Il «caso» sul tavolo del Sanpaolo

Il «caso» sul tavolo del Sanpaolo Il «caso» sul tavolo del Sanpaolo Masera: «Il cda ne discuterà con attenzione» Rafforzata la collaborazione col Santander TORINO L'affaire Generali arriva anche sul tavolo del consiglio di amministrazione del Sanpaolo Imi che si tiene oggi a Torino. La notizia è filtrata ieri dalla sede centrale di piazza San Carlo ed è stata poi confermata dal presidente Rainer Masera: «Ne discuteremo con attenzione nel riunione. Siamo un attore rilevante tanto nel settore della banca di assicurazione, in cui occupiamo il secondo posto, come nell'investment banking, con la sigla storica di Banca Imi, e dato questo nostro posizionamento strategico non possiamo sottostimare la situazione nel settore». Come si orienterà la banca? «Stiamo dalla parte del mercato», ha risposto il vicepresidente Enrico Salza. Che però non ha voluto aggiungere altro: «fino a ieri non eravamo stati informati, quando l'operazione sarà portata all'attenzione del cda allora dirò quel Rainer Masera che penso in quella sede». L'argomento comunque resta di estrema delicatezza. All'attenzione del board del secondo gruppo bancario italiano c'è infatti l'invito di Unicredit ad unirsi al «fronte italiano» per raggiungere una quota attorno al 2007o del Leone di Trieste. Il consigho in programma per oggi, fanno notare a Torino, era già stato convocato da tempo, molti i temi all'ordine del giorno tra i quali il via libera definitivo all'acquisto di Fidis dalla Fiat in pool con Banca Intesa, Capitalia e Unicredit. Inoltre la riflessione che potrebbe essere avviata sul dossier Generali non significa assolutamente che si tratti di un vero e proprio esame dell'operazione. Intanto ieri i vertici del gruppo sono volati in Spagna per inaugurare un ufficio di rappresentanza a Madrid e per chiudere un'operazione finanziaria con i soci del Banco Hispano di Santander. Il presidente Rainer Masera e l'amministratore delegato Luigi Maranzana hanno perfezionato la cessione del 5007o di Banca Finconsumo al Santander Cen¬ tral Hispano, che già ne deteneva la restante quota azionaria. La vendita garantirà una plusvalenza da 123 milioni di euro. L'accordo, spiega il Sanpaolo Imi «rientra nel quadro della razionalizzazione delle rispettive partecipazioni» e prevede la cessione di una quota iniziale del 2007o a un prezzo totale di 60 milioni di euro. Sul restante 3007o è stata concordata la reciproca concessione di opzioni di vendita (put) a favore di Sanpaolo Imi e di acquisto (cali), a favore di Santander Central Hispano, esercitabili a partire da fine 2003, per un periodo di tempo di 12 mesi, a un prezzo complessivo di 80 milioni di euro. Nell'ottica poi di proseguire la collaborazione a livello industriale, i due gruppi bancari hanno deciso di creare lajoint venture nella distribuzione di fondi comuni chiamata «Allfunds Bank» che offrirà una piattaforma di accesso a fondi di terzi a clientela istituzionale, principalmente distributori come banche commerciali, casse di risparmio, broker e asset manager. La società ha attualmente nel suo segmento in Spagna una quota di mercato del 4007o. Sanpaolo Imi entra così ad operare in un'area di business dove finora era assente (offerta di accesso a funds house terze) e rafforza il ruolo di Sanpaolo Wealth management quale fornitore di soluzioni integrate a clientela retali e istituzionale. Nell'ottica del processo dintemazionahzzazione è stato aperto l'ufficio di rappresentanza a Madrid che ha una triplice missione: assistere le imprese, taliane e spagnole, nel loro processo di internazionalizzazione, favorendo l'interscambio commerciale tra Italia e Spagna; sviluppare le relazioni con le banche locali, mirando in particolar modo al rafforzamento della partnership con il Santander e avviare un'attività di intermediazione in titoli nei confronti di clientela istituzionale per il tramite di un «Sale desk» di Banca IMI. [r. e. s.l

Persone citate: Enrico Salza, Luigi Maranzana, Masera, Rainer Masera