L'ammiraglio Coutts e i suoi tigrotti

L'ammiraglio Coutts e i suoi tigrotti SULLA BARCA ELVETICA I MIGLIORI VELISTI DEL MONDO L'ammiraglio Coutts e i suoi tigrotti A bordo navigatori straordinari e molti campioni olimpici retroscena Flavio Favini* HO avuto la fortuna di regatare con molti dei componenti dello .squadrone di Alinghi, quando eravamo a bordo del BravaQS, la barca di Pasquale Landolfi, da tanti anni sulla breccia. Li conosco bene. Meritano tutti i complimenti. Sono i migUori. Come è normale viene sempre enfatizzata la figura di spicco del timoniere e leader di questo gruppo, e non è certo sbagliato definire Russel Coutts nei toni più entusiastici. Quando aveva appenao 22 anni Russel ha vinto la medaglia d'oro alle olimpiadi sul Finn, il singolo che meglio di qualunque altra barca seleziona un velista. Già il massimo per chi fa le regate. Quindi ha vinto sia nelle regate di flotta sia nel circuito del match race, ha conquistato due volte la Coppa ed ora si è preso la terza. Cosa si può' dire di più? Ma Alinghi non è solo Coutts, E' tutto un equipaggio all'altezza del suo comandante. Il nucleo base dell'equipe dei neozelandesi che ha vinto la scorsa Coppa America (e quella precedente) è ora quasi interamente a bordo della barca svizzera con suo sistema vincente. La retroguardia, che si occupa della tattica di regata, è composta da Brad Butterworth, da tanti anni insieme al timoniere in questo ruolo, due Coppe vinte, e credo almeno tre giri del mondo fatti (forse anche lui ha perso il conto) e vinti. Brad, la cui calma e il cui senso della posizione in regata sono proverbiali, è da sempre aiutato da Murray Jones nel ruolo di stratega: un passato di campio- ne sul Flying Dutchman, si occupa della conduzione della regata quando il tattico è impegnato con l'avversario ravvicinato, ed è la persona che sale sull'albero quando c'è poco vento, per meglio avvistare le migliori raffiche. Sempre lo stesso reparto, già fortissimo, si può avvalere di Jochen Schumann, detto «il Maestro»: tre medaglie d'oro e una d'argento alle Olimpiadi, dal 1976 quando a 18 anni ha conquistato la sua prima nei Finn, a Sydney dove ha dovuto accontentarsi dell'argento nei Soling. Si tratta forse del più grande campione di tutti i tempi, secondo quanto a medaglie solo a Paul Elvstrom che ne ha quattro d'oro, ma forse non ha ancora finito. Schuman, che per gli avversari è un uomo di ghiaccio, sta più a poppa degli altri e si occupa della regolazione della volante (l'acceleratore e il freno della barca). Di grandissimo rilievo sono i due personaggi che danno la velocità alla barca, regolando le loro vele come nessun altro, Warwick Fleury, da sempre randista di Coutts, e Simon Daubney al fiocco. In questo «reparto velocità» c'è il massimo che si possa avere quanto a tecnica nelle regolazioni, con in più un affiatamento reciproco e con il timoniere che non ha uguali. Warwick e Simon a bordo parlano pochissimo fra di loro, e soprattutto non hanno bisogno che il timoniere chieda a loro alcunché riguardo a cosa necessiti alla barca. Non occorre perché sono dotati di una sensibilità e un'esperienza che gli consente di essere sempre in anticipo nel reagire, adattando la forma della loro vela alle raffiche e alle situazioni tattiche. Il vantaggio che la barca ne può trarre è enorme, il timoniere può usare meno il timone per correggere la tendenza della barca e si va più dritti e veloci. Se hai provato a timonare una barca con questi due fenomeni alle scotte, capisci qual è il segreto del loro successo. Una citazione non può mancare per «Cicco» Rapetti, unico rap¬ presentante ed orgoglio della vela italiana, sempre presente su Alinghi in tutte le regate e pedina fondamentale del reparto dei manovratori. «Cicco» si occupa delle drizze all'albero durante le manovre di issata dello spinnaker o del fiocco, e sta alle maniglie in bolina e nelle virate. Veterano del Moro di Venezia e di tante altre barche italiane di successo, è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. La presenza di questi personaggi così ben coordinati fra di loro mette il timoniere nelle migliori condizioni, potendosi disinteressare di tutto quello che riguarda regolazioni delle vele, esecuzione delle manovre o tattica di regata: c'è chi lo sta già facendo al meglio. Il vero segreto è il collettivo, un gruppo di stelle di prima grandezza a ricoprire ogni ruolo con la guida di Russel Coutts, ma con un grandissimo gioco di squadra, dove ognuno dà il suo contributo al risultato con il 1000Zo delle sue capacità veliche, compreso ovviamente il «navigatore» Ernesto Bertarelli. Ed è una bella lezione per tutti vedere Schuman, con le sue quattro medaglie olimpiche, girare le maniglie come un ragazzino che vuole fare bella figura. Complimenti. * timoniere di Mascalzone Latino Alla randa e al fiocco Fleury e Daubney Per la loro esperienza non hanno bisogno che il timoniere chieda nulla: sono in grado di reagire sempre in anticipo alle raffiche e alle situazioni tattiche E l'italiano «Cicco» Rapetti è stato una pedina chiave tra Ì manovratori La tristezza di Barker: a 29 anni è un grande della vela, ma ha perso la coppa Per Russel Coutts il classico bagno in mare dopo la vittoria: è la terza volta consecutiva che conquista la Coppa America

Luoghi citati: America, Sydney, Venezia