«Non dimenticherò più quello sguardo glaciale»

«Non dimenticherò più quello sguardo glaciale» «Non dimenticherò più quello sguardo glaciale» Un vigile urbano di Perugia ha aiutato gli agenti a disarmare la brigatista sul vagone dall'inviato ad AREZZO Doveva essere una gita di Carnevale a Firenze, ma su quel treno in viaggio verso Arezzo si è consumato un dramma improvviso che lo ha trasformato in un «eroe per caso». Nello scompartimento della morte, seduti a lato dei due presunti brigatisti Mario Galesi e Desdemona Lioce, ci sono un vigile urbano di Perugia e la moglie, in mini-vacanza domenicale nel capoluogo toscano. L'agente della polizia municipale è stato al contempo testimone e protagonista della vicenda. Il racconto ai colleghi di Perugia ha condensato la brutale ferocia di quanto è accaduto sul Roma-Firenze. «Fra le stazioni di Camucia e Castiglion Fiorentino sono entrati i poliziotti per controllare le generalità dei passeggeri - ha spiegato il vigile urbano, definito «energico e determinato» dai suoi superiori -. Hanno chiesto i documenti pure alla donna: lei aveva lo sguardo glaciale, non la dimenticherò mai». La ricostruzione di quanto accaduto è ancora incerta. Secondo il procuratore aggiunto di Firenze Francesco Fleury, a tirare fuori la pistola, una calibro 7.65, è stato Galesi mentre uno dei poliziotti telefonava in centrale per la verifica dei nominativi. Dapprima la coppia ha chiesto agli agenti di consegnare le pistole. Uno dei poliziotti l'avrebbe buttata sotto il sedile ed allora ci sarebbe stata una colluttazione con Dedesmona Lioce, che è riuscita ad afferrare l'arma. In pochi istanti, il vigile e la consorte si ritrovano al centro di una lotta furibonda. «Ci sono state grida furiose nello scompartimento - prosegue il racconto della guardia -, la trattativa per convincere Desdemona Lioce ad abbassare l'arma è stala concitata, velocissima, ho provato anch'io a impedire il peggio. Non c'è stato nulla da fare, è scoppiata una terribile sparatoria». Colpito a morte Petri, ancora colpi. «Dopo il ferimento dell' agente Bruno Fortunato e dell'al¬ tro terrorista - ha continuato il vigile urbano, d'origine campana, da vent'anni in servizio a Perugia - mi sono alzato da terra e mi sono gettato sulla donna per disarmarla. Insieme al terzo poliziotto l'abbiamo immobilizzata. Appena si è resa conto di essere in trappola, ha smesso di agitarsi e nello scompartimento è scesa una calma surreale. Non avevo mai visto nessuno con occhi di ghiaccio simili ai suoi». In serata al vigile è arrivato l'encomio del sindaco del capoluogo umbro Enzo Locchi per «aver contribuito, con altruismo e senso civico, alla cattura dei due «responsabili dell'omicidio»- [già. gal.l

Persone citate: Bruno Fortunato, Dedesmona Lioce, Desdemona Lioce, Enzo Locchi, Francesco Fleury, Galesi, Mario Galesi

Luoghi citati: Arezzo, Castiglion Fiorentino, Firenze, Perugia