Con tammuriate, sciantose e tombola i Savoia festeggiano il ritorno in Italia di R. Cri.

Con tammuriate, sciantose e tombola i Savoia festeggiano il ritorno in Italia SGARBI: CARO VITTORIO, CANDIDATI A PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Con tammuriate, sciantose e tombola i Savoia festeggiano il ritorno in Italia MONTECARLO L'anteprima del rientro in Italia, via Napoli, è qui, a Montecarlo, in faccia al Casinò più lucente del Mediterraneo sotto al Palazzo reale, fra gli stucchi e gli orpelli delle case stile liberty. Gran gala all'Hotel de Paris, un po' di francese e tante voci napoletane, fra tammuriate e sciantose, funiculì e funiculà, i Savoia al completo radunati al tavolo assieme al principe Alberto di Monaco e a Vittorio Sgarbi. Il biglietto per partecipare costa 220 euro. Gli invitati sono 360. Tovaglie di fiandra bianca e al centro conrucopie rosse con dentro teste d'aglio e peperoncini. La scaramanzia non fa bene solo a Napoli. Si gioca a tombola, e in palio ci sono gioielli, scatole per sigari e due weekend ad Acqui Terme. Sono premi che non si capisce bene che fine faranno, visto che le dame sono già cariche di gioielli da miliardi e ad Acqui Terme chissà se ci sono alberghi da un milione a notte o yacht che vanno bene per gli stipendi di Vieri e di Del Piero. Di sicuro, non c'è il Casinò. Questione di abitudini. Nel Gran gala, Vittorio Emanuele festeggia per la prima volta il suo rientro in Dubblico con tanto di giomaisti e telecamere, e con la compagnia dei principi di Monaco, «che sono miei veri amici da sempre», come sottolinea nell'attesa di cominciare. Accanto a lui è seduta una timidissima Luana Borgia, ex attrice di film osé e ora valletta di Paolo Limiti. Lei non dice una parola. Lui invece qualcuna la dice ai giornalisti: «Voi quando insultate me, insultate anche l'Italia». Vittorio Sgarbi è stato invitato per tenere una prolusione sui mille anni di casa Savoia. E dopo una tarantella e prima di una tammuriata, regala il suo show. Invoca un partito monarchico, e il re potrebbe candidarsi a fare il presidente della Repubblica: «Che male c'è?» Dice: «Chi non ha votato monarchia nel '46, ha votato contro l'Italia. L'avversione alla monarchia è soltanto degli stolti». Sottolinea: «Aver lasciato fuori dall'Italia Vittorio Emanuele è una macchia della Repubblica». E rivolto a loro: «Il primo giorno in cui tornerete sarà comunque troppo tardi. Lo so che magari voi pensate che vi hanno fatto aspettare tanto, e che adesso possono pure aspettare loro». [r. cri.]

Persone citate: Alberto Di Monaco, Del Piero, Luana Borgia, Paolo Limiti, Savoia, Vieri, Vittorio Emanuele, Vittorio Sgarbi