I conti in tasca a deputati e senatori di Roberto Giovannini

I conti in tasca a deputati e senatori I REDDITI 2001 DEI POLITICI: IL PREMIER GUIDA LA CLASSIFICA CON OLTRE 21 MILIARDI DI LIRE. NELL'ESECUTIVO IL SECONDO E' STANCA, TERZO LUNARDI I conti in tasca a deputati e senatori E all'interno del governo Berlusconi si conferma il più ricco documenti Roberto Giovannini ROMA NON è una notizia, per molti versi, e del resto alla maggioranza degli elettori a suo tempo la cosa non ha fatto né caldo né freddo. Comunque, la consueta analisi delle dichiarazioni dei redditi 2002 dei politici italiani - che riportano i redditi conseguiti nel 2001 conferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi come il leader politico più ricco d'Italia, con 21 miliardi e 813 milioni di vecchie lire di imponibile. Vero e proprio «crollo», invece, per un altro politico importante come il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Complice la sospensione delle sue remunerative attività professionali - imposta dall'incarico di governo acquisito proprio nel 2001 Tremonti è passato dai 9,7 miliardi di reddito imponibile del 2000 a quasi 297 milioni. E grazie a oneri deducibili per 300 milioni, addirittura il ministro dell'Economia e delle Finanze è andato in credito d'imposta. Le denunce sono state messe a disposizione dell'opinione pubblica come prevede la legge sulla trasparenza dei guadagni di chi è stato eletto parlamentare. Quasi tutti i redditi sono espressi in vecchie lire, perché relativi alle denunce dei redditi della primavera 2002. Leggendo la classifica dei leader dei partiti politici, ci si accorge che quasi tutti si attestano tra i 200 e i 300 milioni. Nella parte alta di questa fascia c'è Alfonso Pecoraro Scanio (289 milioni), seguito nell'ordine ma a poca distanza da Fassino, Bossi, Mastella, Bertinotti, Fini, D'Alema e Cossutta, fermo a 252 milioni. I più «poveri» sono Francesco Rutelli (221 milioni). Marco Pollini (198) e Pierluigi Castagnetti (197). Esaminando i membri del- Esaminando i membri del l'Esecutivo, come detto in testa c'è Berlusconi, che nel 2000 aveva dichiarato 16,7 miliardi e nel 2001 è salito a quota 21,8. Il premier dichiara partecipazioni in 23 società, nessuna nuova proprietà, e la cessione di due automobili, tra le quali (curiosità) una Citroen Dyane del '97. La seconda piazza spetta al ministro dell'innovazione tecnologica Lucio Stanca, con 5 miliardi e 252 milioni: merito però della liquidazione incassata dalla Ibm al momento dell'uscita dalla multinazionale dei computer. Al contrario, il 2000 di Stanca era stato pessimo ma solo in apparenza, visto che i redditi erano stati conseguiti (e tassati) in Francia. Segue l'imprenditore e ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi ( 1,24 miliardi), Antonio Marzano (Attività produttive) con 556 milioni, Girolamo Sirchia (Salu- te) con 544 milioni. Il ministro più «povero» è quello dell'Ambiente Altero Matteoli, che si ferma a 250 milioni di lire. Infine, i parlamentari. Prima notizia, il presidente del Senato è più ricco del suo collega della Camera. Marcello Pera ha dichiarato un imponibile di 336 mihoni e 53 mila lire, contro i 311 mihoni e 904 mila dichiarati da Pier Ferdinando Casini. Quanto ai deputati e senatori