Ritornano le sexy top per Dolce e Gabbana di Antonella Amapane

Ritornano le sexy top per Dolce e Gabbana SULLE PASSERELLE UN TUFFO NEGLI ANNI OTTANTA Ritornano le sexy top per Dolce e Gabbana Linda Evangelista sfila dopo 5 anni, ed è subito una sorpresa I due stilisti puntano su una donna techno romantica piena di zip Blumarine ha abolito il nero mentre Ferrè mescola eros e chic Antonella Amapane inviata a MILANO Tremate, tremate, le top son tomate. E con Linda Evangelista si toma a sognare i mitici Anni '80. Merito di Dolce e Gabbana che hanno riportato in passerella, dopo 5 anni di assenza, la boss della «Trinity». Così era soprannominata la triade di amiche per la pelle: Linda-NaomiCrhristy (Turlington). Linda aveva un'ascendente pazzesco sulle folle, quando cambiava colore di capelli (spessissimo) tutte la imitavano. E' stata una delle testimonial chiave dei due stilisti. Ieri - chioma a caschetto rosso scuro - ha rubato la scena a Naomi, Eva, Stella Tennant e Amber Valletta. Un bel match fra bellissime. D'altronde solo queste dee del podio sono capaci di far vivere i vestiti con un'allure magica. Linda è la prima a uscire, riassumendo lo spirito sexy e scomponibile della collezione techno-romantica, come un video dei Moby. Eccola con un gigante parka arancio Anas, attrezzato, guèpiere nera, calze inchiostro e scarpe di vernice alte 17 centimetri. Zeppate davanti. Accessorio fetisch, come gli stivaloni in coccodrillo verde e i corsetti fitti di frange. Ogni capo è una sorpresa. Si monta e si smonta con zip e automatici per cambiare forma e lunghezza. Dai tailleur ai paltò, ai vestiti optical profilati di pizzo antico. Compreso il cappotto in visone rasato nero che da lunghissimo diventa gilet bonsai. Le tinte cianotiche dei fiori ingigantiti sugli schermi invadono abiti in chiffon stretch. Tredici capi da sera - pezzi speciali e unici lavoratissimi e ad alto tasso di seduzione - concludono lo show, mentre in sala si sprigiona aroma di rosa. Le rose vanno forte. Anna Molinari ne è la regina. Lo ribadisce sparando una pioggia di petali sul podio. «Basta col nero, sogno un mondo felice, dolce come i miei vestiti», dice la Molinari che racconta di aver disegnato la linea Blumarine con gli occhi di una bambina, quelli azzurri di sua nipote EUsabetta (tre anni), alla quale dedica la collezione-favola. La toilette clou è da fata, blu e azzurra punteggiata di stelle, lune e boccioli d'argento. Sono un tripudio di tinte pastello le sue sottovesti dagli orli a petalo, i giacchini piumino da cipria in marabù, i cappottini smilzi e i completi in lana cotta ricamati di roselline. Napoleone e Giuseppina diventano ima sola persona nell'impasto estetico di Ferrè che dalla Campagna di Russia arriva al punk- metallaro passando per il Direttorio. La platea applaude entusiasta le scure tuniche che velano slip imperiali intarsiati e bustier. Ferrè mescola eros e chic, passato e presente, grigio-neri a fucsia e rossi. Mutua paltò ussari, marsine gessate con sfilze di bottoncini imbottiti da aprire a piacere; regali bluse con colli rialzati sorretti da pistagne strategiche. Poi calzoni di pelle mimetici, o borchiati, genere valletto in polpe. Ingentiliti da lunghe camicie gonfie e candide, omaggio alla Beauhamais. Maschile al femminile con ricerca e sex appeal. Questa è la ricetta vincente dell'architetto. Indietro tutta nel '700 veneziano per guardare avanti. E' abile Etro a rielaborare pantaloni damascati alla Mozart, stole ricamate da doge, ironiche borse a forma di violino, cappotti Marco Polo souvenir di tappeti persiani. Troppi costumi seriosi e poca concretezza da Mar- ras -l'intellettuale che cita la regina medioevale sarda Eleonora D'Arborea con metri e metri di tessuto dark. Peccato. Cupa è anche Ferragamo. Solo i lampi di rosso dei montoni e dei giubbotti in coccodrillo riportano un po' d'allegria. Colpo di scena da Carlo Tivioli. Lo stilista non si accorge che la passerella finisce e plana sui fotografi a pelle di leone. Incidenti di percorso...Intanto le sue pellicce sfrangiate, ispirate all'età delJazz, strappano tanti applausi. Le gambe in primo piano saranno un'ossessione. Svelate dai microkilt di Strenesse; sottoh- neate dai pagliaccetti impalpabili di Dell'Acqua. Ma sono i pantaloni grigi alla turca la novità dello stilista napoletano. Lusso è una borsa in coccodrillo opaco come la capiente Globe di Loropiana che lancia pure preziose giacche a vento in vicuna. Indietro tutta nel Settecento veneziano con i pantaloni di Etra Le gambe sono un'ossessione, in primo piano nei microkilt creati da Strenesse. Linee scure per Ferragamo, solo pochi lampi di rosso nei giubbotti. Tivoli inciampa e cade sul pubblico Una modella alla sfilata di Gianfranco Ferré Un modello di Blumarine Dopo cinque anni di assenza dalle passerelle Linda Evangelista ha sfilato per Dolce e Gabbana

Luoghi citati: Milano, Russia, Tivoli