Ora la Rari recita il mea culpa

Ora la Rari recita il mea culpa PALLANUOTO: IN TOSCANA I BIANCOROSSI NON SONO RIUSCITI A SFRUTTARE LA VITTORIA DELL'ANDATA Ora la Rari recita il mea culpa Addio coppa: amara la sconfitta di Firenze SAVONA Non può che essere amaro il gusto che rimane in bocca alla Rari. L'eliminazione dalla coppa Len non poteva essere digerita, peggio di una «fiorentina» consumata al ristorante pochi minuti dopo. Analisi spietata degli stessi giocatori savonesi che sanno bene di non essere stati all'altezza della situazione. La Rari ci ha messo molto del suo nel lasciare alla Florentia il biglietto della finale contro il Brescia (vittorioso sull' Ethnikos Atene). A parte quella percentuale di sfortuna della quale ha parlato anche il tecnico Mistrangelo, i biancorossi i mali se li sono andati a cercare. Non ci sono alibi nemmeno dalle parole degli stessi giocatori, una sorta di mea culpa recitato in coro, a partire da Angelo Temellini: «Gettata via una grossa occasione per andare in finale, meriti della Florentìa ma anche colpe nostre». Anche capitan Fresia non può che analizzare con gli stessi concetti il match della «Nannini»: «Poca fortuna è vero, ma questo non deve essere un alibi. Abbiamo giocato una brutta partita, inutile nasconderlo, troppo contratti». Ora quale sarà la reazione? Che ripercussioni ci saranno in questa eliminazione di Coppa Len? Il primo a chiederselo è Claudio Mistrangelo: «Contro la Canottieri giochiamo sabato prossimo, al momento c'è tanta amarezza e non potrebbe essere didversamente. Mi sembra normale no?». Entrando nell disamica tecnica, cosa non ha funzionato sabato sera a Firenze: «Siamo mancati in determinazione e coraggio, quello che ha messo in vasca la Florentia nelle azioni di attacco. E se devo dirla tutta i nostri avversari hanno avuto quel pizzico di buona sorte in più di noi...». Lucido anche il commento del vice presidente Ghigliotto, dal quale traspare tutta la delusione possibile per non aver centrato la finalissima: «A botta calda prevale ils entirsi demoralizzati, non tanto perchè non siamo riusciti a difendere i due gol di vantaggio, quanto per come non si sia riusciti a ripetere la prestazione di Imperia nel match di andata. Questa volta anche la difesa si è fata sorprendere con un paio di sbavature sui tiri da fuori, per me pesano anche due pali colpiti da Marcz e Varga in altrettanti momenti-clou della partita. L'arbitraggio? Sufficiente, anche nella distribuzione delle espulsioni, 8 contro di noi e 7 a favore». Ora non resta che leccarsi le ferite e rimarginare il tutto con il campionato, perchè sabato prossima nella vasca di corso Colombo (ore 15), arriva la capolista Canottieri Napoli. Con la Rari che ha la matematica certezza di essere passata ai playoff dei quarti di finale ma che deve, anzi vuole arrivare al primo posto del suo girone B, per poter incontrare di nuovo la Florentia di Tempestine II duello continua? Tutto dipende¬ rà dal risultato di questa ultima partita valide per la seconda fase. I savonesi hanno solo un risultato a disposizione, la vittoria, in caso contrario o di pareggio se la vedranno nei quarti contro il Posillipo dell'ex Maurizio Felugo. Da sconsigliarsi vivamente. Il pensiero per ora è ancora rivolto a quella palla di Van der Meer a venti secondi dalla fine, strappata con il cuore ai toscani che beneficiavano di una superiorità numerica in vasca. L'urlo è rimasto strozzato il gola quando il giocatore della Rari ha scaricato il suo tiro su Tempesti. Il portiere gigliato è stato uno dei protagonisti della semifinale ed il prossimo anno vestirà la calottim della Pro Recco. Giusto per lasciare un buon ricordo in riva all'Amo. Una sconfita difficile da digerire per tutti, anche per quel centinaio di tifosi gunti con due pullman alla vasca «maledetta». Quella «Nannini» che qualcuno non dimenticherà tanto facilmente nelle prossime notti. [en. for.] ■-r-. W- Van der Meer non è riuscito a realizzare, nel finale, la rete che avrebbe portato ai supplementari. Sopra a destra Varga, autore di due gol

Luoghi citati: Atene, Firenze, Imperia, Napoli, Posillipo, Savona, Toscana