la Provinda attacca l'Ativa
la Provinda attacca l'Ativa PRESENTATO UN RICORSO AL TAR. LA SOCIETÀ: LEGITTIMO IL NOSTRO OPERATO la Provinda attacca l'Ativa «Ha cambiato lo statuto per emarginarci» «Vogliamo solo essere più rispettati. Non è una guerra all'Ativa, è solo un'azione di tipo preventivo per avere un maggiore rispetto come istituzione»: Mercedes Presso, presidente della Provincia, sintetizza con queste parole i motivi del ricorso presentato per annullare la delibera dell'assemblea Ativa (tangenziale e TorinoIvrea) del 26 novembre 2002, che muta lo statuto e riduce al 51 per cento la maggioranza necessaria per decidere nell'assemblea in seconda convocazione. Palazzo Cisterna, una volta principale azionista, ha oggi il 17,65 per cento delle azioni, mentre il blocco dei privati (Gruppo Gavio e Mattioda) supera r80. «Noi - aggiunge la Bresso pensiamo che la modifica, peraltro più volte proposta e cancellata, diminuisca il valóre della nostra partecipazione, piccola ma, in caso di conflitto fra i soci, determinante. E poi contestiamo l'allargamento ad altre attività, perchè la nostra presenza ha finalità istituzionali. Non potremmo partecipare ad un società omnibus: siamo stati sollecita¬ ti a restare, ma non possiamo farlo a qualunque costo». E' vero che si è fatta l'ipotesi di vendere? «In questo momento non vogliamo farlo. Ativa è ima cassaforte: vale circa 300 milioni di C e il 17 per cento è ima bella somma. La nostra azione è anche volta a garantire la vendibilità del pacchetto». L'impugnativa della Provincia, presentata nell'ultimo giorno utile, ha «amareggiato» il presidente della società, Giovanni Ossola: «Avrei preferito comportamenti più trasparenti, almeno una telefonata». Replica imbarazzata della Bresso: «Non siamo riusciti a rintracciarlo e poi non è più il nostro rappresentante». Peraltro la rappresentanza della Provincia (due consiglieri e un sindaco) non è certamente proporzionale alle quote azionarie possedute: «In una normale società per azioni - spiega Ossola non avrebbero certamente tre posti. Quindi non è vero che la Provincia non conta nulla». E sottolinea che dalla privatizzazione l'ente ha avuto tutto da guadagnare: dividendi per 1,2 milioni di C nel 2002 e altrettanti nei due-tre anni precèdenti. «Vantaggi - dice - che non aveva mai avuto quando l'Ativa era a maggioranza pubblica». La settimana scorsa c'è stato un incontro «cordiale e collaborativo» BressoOssola sui programmi futuri, a Palazzo Cisterna. Cinque giorni dopo è arrivato il ricorso. La Provincia è «ragionevolmente certa di vincere», l'Ativa «è convinta della legittimità del proprio operato». [g. b.] ta presidente Mercedes Bresso
Persone citate: Bresso, Giovanni Ossola, Mattioda, Mercedes Bresso, Mercedes Presso
Luoghi citati: Ossola
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