Casinò, verso l'accordo per il contratto di Gianni Micaletto

Casinò, verso l'accordo per il contratto DOMANI L'ASSEMBLEA DEL PERSONALE DI CGIL, CISL, UIL E UGL RIAPERTO IERI SERA IL RISTORANTE RINNOVATO Casinò, verso l'accordo per il contratto L'azienda offre 1,4 milioni annui in più sul costo del lavoro Gianni Micaletto SANREMO Un milione e quattrocentomila euro l'anno, circa due miliardi e settecento milioni delle vecchie lire: è quanto «Casinò Spa» è disposta a spendere per chiudere le trattative legate al nuovo contratto di lavoro dei 415 dipendenti della casa da gioco. Meno di quanto richiesto dai sindacati, ma abbastanza per avvicinare sensibilmente le parti dopo una prima fase di negoziato piuttosto burrascosa (tanto da spingere le organizzazioni di categoria a proclamare lo stato di agitazione del personale). Il clima si è rasserenato dopo il doppio incontro di venerdì: al mattino con gli autonomi dello Snalc, che conservano posizioni diverse dalle altre sigle, riassunte in una propria piattaforma contrattuale; al pomeriggio con Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che hanno convocato per domani l'assemblea degli iscritti (in due fasi, al mattino e al pomeriggio, per coprire tutti i turni), per illustrare ai dipendenti le proposte dell'azienda. E lo Snalc ha già provveduto a riunire il personale di riferimento. In sostanza, «Casinò Spa» s'impegna ad aumentare del 4,50Zo il costo annuo del lavoro, rispetto ai circa 30 milioni di euro attuali. Somma che comprende non solo lo scatto «puro» in busta paga, ma anche una serie di «voci» legate a incentivi (tra i quali la rivisitazione dell'accordo dell'SS per gli im¬ piegati dei giochi americani), coacervo mance, indennità straordinarie. Sia nella piattaforma dello Snalc sia in quella delle altre sigle, viene richiesto l'aumento medio di 100 euro in busta paga. Media ottenuta fra i 55,56 euro del livello d'inquadramento più basso (il 7") ed i 166,67 di quello più alto (1" super). Dopo aver gettato sul tavolo del negoziato 1 milione 400 mila euro spalmabili sull'intero pacchetto di richieste, ora la società pubblica che gestisce la casa da gioco auspica l'unificazione delle trattative. «Sono stati compiuti passi in avanti verso questa direzione; ora sembra che vi siano le condizioni favorevoli per creare un solo tavolo di confronto», commenta Salvatore Caronia, il direttore del personale. Domani si avrà una prima risposta dall'assemblea del personale di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Intanto, ieri sera ha riaperto il Ristorante liberty dopo il restyling voluto dal re degli chef Gianfranco Vissani (anche per renderlo più luminoso), consulente della «Metropole», la società alla quale «Casinò Spa» ne ha affidato la gestione tre mesi fa. Clima più disteso nella casa da gioco

Persone citate: Gianfranco Vissani, Salvatore Caronia

Luoghi citati: Sanremo