SANREMO pace, Pippo e baci in bocca

SANREMO pace, Pippo e baci in bocca IERI IL DEBUTTO DEL 53" FESTIVAL DELLA CANZONE SANREMO pace, Pippo e baci in bocca Questa la classifica dei big di ieri sera: primo Alex Britti, poi il duo Mirò-Ruggeri, seguono Lisa, Cammariere, Leali, Eiffel65, Anna Oxa, Luca Barbarossa, Cristiano De André Iva Zanicchi Marinella Venegoni inviata a SANREMO Un lungo bacio sulla bocca fra una scatenata Luciana Littizzetto e la sua gigionesca spalla Pippo Baudo, ha segnato il momento clou di questo nuovo Sanremone che sembrava cominciato da quindici giorni e invece è iniziato davvero soltanto ieri sera. Un bacio giunto a conclusione di un ballo lento con tanto di mangiadischi che suonava la musica di «Il tempo delle mele». E prima dell'ultimo sberleffo: «Sei proprio figo. Come facciamo a baciarci? Butti giù tu la lingua?». Poi; ((Adesso, vado a lavarmi la bocca con il bicarbonato». «Dopo in camerino te la dò» ha concluso lei scomparendo dietro le quinte, già rimpianta. Ma dopo mezzanotte e ricomparsa in pigiama. La Littizzetto ha detto sul palco dell'Ariston ciò che di solito si dice soltanto davanti alla tv. «E' passata un'ora e abbiamo già le palle dilaniate» è stato il suo esordio, jjer poi apostrofare una signora; «Lei e vestita come una slot machine». Ma forse la risata più clamorosa è arrivata con l'attacco a sorpresa al conduttore: «Pippo, tu vuoi sempre rinnovare, rinnovare, rinnovare... allora levati dalle palle». «Un Festival un po' diverso, con tanta carne al fuoco», aveva promesso Superpippo al Tgl. Senz'altro fra questa carne c'è stata ieri l'irresistibile performance della comica torinese, ma prima ancora - e di ben diverso segno - l'assedio a Sanremo del pacifismo, con Agnoletto e Don Vitaliano che armati di regolare bighetto per la galleria dell'Anston, distribuivano bandiere alle signore ingioiellate nell'atrio, per poi salire in sala stampa, dove cihanno consegnato un appello ai cantanti e agli artisti che cita «Imagine» di John Lennon: «"Immagina che non ci sia alcuna nazione... Niente per cui uccidere o morire"... la cultura e la musica possono diventare, come tante volte è già accaduto nel passato, un importante strumento per parlare alla coscienza di ogni donna e uomo». Il comunicato, che in qualche modo nobihtava il povero Festival, invitava anche ad aderire al digiuno imposto per oggi dal Papa; ma la loro serata all'Ariston è durata pochi minuti. Li hanno fatti correre, bandiere comprese, e l'appello - per ordini superiori - non è stato letto sul palco da Pippo Baudo; perché qui a Sanremo si canta, e non si fa politica, e ormai anche il Papa è un pericoloso rivoluzionario. n mezzo a tanti inusitati controsensi ha dunque debuttato Superpippo, con le sue collaboratrici che non sono più vallette ma riempiono spigliate la scena; ballano, parlano, canta la Autieri «The Man I Love» e la Gerini sa suonare la chitarra. I cantanti sono accompagnati per la prima volta dalla Filarmonica di Sanremo. La prima dei gareggianti è stata Anna Oxa, una belva de audience più per come s'è spesso conciata su quel palco che non per le canzoni; ma ora s'è normalizzata pure lei, in bianco con trucco nature, e ha affidato alle registrazioni del passato il repertorio della proprie stravaganze. Il nuovo corso sanremese impone per ogni cantante Big una piccola presentazione che precede la performance vera e propria, e questo umanizza la gara: la Oxa ha parlato del proprio cambiamento anche interiore, Barbarossa ha duettato in «Roma Spogliata» con la Gerini, i trascinanti Eiffel65 si sono dati ad un'allegra improvvisazione prima