warner; MILANO, Arcobaleno, Ducale, Maestoso, Odeon, Splendor; GENOVA, Cineplex Corallo, Olimpia, Uci; ROMA Alhambra, Andromeda, Barberini, Cineland, Delle Mimose, Eurcine, Giulio C, Gulliver, Intrastevere, Jolly, King, Maestoso, Metropolitan, Missouri, Odeon, Politecnico Fandango, Uci, Warner M. e V.; NAPOLI, Alcione, Arcobaleno, Modernissimo; PALERMO, Dante AMOROSO «Il quaderno della spesai» El un po' triste qu andò un film esce da solo, senza il suo autore. Il produttore e regista Tonino Cervi, figlio di Gino Cervi, morì per un atta eco di cuore nella primavera 2002. Il film, ambientato a Lucca agli inizi del Novecento, racconta di uno scrittore che dopo un primo romanzo di grande successo ha perduto l'ispirazione. Ha sposato una bravissima cuoca, che su quello che tutti credono un quaderno dei conti va scrivendo un eccezionale romanzo, condannato a restare inedito per non ferire il marito, ma che viene sottratto da un disonesto editore: costui pubblica il romanzo a proprio nome dopo la morte per suicidio dello scrittore, ma la pagherà. IL QUADERNO DELLA SPESA di Tonino Cervi con Gabriele Lavia, Emanuela Muni, Claudio Bigagli, Madd;ilena Grippa, Laura Betti, Carlo Croccolo; Italia, 2002 TORINO, cinema Doria, Pathé MILANO, Pasquirolo GENOVA, Cineplex, Uci ROMA, Adriano, Cineland, Galaxy, Gulliver, Lux, Roxyparioli, Warner Village NAPOLI, Duel, Plaza PALERMO, Rouge et Noii r HORROR P ring» e muori» RIFACIMENTO del film giapponese 1998 «Ringu» di Hideo Nakata, un grande successo che ha dato origine in Giappone a due sequel, una serie televisiva, fumetti, videogioch i. Al centro della vicenda, una videocassetta letale: chi ne guarda il nastro (immagini subliminali, visioni di fantasmi, suoni terrorizzanti) muore dopo sette giorni. Svelare questo mistero diventa un'impresa difficile ma anche molto rischiosa. Elementare ma interessante, lai storia di horror e schermo hiì come protagonista Naomi Watts, una delle ragazze del film-incubo di David Lynch «Mulholland Drive»; produce la Dreamworks di Spielberg Er soci. THE RING di Gore Verblnski con Naomi Watts, Martin Henderson, Brian Cox; Usa, 2002 TORINO, cinema Adua, Ambrosio, Cineplex, Ideal, Medusa, Olimpia, Pathé, Warner Village; MILANO, Metropoi, Odeon; GENOVA, Cineplex, Lux, Uci; ROMA, Adriano, Alhambra, Atlantic, Barberini, Broadway, Cineland, Galaxy, Gulliver, Reale, Royal, :5avoy, Trianon, Tristar, Universal, Uci, Warner Moderno, Warner Village; NAPOLI, Acacia, Empire, La Perla, Warner Village; PALERMO, Ariston, Astoria DRAMMATICO «L'avvocato De Gregorio» GIORGIO Albertazzi, che è come tutti sanno un bravissimo attore, non ha avuto fortuna con il cinema: dal suo primo exploit «L'anno scorso a Marienbad» di Alain Resnais (1961) c'è sempre stato intorno ai suoi rari personaggi qualcosa di impacciato e freddo, qualcosa che negava un suo rapporto comunicativo con lo schermo. Ne «L'avvocato De Gregorio» di Pasquale Squitieri, trova finalmente un personaggio degno di lui: un vecchio avvocato degradato, a suo tempo rovinato da una condanna per truffa, che si occupa di cause perse e di clienti che vivono come lui ai margini della società, che nutre odio per tutto quanto lo circonda. Nel palazzo in cui vive, una ragazza prostituta viene coinvolta nell'uccisione di un militare americano. Lui la prende sotto la sua protezione, viene a sapere che è vedova, che il marito di lei è morto in un incidente sul lavoro per mancanza di adeguata protezione: si assume l'incarico di ottenere giustizia per la ragazza e battendosi a questo scopo conquista il riscatto di sé, de la sua