Il rapinatore si scopre innocente
Il rapinatore si scopre innocente ERA ACCUSATO DI UN ALTRO ASSALTO, IN PRIMO GRADO AVEVA AVUTO 12 ANNI Il rapinatore si scopre innocente Assolto in appello uno della banda Brinks Mauro Revello MONTALTO ' In primo grado, i giudici avevano adottato il «pugno di ferro» nei suoi confronti. E il loro verdetto era stato pesante, pesantissimo. «Colpevole». Alfredo Tadiotto, 54 anni, di Montalto, due anni fa era stato condannato a 12 anni e 4 mesi di reclusione, 5 milioni di multa e l'interdizione in perpetuo dai pubblici uffici per la rapina alla banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e del Carmagnolese, il 3 settembre del '99. Di certo, su quella sentenza, avevano pesato i suoi precedenti: Tadiotto, infatti, già era stato condannato a 12 anni di carcere per l'assalto al furgone blindato della Brinks Securmark Bank di Roma, un colpo che neir84 aveva fruttato la favolosa somma di 35 miliardi di lire. Un record, per l'epoca. Là prospettiva di invecchiare dietro le sbarre, però, è sfumata la settimana scor- sa. La prima sezione penale della Corte d'Appello di Torino (presidente Oggè) ha infatti accolto le istanze dei suoi difensori, gli avvocati Marcello Gallo e Ferdinando Ferrerò. E la sentenza iniziale è stata azzerata: Tadiotto è stato assolto, per non aver commesso il fatto. Il mondo, per lui, si è letteralmente capovolto. «Innocente». «Il processo di primo grado - spiega l'avvocato Ferrerò - era stato condotto soltanto su indizi, ma nessuno ha mai potuto dimostrare la sua partecipazione a quella rapina». Lo stesso Tadiotto si era sempre proclamato innocente: «Ho trascorso la notte con una donna sposata». Il suo nome? «Non lo dirò mai, sono un gentiluomo». Il nome di Tadiotto - che oggi fa il camionista e lavora in proprio - era salito alla ribalta delle cronache dopo quello che fu definito «il colpo del secolo», cioè la rapina da 35 miliardi alla Securmark. Scontati 8 dei 12 anni della condanna, era tornato in libertà. Dopo qualche altra disavventura giudiziaria, ecco arrivare l'arresto per l'assalto alla banca di Carmagnola: pistole in pugno, maschere sul viso, auricolari, gli impiegati chiusi nel bagno e un bottino tutto sommato misero, meno di 50 milioni di lire. Con Tadiotto finiscono in galera altri tre uomini (i giornali li definirono «la Nazionale dei rapinatori»), tutti condannati con rito abbreviato e ora in attesa dell'appello: Pancrazio Chiruzzi (9 anni e 6 mesi), Vincenzo Mastrantuono (5 anni e 6 mesi) e Alfredo Pistone (3 anni e 6 mesi). Mastrantuono e Pistone hanno poi ammesso di aver effettuato la rapina, ma con un complice che nel frattempo era deceduto. Secondo gli inquirenti, invece, al colpo parteciparono anche altre due persone, poi identificate - tramite intercettazioni ambientali e telefoniche - in Chiruzzi e Tadiotto. Né la refurtiva né le armi sono invece mai state ritrovate. Il camionista di Montalto, l'unico ad essere scarcerato per decorrenza dei termini, aveva scelto di andare a dibattimento. Due anni fa è arrivata la condanna, pesantissima, a 12 anni. Adesso l'assoluzione, con formula piena. Alfredo Tadiotto, 54 anni, di Montalto, assolto dall'accusa di aver rapinato la banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e del Carmagnolese Sulla sentenza di primo grado aveva pesato il precedente dell'assalto portato avanti da Tadiotto e altri complici al furgone della Brinks Securmark Bank di Roma
Luoghi citati: Casalgrasso, Roma, Torino
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