Ghilgamesh e Kafka sulla nave della «Tosse»

Ghilgamesh e Kafka sulla nave della «Tosse» COMINCIA DAL PORTO DI ONEGLIA LA TOURNEE-CROCIERA DELLA COMPAGNIA GENOVESE: CON LA STAR MASSIMO VENTURIELLO ANCHE TRE GRUPPI STRANIERI Ghilgamesh e Kafka sulla nave della «Tosse» La prima nazionale di «Navigazioni» domani sera a bordo del traghetto Holger Stefano Delfino IMPERIA Salperà dal porto di Oneglia la lunga, curiosa tournee del Teatro della Tosse (compagnia genovese ben nota anche nel ponente ligure, soprattutto per il felice connubio artistico estivo con l'antico borgo di Apricale) a bordo della nave traghetto «Holger». Qui, domani sera alle 21, per la stagione del Cavour, insolitamente trasferita in banchina, va in scena, in «prima» nazionale «Navigazioni», l'ultimo evento creato dalla fertile inventiva del regista Tonino Conte, che dirige dal ponte di comando il suo collaudato equipaggio di attori. Ad essi, per l'occasione, si sono affiancati una star della prosa come Massimo Venturiello e tre gruppi d'artisti intemazionali; le percussioni di Camut Band Junior (Spagna), le maschere di Flòz Production (Germania) e le cascate di Waterwall (Materiali Resistenti Dance Factory). E' una produzione complessa e articolata: l'impianto scenico attraverso il quale gli spettatori si sposterà nel ventre della motonave è di Emanuele Conte, mentre i costumi sono di Daniele Sulewic, le musiche di Andrea Cec- con e le coreografie di Ivan Manzoni, Lluis e Rafael Méndez. Una nave che diventa palcoscenico, dunque, e offrirà repliche in tutti i porti successivamente toccati: Savona (da venerdì a domenica per il cartellone del Chiabrera) e Napoli, Palermo e Catania, Livorno e La Spezia, per poi concludere la crociera nel Mediterraneo da 2 al 12 aprile a Genova, per la stagione del Teatro della Tosse. Dopo ogni spettacolo, precisano i responsabili della compagnia genovese, «il pubblico potrà fermarsi a bordo per una cena o uno spuntino con gli attori; e potrà degustare i prodotti tipici della Liguria, a cominciare dalla focaccia in molte varianti». Ma in che consiste «Navigazioni»? Risponde Tonino Conte, che l'ha ideato e diretto; «E' uno spettacolo tutto dedicato al viaggio, inteso come spostamento nel tempo e nello spazio, ma soprattutto come navigazione nell'universo dell'esperienza umana: da Ghilgamesh e dalla sua ricerca della pianta che dona l'immortalità a Utnapistim (il Noè dei Sumeri) e al suo peregrinare biblico in un mondo sommerso dalle acque. E poi le avventure dell'Odissea, le medioevali navigazioni di San Brandano, i naufragi di Cabeza de Vaca, il viaggio ribelle di Lope de Aguirre, fino agli eventi narrati nelle pagine di "America" di Kafka». Il protagonista. Massimo Venturiello, un po' come l'Orlando di Virginia Wqolf, muore e rivive in vesti sempre nuove; nasce come Ghilgamesh e rinasce come Ulisse dal mare, fino al gran finale con la stiva trasformata nella sala macchine del giovane Karl, in vista dell'America. «Da Ghilgamesh all'America. Dalla civiltà più remota all'ultima, la più moderna. Per seguire il filo conduttore che la storia ha tessuto tra l'antica Mesopotamia e i grattacieli del Nuovo Mondo», conclude Venturiello. In coperta, il gran pavese disegnato da Emanuele Luzzati; sottocoperta la mostra «La nave, il mare» di Flavio Costantini. Tonino Conte, il regista della «Tosse»