professione, della sua esistenza. Il film realistico, semplice, serve perfettamente il personaggio dell'avvocato e il suo interprete. L'AVVOCATO DE GREGORIO di Pasquale Squitieri con Giorgio Albertazzi, Ciro Capano, Anna Tognetti, Gabriele Ferzettl; Italia, 2002 TORINO, cinema Charlie Chaplin MILANO, Eliseo GENOVA, Aurora ROMA, Eden, Quattro Fontane NAPOLI, Agorà, Delle Palme PALERMO, Aurora THRILLER «The quiet american» RIFACIMENTO d'un film di Joseph Mankiewicz del 1958, tratto dal romanzo scritto da Graham Greene nel 1955, ambientato nel 1952 a Saigon durante la guerra franco-vietnamita, è il racconto di un conflitto emblematico tra un vecchio giornalista inglese scettico e un giovane americano idealista che finisce ucciso. Graham Greene detestò il primo film, esaltato invece da Jean-Luc Godard: questa seconda versione è interessante soprattutto per la presenza e la recitazione di Michael Calne. L'attore inglese che nel 2003 compie settant'anni diventa sempre più bravo e richiesto, sempre più premiato e decorato con tutte le ragioni. THE QUIET AMERICAN di Phillip Noyce con Michael Caine, Brendan Fraser, Do Thi Hai Yen; Usa, 2002 TORINO, cinema Ambrosio, Due Giardini, Medusa, Pathé, Studio Ritz MILANO, Odeon ROMA, Andromeda, Delle Mimose, Eurcine, Giulio Cesare, Jolly, Warner Village PALERMO, Ciak DRAMMATICO «La finestra di fronte» Raoul Bova e Giovanna Mezzogiorno ..A Massimo», Massimo Gi"/A rotti, morto nello scorso gennaio a 84 anni, è dedicato il film: l'attore è autentico protagonista nella parte di un vecchio smemorato che può non ricordare il proprio nome ma non può fare a meno di riportare continuamente il pensiero al 16 ottobre 1943, il giorno della razzia nazista nel Ghetto di Roma, il giorno in cui lui era riuscito a salvare molti ma non l'amatissimo Simone, il ragazzo di cui era innamorato. La vicenda del vecchio si intreccia, nel film molto ricco, a quella d'una giovane coppia coniugale scontenta: sarà il vecchio a indurre Giovanna Mezzogiorno a non rinunciare a chiedere il meglio alla vita. LA FINESTRA DI FRONTE di Ferzan Ozpetek con Massimo Girotti, Giovanna Mezzogiorno, Raoul Bova, Filippo Nigro; ltaliaZlngh.ZTurchiaZPortog.;2003 TORINO, cinema Massimo, Medusa, Nazionale, Pathé, Warner; MILANO, Anteo, Arlecchino, Colosseo, Piinius; GENOVA, Cineplex, Ritz, Sivori, Uci; ROMA, Adriano, Alhambra, Atlantic, Barberini, Ciak, Cineland, Galaxy, Greenwich, Gulliver, Holiday, Lux, Quirinale, Tibur, Trianon, Warner Village; NAPOLI, America Hall, Arcobaleno, Filangieri, President; PALERMO, Igiea Lido, Royal PSICOLOGICO «A proposito di Schmidt» JACK Nicholson va in pensione. Sua moglie muore improvvisamente. Sua figlia che è lontana sposa un tipo che a lui non piace. Una visita alla figlia e la conoscenza della famiglia dello sposo non lo rallegrano (la consuocera tenta di possederlo). I viaggi in camper non lo distraggono. Non sa come colmare il vuoto della solitudine. Suo unico interlocutore, un bambino di sei anni della Tanzania, certo 'Ndugo, adottato a distanza, al quale scrive lunghe lettere: il bambino è analfabeta, ma quella corrispondenza restituisce al pensionato qualche voglia di vivere. Il film è melenso. Nicholson è smorfioso ancora più del solito, eppure davvero grande. A PROPOSITO DI SCHMIDT di Alexander Payne con Jack Nicholson, Kathy Bates, June Squibb; Usa, 2002 TORINO, cinema Ciak, Cineplex, Massimo, Pathé, Reposi MILANO, Arcobaleno, Ducale, Excel- sior GENOVA, Ariston, Cineplex, Uci ROMA, Admiral, Adriano, Atlantic, Cineland, Gulliver, Overlook, Roma, Trianon, Warner Village PALERMO, Gaudium