Lazio imbattuta anche a Perugia Miccoli sotto tono, super Corradi

Lazio imbattuta anche a Perugia Miccoli sotto tono, super Corradi SI ALLONTANA PER GLI UMBRI LA ZONA UEFA: A ZE MARIA (RIGORE DUBBIO) E GROSSO REPLICANO IL CENTRAVANTI CHE PIACE AL TRAP E NEGRO Lazio imbattuta anche a Perugia Miccoli sotto tono, super Corradi Mario Mariamo PERUGIA Fabrizio Miccoli e Bernardo Corradi, i due eroi azzurri di Marassi nell'ultimo impegno della Nazionale contro il Portogallo, mandano a Trapattoni segnali contrastanti. Il laziale torna al goal dopo tre mesi di astinenza (poteva scapparci la doppietta, visto che il palo ha respinto una deviazione volante dell'attaccante); il perugino si conferma, invece, in periodo di stasi. La miccolimania sta forse producendo i suoi effetti negativi su un giocatore bagnato da copiosa e improvvisa popolarità. Anche Cosmi, padre putativo del «Romario del Salento», non è stato tenero con l'allievo: «Non dobbiamo cercare degli alibi per giustificare una prestazione sotto tono di Miccoli, il terreno era bagnato e scivoloso per tutti. Ed anche Miccoli dovrà abituarsi a qualsiasi situazione». Fino a una manciata di minuti dalla fine, il Perugia ha sperato di poter ancora inseguire il sogno Uefa, ma ha spezzarlo ci ha pensato Negro, deviando un assist perfetto di Oddo. Un pareggio giusto, con continui capovolgimenti di fronte, una Lazio compassata, però capace di presentarsi al derby in condizioni di forma accettabile. Mancini ha azzeccato i cambi, proponendo nel finale un tridente efficace, capace di creare situazioni imbarazzanti davanti a Kalac. Il vantaggio del Perugia, assai contrastato. L'arbitro Trifoloni aveva visto giusto: l'intervento di Marchegiani su Tedesco non meritava il calcio di rigore. Ma l'assistente Russo era di diverso avviso e Ze Maria realizzava il penalty. Nel gioco aereo Corradi era praticamente imbattibile, e così il pareggio giungeva tre minuti dopo grazie ad un'uscita fuori tempo di Kalac: Corradi girava in rete di testa un cross dalla bandierina di Oddo. Abile la Lazio nel bloccare le fasce, specialmente a destra limitando l'apporto di Ze Maria. Ma Grosso trovava il varco giusto dopo una corta respinta della difesa laziale giusto in chiusura di tempo. Si afflosciava Liverani, un ex temuto e rimpianto, e così Mancini si preoccupava di rafforzare l'attacco. Falliva Miccoli il gol del ko, ma Corradi non aveva migliore fortuna, mandando il pallone a sbattere sul palo alla destra di Kalac. L'ingresso di Pagliuca al posto di un acciaccato Tedesco produceva effetti positivi nel centrocampo statico del Perugia, ma proprio il giovanotto che l'anno scorso militava in C2, con il Prato, non riusciva a chiudere la partita. Così Negro metteva tutti d'accordo al 39'. Era il finale a riservare le scintille maggiori, con l'arbitro Trefoloni che andava sul pallone. Richiamato dal quarto uomo, dopo una corsa di oltre quaranta metri battibeccava con la panchina del Perugia, decretando infine l'espulsione di Alessandro Gaucci. Non era più tenero il patron, Luciano, che però non se la prendeva né con la squadra né con l'arbitro. I suoi strali erano rivolti all'amministrazione comunale. E' quasi certo che la squadra il prossimo anno dovrà emigrare. Firenze sembra la destinazione più probabile. (3-5-2) Kalac 5,5; Sogliano 6,5, Di Loreto 5,5, Milanese 6; Ze Maria 6, Tedesco 5(1' st Pagliuca 6,5), Siasi 6,5, Obodo 6, Grosso 7; Vryzas 6,5, Miccoli 5 (37' st Caracciolo sv). Ali.: Cosmi 6. (4-4-2) Marchegiani 5; Oddo 6, Negro 6,5, Stam 6, Favalli 6; Fiore 5, Simeone 6, Liverani 5,5 (34' st Lazetic sv), Cesar 5,5 (24' st Chiesa 6); Corradi 7, Lopez 5,5 (44' st Castroman sv). Ali.: Mancini 6,5. Arbitro: Trefoloni 5,5. Reti; pt 12' Ze Maria rigore, 16' Corradi, 43'Grosso; st 40'Negro. Ammoniti: Grosso, Blasi, Negro. Spettatori: 4791. Corradi, il centravanti laziale praticamente imbattibile nel gioco aereo

Luoghi citati: Firenze, Lazio, Negro Lazio, Perugia, Portogallo