Sfida alle Rosse FORMULA FERRARI

Sfida alle Rosse FORMULA FERRARI Sfida alle Rosse FORMULA FERRARI FRA UNA SETTIMANA IN AUSTRALIA PARTE IL MONDIALE 2003: MARANELLO A CACCIA DI UN ALTRO RECORD SPECIALE F1 Stefano Mancini CORRONO tutti contro Michael Schumacher e la Ferrari. Nove scuderie e diciotto piloti. Il diciannovesimo è Rubens Barrichello, che a Maranello ha accettato di fare il numero 2, ma aspetta paziente l'occasione giusta. Da tre anni, alla vigilia del primo Gran Premio, l'interrogativo è lo stesso: riuscirà il Cavallino a ripetere la stagione passata? No, da tempo non ce la fa. Ogni anno mighora, gli avversari sono più lontani e il Mondiale si decide prima. Nel 2000 Schumi festeggiò in ottobre a Suzuka, nel 2001 in agosto a Budapest, nel 2002 in luglio a MagnyCours. Quest'anno cerca il poker, la data non conta. Hanno cambiato il regolamento per evitare che le ultime corse perdessero interesse, spettatori e sponsor. Adesso, tra un primo e un secondo posto ci sono due punti appena di differenza (prima erano quattro) e accumulare un buon vantaggio in classifica è diventato difficile. Anche la Ferrari punta a un primato straordinario: il cpinto titolo costruttori consecutivo. A quota quattro c'è soltanto la McLaren, che tra il 1988 e il '91 non aveva avversari. A Maranello sfrutteranno tutto il tempo a disposizione per creare una monoposto che respinga gli attacchi di ima concorrenza agguerrita. Hanno calcolato che la vecchia, invincibile F2002 sarebbe stata in grado di cominciare la stagione e di restare al vertice per un po', così si sono presi un mese in più per svezzare la nuova F2003-GA, il cui debutto è previsto il 20 aprile a Imola, a pochi chilometri dalla casa madre, nel primo Gp europeo. La stessa strategia adottata lo scorso anno: si è visto come è andata. La F2002 si adatterà senza problemi aDe nuove regole. Innanzitutto, andrà in pensione molto prima del Gran Premio di Gran Bretagna (20 luglio), quando scatterà una serie di divieti sull'elettronica: via il controllo di partenza e di trazione che evitano sbandate al via o all'uscita delle curve, soprattutto in caso di pioggia, e stop al cambio completamente automatico. Non si tornerà certo al comando a cloche, ma a un sistema semiautomatico controllato da due levette (o pulsanti): il pilota deciderà quando passare a una marcia inferiore o superiore, mentre un limitatore di giri evi- terà danni al motore dovuti a errori umani. Schumi è un perfezionista e con i micruchip si trova bene perché gli consentono una messa a punto accuratissima. Ma quando tutti dovranno fame a meno, saprà compensare con la sua abilità meglio di chiunque altro. Anche l'eliminazione della telemetria bidirezionale non turba i sonni degli uomini in rosso. La possibilità di intervenire dai box sulla monoposto in gara era ancora nelle prime fasi di sviluppo. Quanto al nuovo meccanismo delle qualificazioni e al divieto di intervenire sulla vettura tra il sabato e la domenica (anche il rifornimento è vietato), avere una monoposto rodata rappresenta addirittura un vantaggio. Dai piloti allo «stratega» Ross Bravn, dagli ingegneri alla squadra dei meccanici, tutti conoscono alla perfezione la F2002 e sapranno adattarsi in fretta ai nuovi orari di lavoro, nella frenesia delle prove e della gara. Con l'abolizione del warm up e il divieto di aggiungere benzina dopo le qualificazioni, la strategia diventerà importantissima. Ogni pilota dovrà sceghere tra una vettura leggera, che gli consentirebbe di qualificarsi meglio ma lo obbligherebbe a una sosta dopo pochi giri di gara, e una pesante con effetti opposti. Brawn è un mago in questi calcoli. Gli avversari finora non hanno brillato. In casa Williams, Juan Fabio Montoya e Ralf Schumacher si sono distinti più per le frecciate reciproche che per le prestazioni in pista. E i loro capi, d'accordo con quelli della McLaren, hanno polemizzato sulle nuove norme introdotte per aumentare lo spettacolo e ridurre i costi. Le due scuderie hanno accusato il presidente della Federazione dell'automobile di «rovinare il Mondiale» con norme sbaghate, tipo quella del motore unico per sei gare (dal 2005). E Max Mosley ha replicato definendoli «irresponsabili» e accusandoli di non fare proposte per rilanciare un campionato che in due anni ha perso la Prost e la Arrows per fallimento. Dal 2008 potrebbe nascere un'altra Formula 1, organizzata dai costruttori riuniti nella Gpwc (Ferrari, Mercedes, Bmw, Ford, Renault, cui potrebbe unirsi presto la Toyota), che distribuisca più risorse ai team e meno agli organizzatori. Nel frattempo, lo show va avanti. DIECI SCUDERIE AL VIA FERRARI BRIDGESTONE 1 Michael Schumacher (GER) Rubens Barrichello (BRA) BMW WILLIAMS O Juan Pablo Montoya (COL) Schumacher (GER) MCLAREN MERCEDES Fernando Alonso (SPA) SAUBER FERRARI BRIDGESTONE Nick Heidfeld (GER) Heinz Harald Frentzen (GER) JORDAN COSWORTH Giancarlo Fisichella (ITA) Ralf Firman* (ING) JAGUAR COSWORTH Mark Webber (AUS) Antonio Pizzonia* (BRA) BAR HONDA BRIDGESTONE Jacques Villeneuve (CAN) Jenson Button (ING) MINARDI ASIATECH "ìi Cristiano ^ I Da Matta* (BRA) * Piloti esordienti La nuova Ferrari F2003-GA è dedicata a Giovanni Agnelli: nei primi test ha subito incantato. Ma Schumacher e Barrichello cominceranno la stagione con la F 2002 dello scorso anno (in alto dopo la vittoria di Suzuka) Mai nessuna scuderia ha vinto 5 titoli di fila e Schumi cerca il poker Il Cavallino è sempre in pole position anche se sulla stagione pesa l'incognita dei nuovi regolamenti contestati da alcuni team