Juve, trionfo atteso nove anni

Juve, trionfo atteso nove anni CALCIO: NELLA FINALISSIMA DEL TORNEO DI VIAREGGIO SUPERATO DI MISURA (1-0) LO SLAVIA PRAGA Juve, trionfo atteso nove anni Olivera sbaglia un rigore, decide Chiumiento al 90' Aurelio Benigno E' la Juventus la regina del torneo di Viareggio. Per la terza volta nella sua storia la squadra bianconera alza al cielo la coppa Carnevale, che i ragazzi di Gasperini hanno conquistato superando i ceki dello Slavia: a decidere è stato un gol al 90' di Chiumiento e così i bianconeri sono tornati al successo dopo nove anni. La Juve ha vinto perché ci ha creduto, sempre. Ha iniziato la partita con la mentalità giusta: concentrata, determinata e soprattutto convinta di vincere. Ben presto il match è diventato un monologo. Lo Slavia ha interpretato la partita solo ed esclusivamente basandosi sulla difesa e sulle grandi parate del portiere Kozacik che ha sventato almeno sei palle gol diventando uno dei protagonisti di questa finale. Olivera, poi, ci ha messo del suo fallendo un rigore al 37' della ripresa. Ma il granitico portiere ceko non ha fatto i conti con la genialità e la fantasia dell'uzbeko Zeytulaev che, proprio quando tutti pensavano da assistere agli inevitabili supplementari, inventa la "perla" della finale: si infila con una serie di finte e controfinte in area, inventa un doppio passo ad elude- re i difensori ceki per poi andare al traversone rasoterra da fondo campo per il piattone destro di Chiumiento che non poteva fallire l'appuntamento così facile. Un po' di comprensibile affanno nei 4' di recupero e poi l'apoteosi. Anche Luciano Moggi e e Marcello Lippi hanno partecipato alla grande festa. Si sono alzati in piedi emozionati, poi sono scesi nello spogliatoio accolti da un boato. Lippi è stato anche inondato di champagne che il magazziniere Franco Monetta aveva nascosto ai ragazzi, la stess persona cioè che nascose il 5 maggio a Udine le maglie con su scritto il 260 scudetto. C'era anche il vicepresidente esecutivo Roberto Bettega, ma l'emozione lo ha spinto a seguire la partita lontano dalla tribuna d'onore. E' questa del Viareggio, anche la grande vittoria di Giampiero Gasperini e delle sue scelte. Ha portato in Versilia 21 giocatori e ne ha utilizzati 20, escluso Avitabi- le il secondo portiere, a dimostrazione di una grande capacità nel gestire le forze a seconda delle partite. Un gruppo che si basa essenzialmente su giocatori quasi al limite d'età come dimostrano i sette ragazzi nati nell'SS. L'esperienza del portiere Mirante, dei centrali Piccolo e Gastaldello, quest'ultimo acquistato con un notevole sforzo finanziario dal Padova. Così come il difensore prelevato dall'ex Fiorentina Bartolucci. Quindi i tre della "Berretti" che vinsero il tricolore lo scorso anno: Pederzoli, Chiumiento, Scicchitano, Palladino e Fumasoli. Le conferme come Paro, Brighi e Cassani. Poi le sorprese: come il franco-senegalese Konko, acquistato a costo zero dal Genoa e l'ubzeko Zeytulaev che Gasperini impiega ormai stabilmente come trequartista. Tra i giocatori d'esperienza un notevole aiuto lo ha dato Sorrentino, che ogni qual volta è stato impiegato ha risposto a modo suo: coni gol. La vittoria del Viareggio è il classico punto di partenza, non certo d'arrivo. Questo successo, infatti, serve soprattutto per far capire che anche le grandi società possono e devono affidarsi ai giovani. La conferma arriva proprio da questo successo: Juve docet. La squadra che ieri Gasperini ha mandato inizialmente in campo per la finalissima della Coppa Carnevale contro lo Slavia Praga

Luoghi citati: Praga, Udine, Viareggio