Ora tutti vogliono la Coppa America

Ora tutti vogliono la Coppa America DOMANI L'ANNUNCIO DELLA SEDE PER LA NUOVA SFIDA DEL 2007 Ora tutti vogliono la Coppa America Si offrono molte località italiane, ma la favorita è Lisbona «Martedì saprete tutto», ha promesso Ernesto Bertarelli. Domani. Dove, quando e con quali regole metterà in palio la Coppa America. Al momento solo ipotesi, voci e troppi desideri. Sarà nel 2007, nel Mediterraneo, forse in Portogallo. Da noi no, come ha confermato Francesco Rapetti, l'unico italiano imbarcato su Alinghi di cui è «comandante»: «Troppi problemi con la burocrazia e la politica». Per domani Bertarelli ha convocato una conferenza stampa. Dirà, e questo è già noto, che gli sfidanti saranno rappresentati dal Golden Gate Yacht Club di San Francisco e dal consorzio Oracle di Larry Ellison. Bertarelli vuole cambiare le regole che hanno complicato questa edizione di Coppa America. Per esempio, cadrà l'obbligo di residenza, e dunque ogni team potrà ingaggiare velisti di qualsiasi altra nazionalità. La prossima sede, con buone probabilità dalle parti di Lisbona, garantirà venti «solidi e stabili». Secondo Bertarelli «dovrà essere un evento spettacolare». La legge della Coppa America vuole che la sfida avvenga d'estate e in mare aperto. Il team Alinghi ha già studiato il calendario, anche per non sovrapporsi con Olimpiadi e campionati mondiali o europei di calcio. Estate 2007, pare. In Svizzera non si può fare nulla, perché la Coppa America è competizione di mare. Emesto Bertarelli ha promesso che porterà il trofeo sul Cervino (ma in questo caso sarebbe meglio chiamarlo Matterhorn, all'elvetica), poi lo riporrà nelle bacheche della Société Nautique di Ginevra. Dopo la delusione di Luna Rossa, l'Italia vorrebbe ospitare la sfida del 2007. «Sarebbe bello», ha detto Bertarelli. Sarebbe anche facile: dal Mar Ligure all'Adriatico, si sono offerti quasi tutti i porti. Appunto, «sarebbe». Dalla Liguria alla Sicilia, da Napoli alla costa laziale, la lista dei candidati è lunghissima. Si è fatta avanti Trieste, ha offerto la disponibilità Punta Ala, quartiere generale di Luna Rossa. Sempre in Toscana, l'isola d'Elba vanta la benedizione di Paolo Cian, timoniere di Mascalzone Latino. Civitavecchia ha proposto le sue acque: il sindaco ha fatto leva sul ruolo della cittadina portuale, centro di attività nautiche fin dai tempi dell'Impero romano. La vicinanza con Roma e con il grande scalo aeroportuale di Fiumicino sono un punto di forza. Forte anche la volontà della Liguria, che ha proposto come sedi Savona e Imperia. In Campania c'è Napoli, che ha accarezzato l'idea, anche se il discorso per la città partenopea è prematuro. Più avanzato il progetto siciliano, che punta su Trapani e in particolare sui venti delle Egadi. A domanda, Cino Ricci ha risposto che «sì, a Trieste si può fare. Ma io rispondo si a tutti ha precisato l'ex skipper di Azzurra - perché tutti hanno il diritto di sperare». Quando ancora sognava di vincere. Patrizio Bertelli pensava che Napoli fosse il posto ideale, «però in quel caso occorre rivolgersi prima alla Dia», aveva aggiunto il patron del team Brada. Per accogliere l'America's Cup occorrono condizioni di vento stabili, un buon porto e infrastrutture efficienti (in particolare, un aeroporto vicino e comode strade dì accesso). Prima del trionfo, il signor Alinghi aveva fatto fare uno studio sulle località italiane e1-e via via si candidavano. La bocciatura non è ufficiale, ma nessuna ha offerto tutti i requisiti. Il golfo di Cagliari è magnifico, ma è carente la logistica; Punta Ala non ha un vento altrettanto stabile, di Napoli ha già detto Bertelli. Con la Francia i rapporti si sono guastati durante la preparazione alla Coppa: Alinghi si allenava a Sete, ci fu una lite con l'amministrazione locale e da allora svizzeri e francesi non si parlano. La Spagna ha una chance in più: i buoni rapporti tra Bertarelli e re Juan Carlos. Le isole Baleari sarebbero un ottimo campo di regata. Ma il Portogallo resta il più accreditato, È un Paese emergente e il governo farà di tutto per assicurarsi la manifestazione. Il commodoro dello Yacht Club Lisbona in questi giorni era a Auckland: si è visto la finale e ha parlato con Bertarelli. Domani sapremo se l'ha convinto. [s. man.] In Svizzera non si può è una sfida di mare Francesco Rapetti il «comandante» «Da noi sarà difficile troppi i problemi con burocrazia e politica» COPPA AMERICA, 150 ANNI DI STORIA LE PRETENDENTI ALLE REGATE «S Sfe Ci Con Alinghi la Coppa America torna in Europa dopo 152 anni, il trofeo velico nacque il 22 agosto 1851 per festeggiar*1 la prima esposizione universale di Londra. La regata si svolse vicino all'isola di Wight, Fu messa in palio la Coppa delle Cento Ghinee. C Gli inglesi invitarono a partecipare il New York Yacht Club. La goletta «America» attraversò l'oceano atlantico, gareggiò contro 14 scafi inglesi e vinse, entrando nella leggenda C Da allora gli inglesi tentarono di riportare in ;patria la loro coppa. Non ci sono mai riusciti ^Nel 1983 gli australiani riuscirono a portare l'America's Cup fuori dagli States 4tLa storia delle partecipazioni italiane in ( ' America's Cup inizia a Newport nel 1983 con Azzurra (Yacht Club Costa Smeralda) ^ 7 C Nel 1987 a Perth in Australia, l'Italia schiera Azzurra (Yacht Club Costa Smeralda) f e Italia (Yacht Club italiano di Genova) PORTOGALLO Il 1992 è l'anno del Moro di Venezia voluto da Raul Cardini FRANCIA SÉTE-MARSIGLIA z svizzera'; r" ,TALIA VENEZIA^ rE «GENOVA ?Nel 2000 l'America's Cup vede protagonista italiana Luna Rossa XASCAIS Anno Barcayncitrice Yacht Club Nazionc Skipper 1 Anno fiarca vindtrice Yacht Club Nazione Skipper J CSEfflSi KMlm'r^™^1^!^^ ~1 ftlinghi SocleteNautique Svlzzera R. 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