Anversa, libertà negata a tutti gli uomini d'oro

Anversa, libertà negata a tutti gli uomini d'oro ANCHE LEONARDO NOTARBARTOLO E LA MOGLIE RESTANO IN CARCERE Anversa, libertà negata a tutti gli uomini d'oro Entro due settimane la polizia belga dovrà presentare le prove Ancora nessuna traccia del bottino (200 miliardi di vecchie lire) Giorgio Ballarlo Niente libertà per gli «uomini d'oro» di Anversa. Come già disposto nei giorni scorsi per Antonino Falletti e la sua compagna olandese Judith Zwiep, ieri mattina il Tribunale della città fiamminga ha confermato l'arresto anche per Leonardo Notarbartolo e la moglie Adriana Crudo, entrambi residenti a Trana, in provincia di Torino. Il giudice belga ha quindi creduto agli indizi portati davanti alla Corte dal giudice istruttore Guy Thys e dal commissario della polizia federale Eric Sack, che si dicono convinti di aver incastrato gli autori del «colpo del secolo» al Diamond Center di Anversa: circa 118 milioni di euro in diamanti, lingotti d'oro e pietre preziose scomparsi dalle cassette di sicurezza della controllatissima e vigilatissima Borsa dei diamanti belga. «Il fermo di polizia è stato convalidato a termine - spiega il legale di fiducia dei coniugi Notarbartolo, l'avvocato Basilio Poti, che si tiene in stretto contatto telefonico con il collega belga incaricato della difesa dei due torinesi - i miei clienti rimarranno in carcere per altri 15 giorni, poi se ne riparlerà davanti al giudice». La polizia belga ha ottenuto altre due settimane per portare a termine alcune investigazioni scientifiche che, in caso di esito positivo, potrebbero in effetti incastrare il rappresentante di gioielli di Trana. Gh esperti scientifici del commissario Sack stanno infatti cercando di estrarre il Dna da alcuni resti di cibo e da una bottighetta d'acqua minerale trovata dagli agenti in un bosco di Machelen, lungo l'autostrada E-19 che da Anversa conduce verso sud. Gh avanzi del veloce pasto, consumato da una o più persone, sono stati trovati in un sacchetto della spazzatura gettato lì insieme ad altre 13 buste di plastica riempite con cassette per la videosorveglianza, cofanetti portapreziosi e alcuni attrezzi da scasso. In uno dei sacchetti della spazzatura gh investigatori hanno scoperto anche un preventivo per l'acquisto di materiale per la videsorveghanza intestato alla «Preciosa», la ditta di import- export di pietre preziose aperta da Leonardo Notarbartolo ad Anversa un paio d'anni fa. «Non ho la minima idea di come quel foglio sia finito lì», ha spiegato Notarbartolo all'avvocato Poti quando è andato a trovarlo in carcere. Se il test del Dna dovesse provare che la saliva trovata sulla bottighetta e sugli avanzi dei panini è di Leonardo Notarbartolo e della moglie Adriana, la loro posizione diventerebbe ancor più dehcata. L'avvocato Poti, tuttavia, non dispera di riuscire a far scarcerare al più presto i suoi chenti. Ieri insieme con il coUega belga ha presentato ricorso al Tribunale della Libertà del capoluogo fiammingo, che si riunirà entro la fine della settimana per esaminare la posizione dei due detenuti. «Sono convinto che almeno la signora Notarbartolo verrà rimessa in libertà - commenta Basiho Poti la polizia belga l'accusa di complicità perché al momento del fermo stava facendo le pulizie in casa e secondo loro intendeva cancellare le tracce del furto. Invece il giorno del "colpo" al Diamond Center Adriana Crudo si trovava in Italia, era andata a Giaveno per la festa di compleanno della consuocera». La Diamond è una delle quattro borse dei diamanti aperta ad Anversa: i sistemi di sicurezza sono all'avanguardia

Luoghi citati: Anversa, Italia, Torino, Trana