Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Che cosa, umanamente, si può chiedere ai soccorritori?» - «Due ore di lavoro per maggior sicurezza di decine di bambini» - «Come fare chiarezza» - «Qualche panchina in più» - «Un sorriso in aiuto» Un lettore ci scrive: «Desidero rivolgermi all'equipaggio dell'ambulanza 118, intervenuto mercoledì 12 febbraio ad Alpignano. In quell'orribile giorno ho chiesto soccorso perché mio padre sì era tolto la vita. Il personale dell'ambulanza si è dimostrato subito estremamente insensibile e dopo aver eseguito l'intervento è uscito senza offrire alcun sostegno e quasi senza salutare. «In passato ho svolto servìzio sulle ambulanze per dodici anni, sì è sempre sostenuto anche l'aspetto umano nel soccorso oltre chiaramente a quello tecnico. La tesi secondo cui a volte si comportano così perché "ne vedono tante" non giustifica assolutamente simili comportamenti . Alcuni operatori non si rendono conto che spesso intervengono nelle situazioni drammatiche d'altre persone e dì conseguenza devono comportarsi con un po' dì solidarietà». Segue la firma Una lettrice ci scrive; «La scuola che frequentano ì miei figli (un istituto in zona Santa Rita) ha richiesto al Comune nel mese di luglio 2002 una striscia pedonale per l'attraversamento della vìa di fronte alla scuola (via Caprera) e la posa di un dosso per rallentare le macchine. Ad oggi si sa solo che la richiesta è approvata ma nessuno ha ancora fatto niente. Possibile che non sì possa dare la priorità ad un passaggio pedonale di fronte ad una scuola dove transitano ogni giorno decine dì bambini, non solo nelle ore di entrata e uscita, ma anche nelle altre ore per gli spostamenti tra due diversi edifici, in un tratto dì via dove le macchine passano a velocità sostenuta per la mancanza di incroci. Quanto tempo potrà richiedere questo lavoro: al massimo 2 ore? E quanti bambini possono rischiare ogni giorno di essere investiti?». Laura Tormena Il commissario dell'Asl 4 ci scrive: «In merito alla lettera con titolo "Se in corsia c'è incom¬ prensione", sono personalmente disponìbile ad un incontro con la lettrice e con sua madre, per essere adeguatamente informato». Giulio Fornero Un lettore ci scrive: «Mi rivolgo al Comune di Sestriere nella speranza che venga risolto un problema che sta a cuore a molti turisti che frequentano la cittadina. «Perché non acquistare delle panchine (ne servirebbero almeno sei) da collocare, e magari rendere agibili quando c'è la neve, lungo la passeggiata del Monterotta? In prossimità delle "grange", ad esempio, dove gli spazi non mancano, ne è rimasta una, contesa dalle molte persone che, come me, amano sostare in quel tratto di "sentiero balcone" anche d'inverno e dalle quali ho raccolto giornalmente, durante una lunga permanenza, lagnanze per questa mancanza di posti dove fermarsi. «Mi auguro che non si dovrà aspettare fino al 2006, data alla quale sì fa ogni volta riferimento anche per ì problemi di ogni giorno.» Marisa Mìorìn Una lettrice ci scrive: «In questi giorni in cui emergono sempre più le cose peggiori della nostra sanità, vorrei segnalarti una piccola "perla". Mi sono recata al Poliambulatorio di via Del ridotto 9 per effettuare un esame abbastanza complesso. Appena entrata, evidentemente vedendomi un po' ansiosa, sono stata avvicinata da una signora che, gentilmente, mi ha chiesto se poteva essermi utile. Le ho mostrato la mia pratica e lei, sempre sorri¬ dente e gentile, mi ha dirottato prima allo sportello e poi alla stanza in cui dovevo eseguire l'esame. «Al momento di uscire mi sono avvicinata a lei per ringraziarla e capire un po' meglio chi fosse. Ho scoperto dalle sue parole che esiste in Torino, un volontariato dell'Università della terza età, che opera in tanti ospedali della nostra città, che è formato in generale da pensionati, e che i loro interventi sono richiestissimi. «Ho scoperto che al Poliambulatorio di via del Ridotto, si vorrebbe introdurre questo nuovo tipo di volontariato di "Accoglienza al pubblico". «Credo che questa sia un'iniziativa da riproporre anche in altri ambulatori, e mentre esprimo tutta la mia ammirazione ed il mio grazie a questi volontari, credo che sarebbe anche giusto essere sempre tempestivamente informati di queste belle realtà. «Grazie a tutti quelli come loro che con il sorriso sulle labbra, offrono un po' di loro stessi, perché il nostro modo di essere possa diventare, malgrado tutto, migliore». Mattea Salizzoni specchiotempi@lastampa.it

Persone citate: Giulio Fornero, Laura Tormena, Marisa Mìorìn, Mattea, Salizzoni

Luoghi citati: Alpignano, Comune Di Sestriere, Torino