«Il Raíss usa i missili per le pubbliche relazioni» di Maurizio Molinari

«Il Raíss usa i missili per le pubbliche relazioni» L'ESPERTO DEL CENTRO DI STUDI STRATEGICI E INTERNAZIONALI DI WASHINGTON «Il Raíss usa i missili per le pubbliche relazioni» Luttwak: sono un problema secondario rispetto agli altri armamenti intervista Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK «L OBIETTIVO deU'amministrazione Bush è stato sin dall'inizio il cambio di regime a Baghdad». A spiegare la reazione scettica di Washington all'inizio dello smantellamento dei missili Al Samoud è Edward Luttwak, esperto del Centro di studi strategici ed internazionali di Washington. Perché i portavoce del presidente George Bush affermano che smantellare i missili Al Samoud è «solo un inganno» da parte dell' Iraq? «Ouando le ispezioni sono iniziate di questi missili non parlava nessuno. Si parlava invece delle armi di distruzione di massa che non si trovano: l'antrace liquido e numerose armi chimiche e batteriologiche. I missili Al Samoud sono una violazione delle risoluzioni Onu ma marginale rispetto alle altre. Si tratta di ima vicenda incidentale. Resta la questione delle armi chimiche e batteriologiche. I missili Al Samoud non erano una delle maggiori preoccupazioni, Saddam Hussein li sta usando per fare pubbliche relazioni, per chiedere ai pacifisti di continuare a sostenerlo». Questa vicenda dimostra tuttavia che Saddam disarma... «Ouando si trova qualcosa e quando Saddam è messo sotto pressione, lui cede. Il problema è che l'Iraq è un grande Paese e la risoluzione dell'Onu 1441 non conteneva l'autorizzazione a cercare ovunque, ma obbligava l'Iraq a rivelare ciò che aveva. Gli ispettori di Hans Blix non hanno l'incarico di cercare». L'impressione tuttavia è che per l'amministrazione Bush qualsiasi gesto di Saddam sia insufficiente e che il vero intento sia il cambiamento di regime a Baghdad. E' così? «Non è un segreto che l'Amministrazione sin dall'inizio ha l'obietitvo di cambiare regime a Baghdad. Il Presidente stesso lo ripete ogni volta che parla. Bush non vuole sorvegliare Saddam Hussein per sempre, vuole cambiare regime. Sceghendo di passare per le Nazio- ni Unite l'amministrazione americana ha chiesto un'autorizzazione ad agire ponendo la necessità di privare Saddam delle armi di distruzione proibite perché l'Onu non può autorizzare un cambio di regime. In ragione del fatto che Saddam possiede armamenti non consentiti dalle risoluzioni dell' Onu la richiesta americana è stata di farli consegnare agli ispettori, ma lui non lo ha fatto». Che effetto avrà la distruzione degli Al Samoud sul braccio di ferro in atto al Consiglio di Sicurezza dell' Onu sulla seconda risoluzione? «Chi è favorevole al cambio di regime, come gli Stati Uniti, non cambierà idea e chi è contrario alla guerra, come la Francia, resterà sulla stessa posizione». Perché per Bush il cambio di regime è più importante del disarmo? «Cacciare Saddam è sempre stato un obiettivo di questa amministrazione. Il pericolo non sono solo le armi che l'Iraq ha oggi o può avere domani, ma sta ne la provata capacità e volontà del regime di Saddam Hussein di acquisire e usarmi armi di distruzione di massa». L'obiezione della Francia è che la risoluzione 1441 parla di disarmo e non di cambiamento di regime... «Lo slittamento politico degli Usa sta nel fatto che vogliono cambiare regime e parlano di disarmo, lo slittamento francese è che la risoluzione 1441 chiede all'Iraq di consegnare le armi ma Parigi afferma che gli ispettori non riescono a trovarle. La risoluzione 1441 è stata fatta sul disarmo perché l'Iraq è e resta in flagrante violazione, in quanto Saddam e i suoi non hanno aperto depositi, hangar e bunker dove hanno nascosto le armi proibite. Il capo degli ispettori Hans Blix lo ha detto nell'esposizione dei suoi rapporti: sappiamo che queste armi loro non ce le consegnano, non ce le fanno vedere, ci invitano solo a cercarle. Ma è come trovare Bernardo Provenzano a Palermo. Tutti lo sanno che è lì ma non si riesce a trovare. Le armi che l'Iraq possiede sono molto più facih da nascondere di Provenzano e i territori in questione sono assai più vasti della città di Palermo. Per questo la risoluzione 1441 chiedeva a Saddam di consegnare ciò che ha. Ma non lo ha fatto». Edward Luttwak fSWtfiH^ -m