del loro pezzo bum-bum. E alle 21,30 s'era ormai capito che la prima parte del Festival sarebbe finita con linizio del primo turno della Fiat, a che per il Dopofestival sarebbero stati serviti cappuccino e brioche. «Non possiamo fare un indultino, finire un attimo prima?», ha chiesto la mitica Littizzetto, regalando pantofole da notte a Del Noce e a Sac:à («come sta sua moglie, la Saccarina?»). Da anni non si rideva cosi, su quel palco: fin dall'ingresso fra il pubblico ha inanellato gag, ha convinto una matura signora ad aharsi in piedi per mostrarsi, dopo averle detto: «si è vestita da slot machine, se le tocco un capezzolo si accendono le lenti a contatto». Insomma, la fisicità è tornata al centro della comicità, proprio come l'anno scorso con Fiorello che tendeva imboscate alle parti basse di Pippo. Bravo anche Alex Britti: come appare verace, mentre parte con la sua chitarra acustica per i «7000 caffé». Da solo si mangia un bel po' di suoi colleghi. Era uno dei favoriti fin dalla vigilia, la performance di ieri sera ha amnentato le sue quotazioni. E' favorito dall'età anagrafica delle giurie, fra i 14 e i 40 anni; però si avverte a tratti, nelle musiche, un'ansia di classicità che rende appetibile per ilpubblico giovanile anche uno come Cammariere, emozionato come una scolara e vestito Anni 50, in linea con la sua canzone. Certo che poi arriva Peter Gabriel ed è come se avessimo cambiato canale. Quella enorme palla di plastica dentro la quale si e chiuso rotolandosi, per cantare «Growing Up», diventa una delle tante pietre miliari della sua carriera di artista concettuale. L'arduo compito di ritornare alla gara dopo di lui è andato a una vecchia volpe di tv, la Iva Zanicchi con il suo tango mahziosamente hallato da 3 danzatori. In scaletta, sono rimasti un poco indietro in generale i ragazzi delle Nuove ProDoste: tranne il Daniele Stefani che ra una marcia in più, mostrano una qualità acerba e sono penahzzati da canzoni impossibili (la Zanier è naufragata fra gli acuti). Ricordiamo che la giuria specializzata (dopo averne dette di tutti i colori alla giuria di qualità degli anni pre-Baudo ter, Ihanno rifatta pari pari, cambiandole nome) di ieri era composta da Alberto Testa, Nicoletta De Ponti, Amanda Lear, Red Ronnie e Carlo Conti. I primi risultati delle votazioni (il loro 25 per cento e il 75 per cento delle giurie tradizionali) sono arrivati verso l'ima di notte. Questa la classifica dei big; Alex Britti, il duo Mirò-Ruggen, Lisa, Cammariere, Fausto LealijSiffel65, Anna Oxa, Luca Barbarossa, Cristiano De André, Iva Zanicchi. Questi invece i debuttanti; Dolcenera prima, seguono Verdiana, Gianni Fiorellino, Zurawski, Daniele Stefani, Patrizia Laquidara, Amanuela Zaniera, Filippo Merola. Questo Festival sarà dopo 53 anni l'ultimo di un'epoca tutta italiana. Come abbiamo anticipato, dall' anno prossimo potranno legittimamente chiedere di cantare in gara al Festival, purché in italiano, anche gli stranieri. E sarà davvero una rivoluzione, perché bisognerà decidere chi controllerà i titoGper entrare fra i Campioni o fra i Giovani: forse per questo, i discografici stanno tornando a mettere seriamente il naso nel Festivalone, dopo anni di silenziosi rancori consumati in fondo alla sala stampa. Le potenzialità di lancio degli artisti, e anche del format televisivo, si moltiplicheranno almeno per quanti sono i paesi dellEuropa. L'abbraccio appassionato fra Luciana Littizzetto e il conduttore chiude lo one-woman-show. Poi lei lo invita: «Ci vediamo in camerino» Claudia Cerini e Serena Autieri aprono il Festival cantando

Luoghi citati: Roma, Sanremo