almeno a leggere la classifica messa a punto dair«Ansa» nelle prime posizioni ci sono moltissimi parlamentari che sono anche avvocati del presidente del Consiglio, o in qualche modo connessi alle vicende giudiziarie che attanagUano il Cavaliere, peraltro tutti esponenti di Forza Italia. Dopo Berlusconi e il recentemente scomparso senatore a vita Giovanni Agnelli (che nel 2001 dichiarò 14 miliardi e 140 milioni di imponibile Irpef), la quarta piazza spetta a Marcello Dell'Utri (2 spetta a Marcello Dell'Utri (2 miliardi 712 milioni); sesto è Cesare Previti (2 miliardi 306 milioni; nono Niccolò Ghedini (un miliardo 606 milioni) e undicesinio Gaetano Pecorella (un miliardo 230 milioni). A quanto pare, la professione legale domina decisamente le posizioni alte della classifica dei redditi 2001 del Parlamento. Terzo si posiziona l'avvocato e senatore di An Giuseppe Consolo con oltre 5 miliardi. Quinto è l'avvocato Lorenzo Acquarone della Margherita (2,4 miliardi); settimo è l'avvocato di Belluno Maurizio Papiz di Fi (1,9 miliardi); decimo il notaio torinese Aldo Scarabosio, sempre di Forza Italia (1,2 miliardi). E nei primi undici c'è soltanto un altro imprenditore, oltre a Berlusconi: Riccardo IIly, re del caffè ed ex sindaco di Trieste (Margherita), con un miliardo 763 milioni (ottavo). Tra i leader di partito in testa Pecoraro Scanio, in coda Rutelli, Follini eCastagnetti Il presidente del Senato Pera (336 milioni) davanti a quello della Camera Casini (311) LE DICHIARAZIONI IRPEF I LEADER DI PARTITO Berlusconi 21.813.000.000 DATI IN LIRE Pecoraro Scanio 289.613.000 Fassino 284.451.000 Bossi 279.895.000 Mar.tella 279.659.000 Bertinotti 277.885.000 1 PIU' RICCKI OG.Agneir 14.140.488.000 #| Consolo (An) 5.047.287.000 6 Delf'Utri (Fi) 2.712.784,000 © Scarabosio (Fi) 1.268.423.000 © Zavoli (Misto) 1.047.242.000 i PIÙ' RICCHI O Berlusconi (Fi) 21.813.000.000 ^ Acquarone (Margherita) 2.429.442.0P0 i MINISTRI I PRIMI CINQUE Stanca 5.200.000.000 (Innovazione e Tecnologie) O Previti (Pi) 2.306342.000 O PànÌz(Fi) liWfcmooo Lunard! (Infrastrutture) 1.000.000.000 6 Hty (Margherita) 1.763.681.000 Marzano 556.000.000 (Attività produttive) Fini 272.392.000 SENATO DELLA REPUBBLICA | Presidente Pera CAMERA dei ':,--t D'Alema 261.850.000 La Malfa 260.717.000 Cossutta 252.329.000 Presidente Casini 311.904,000 Sirchia (Salute) 545.249.000 Letta 536.888.000 (sottosegretario alla Presidenza) GLI ULTIMI CINQUE Alemanno 273.616.000 (Politiche Agricole) Diliberto 227.402.000 Boselli 222.615.000 Rutelli 221.495.000 Parisi 212.579.000 Follini 198.266.000 Castagnetti 197.090.000 1 PIU' POVERI OUIivi(An) 74.128.000 0togni(Prc) 129.333.000 © Sodano(Prc), 1.33.000.000 O Martone (Verdi) 136.000.000 © Fori^hi (Udc) 138.000.000 I PIÙ' POVERI O Carra (Margherita) Q Airaghi (An) © Moroni (Nuovo Psi) 0 Mijana (Margherita) © Bricolp (Lega) . 117.135.000 126.995.000 127.403.000 128.128.000 U8.5Ì9~000 Gaspani 267.215.000 (Comunicazioni) Pisanu 263.820.000 (Interno) Matteoii 247.302.000 (Ambiente) Tremonti 0 (Economia e Finanze) nel 2000 il suo reddito era di 9,7 miliardi, nel 2001 è sceso a 296 milioni con oneri dedudbili per 300 milioni Il ministro Lucio Stanca Alfonso Pecoraro Scanio

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