Ai ministeriali 106 euro di aumento di Roberto Giovannini

Ai ministeriali 106 euro di aumento GLI INDUSTRIALI PROTESTANO: ACCORDO GENEROSO. L'ORARIO RESTA A 36 ORE Ai ministeriali 106 euro di aumento L'intesa sblocca la vertenza del pubblico impiego Roberto Giovannini ROMA A questo punto, la strada per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego (3.800.000 di persone) dovrebbe essere in discesa. Dopo un'interminabile trattativa costellata da scioperi, al termine di una no-stop di oltre 24 ore, è stato raggiunto tra i sindacati di categoria e l'Aran (l'agenzia contrattuale del governo) l'accordo per il rinnovo del contratto dei circa 210.000 ministeriali. Un accordo decisamente generoso sul versante salariale, anche se per i sindacati ci si limita al recupero dell'inflazione: l'aumento della busta paga medio è di 106 euro mensili lordi, fhe peraltro scatteranno dal 1 gennaio del 2002. In termini percentuali, si tratta di un incremento del 5,660Zo: di qui l'immediata protesta di Confindustria - che per i metalmeccanici offre solo il 4,30Zo - che spara a zero sull'intesa. Soddisfatti i sindacati, e il vicepremier Gianfranco Fini assicura che l'accordo «è giusto e non deborda». A regime l'aumento medio mensile (su tredici mensilità) è di 106 euro. 75 euro, in due tranches, sono l'aumento del minimo tabellare; 11 euro sono destinati all'indennità di amministrazione; altri 11 alla contrat- tazione integrativa; 9 servono per integrare nel salario (e nella liquidazione) la vecchia e aboUta contingenza. I soldi in busta paga dovrebbero arrivare entro un mese. L'intesa prevede anche una commissione paritetica per la riforma dell'ordinamento professionale, una lotta al mobbing, stipendio sospeso a chi commette molestie sessuali (per dieci giorni) o abbia un «persistente scarso rendimento» (fino a sei mesi). Infine, si conferma l'orario settimanale di 36 ore. Decisamente positivi i commenti di Cgil-Cisl-Uil. Per il numero imo Cgil, Guglielmo Epifani, «è un contratto che dà forza alla difesa del contratto nazionale e fa da battistrada agli altri contratti pubblici che dovranno essere rinnovati, come quello della sanità e degli entUocali». «È un buon contratto - dice per la Cisl, Savino Pezzotta - con un risultato economico abbastanza significativo che dà più potere d'acquisto ai salari in un momento in cui le famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese». Per il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, si tratta di un «buon accordo che rispetta l'intesa di luglio e soddisfa pienamente anche sul piano normativo». Non hanno, invece, firmato l'intesa le Rappresentanze di Base, l'Usae e la Cisal. Firma, ma con dubbi, la Ugl. Il vicepremier, Gianfranco Fini, e il ministro della Funzione Pubblica, Luigi Mazzella, non hanno dubbi: è un buon contratto che non scassa i conti pubblici, e che soprattutto rispetta gli impegni presi nel febbraio 2002 dallo stesso Fini - chiamato in causa per sminare il conflitto, proprio alla vigilia di uno sciopero generale dell'intero comparto pubbhco - e dall'allora titolare del dicastero. Franco Frattini. «Un governo degno di questo nome e parti sociali degne di questo nome - spiega Fini - sono vincolate al rispetto di ciò che reciprocamente avevano sottoscritto un anno fa. Come un anno fa respinsi le critiche che definivano generoso quell'impegno, respingo le critiche di oggi che saremmo stati debordanti». Soddisfatto anche il presidente dell'Aran Guido Fantoni, protagonista del negoziato. . Di tutt'altro avviso è Confindustria. «Ritengo questo accordo grave, che lede la competitività del sistema paese», denuncia il vicepresidente Guidalberto Guidi. Gli industriali temono ripercussioni (in termini di rin¬ corsa salariale) sulle trattative per i rinnovi dei settori industriali, e lanciano un avvertimento: non si sposteranno da quanto offerto, ovvero un recupero salariale del 4,30Zo per i metalmeccanici. «Dal 1995 al 2001 - afferma Guidi - abbiamo avuto retribuzioni medie della pubblica amministrazione 11 punti superiori all'inflazione e oltre 6 punti in più rispetto alla media dell'industria. Non mi pare che siamo in un periodo in cui un paese può permettersi di remunerare di più un archivista dello Stato rispetto ad un tecnico dell'industria». Epifani: così diamo forza al contratto nazionale Pezzotta: c'è più potere di acquisto per i salari Foccillo: soddisfazione sul piano normativo Per Fini e Mazzella sono stati rispettati gli impegni del governo IL NUOVO CONTRATTO ^ COSA PREVEDE ^ Un aumento della retribuzione media di 106 euro per tredici mensilità * Corresponsione dal "T gennaio 2002 degli arretrati ^ L'aumento medio economico sarà diviso in due tranche: la prima da gennaio 2002 e la seconda da gennaio 2003 «CHI INTERESSA *- 3 milioni di lavoratori «CHI L'HA SOTTOSCRITTO ► Cgil. Cisl, UileUgl «NON HANNO FIRMATO ^ Cisal Intesa, Rdb e Flp/Usae

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