Pharma, bond e cash la formula benessere

Pharma, bond e cash la formula benessere SONDAGGIO TRA I GESTORI DELL'ANNO PREMIATI DA STANDARD S POOR'S Pharma, bond e cash la formula benessere Tre strategie anti-crisi a seconda della propensione al rischio Simona Cornaggìa Messaggi di guerra, operatori professionisti sempre più restii a distribuire consigli dopo le figuracce rimediate in troppi report (per non parlare dei consiglieri interessati). Insomma, si ha la sensazione che i protagonisti del risparmio gestito tendano a defilarsi proprio quando il loro consiglio sarebbe più prezioso. Basti vedere l'andamento della raccolta, da mesi concentrato sui prodotti più liquidi e meno redditizi, anche se sicuri. «Conosci te stesso»; replica a distanza Alberto Foà, amministratore delegato di Anima . In momenti così cupi, il risparmio gestito, a scanso di brutte figure, preferisce riscoprire la lezione di Socrate. Il consiglio in arrivo dai gestori premiati per i risultati ottenuti in anni difficili da Standard 5- Poor's. «Nessuno ha la sfera di cristallo - aggiunge Foà - e quindi la cosa più saggia che possa fare un risparmiatore è capire quali sono le proprie esigenze, quanto è disposto a rischiare e per quanto tempo può aspettare prima di incassare il frutto dell'investimento». Dalla risposta deriva la scelta del tipo di portafoglio; prudente, bilanciato o aggressivo. Ognuno ha una durata o orizzonte tempo¬ rale diverso; due anni per la scelta più conservativa, quattro o cinque anni per il portafoglio bilanciato e oltre cinque anni per quello più aggressivo. «Abbiamo testato questi portafogli sugli ultimi anni e i risultati sono soddisfacenti», spiega Foà. Fatto 100 l'investimento, nel caso dell'asset allocation più prudente il 40DZo è impiegato in liquidità, il 300Zo in fondi obbligazionari a medio termine, il 150Zo in obbligazioni convertibili e la parte restante in un fondo obbligazionario misto, che permette un'esposizione minimale ai mercati azionari. Il portafoglio bilanciato è composto per un quarto da azioni intemazionali, un quarto da fondi flessibili, ai quali si aggiunge un 300Zo di liquidità, la parte restante è invece divisa tra un obbligazionario convertibile e uno misto. Gli investitori più disponibili a rischiare (ed anche ad attendere) investiranno il 400Zo in un fondo flessibile, un altro 40nZo in liquidità e il residuo tra liquidità e obbligazioni. «Meglio allargare l'orizzonte temporale, ragionando in un'ottica di medio-lungo termine», afferma Gianluca Ferretti di Bipiemme gestione premiato da SS-P come terzo migliore Small group a 10 anni. Mentre il porta¬ foglio prudente suggerito dalla sgr della Popolare di Milano dà un'enfasi anche alla conservazione del capitale nel breve periodo, con una quota rilevante di monetario (pur con percentuali significative di azioni e corporate bond), i «giardinetti» bilanciato e aggressivo vedono un progressivo aumento, fino al 750Zo, della componente equity, sempre composta da un fondo azionario intemazionale. Quali scadenze privilegiare? «La parte quattro-sette anni», risponde Ferretti che, oltre ai titoli governativi di area euro, nei portafogli dà largo spazio ai corporate. «Se si verificasse un allargamento degli spread, le obbligazioni societarie sarebbero buone occasioni specie nel settore telecom e, con la massima selezione, nel bancario». Sempre presente anche il fondo obbligazionario intemazionale, in una logica di diversificazione valutaria. E per le azioni? «Oggi un risparmiatore deve considerare con attenzione i mercati azionari, perché le quotazioni sono compresse e i rendimenti attesi sulle azioni sono molto più interessanti di quelli obbligazionari - spiega Massimiliano Orioli, responsabile delle strategie di di Nextra - . Per questo, anche per l'investitore prudente, con un orizzonte temporale superiore a un anno, il consiglio è di mettere il 150Zo del capitale in azioni». Anche Ferretti vede nelle basse valutazioni raggiunte opportunità di acquisto, «e gli scarsi rendimenti offerti dagli investimenti alternativi potrebbero favorire un ritorno all'equity». Preferenza per il settore farmaceutico e, con attento stock picking, per il finanziario, con un netto sottopeso delle banche tedesche. Come scegliere i titoli giusti? Il fattore determinante, di questi tempi, è avere una cassa positiva - risponde Valentina Carnevali di Azimut -. Bisogna poi guardare al dividendo e alla capacità di ripagare i debiti con l'attività industriale». Titoli prediletti le Telecom italiane, per via del dividendo, Vodafone per i debiti sotto controllo e qualche compagnia assicurativa, tra le meno indebitate. [Borsa&Finanzal 3 PORTAFOGLI DIFENSIVI a cura di BPM CORPOR. BOND OEBL INTERNAZIONALE OBBL EURO M/I TERMINE 32,50Zo 12,5"M. a cura di NEXTRA AZ. EUROPA SS0/» AZ. NORD AMERICA 12»Zo a cura di AZIMUT CORPORATE EURO 32»Z» 4oy, OBBL. GLOBALE AZIONARIO INTERNAZIONALE |10»A 350Zo 30»/»

Persone citate: Alberto Foà, Ferretti, Foà, Gianluca Ferretti, Massimiliano Orioli, Simona Cornaggìa, Socrate, Valentina Carnevali

Luoghi citati: Europa, Milano, Nord America