Totti rialza le azioni della Roma: di nuovo grandi

Totti rialza le azioni della Roma: di nuovo grandi IL CAPITANO E' STATO PROTAGONISTA (CON DUE GOL) E TRASGNATORE PEI GIAILORÒSSI NEI MATCH Pi CHAMPIONS LEAGUE A VALENCIA Totti rialza le azioni della Roma: di nuovo grandi «Ho rivisto la squadra-scudetto e dopo tanti infortuni per me sento che è la svolta» personaggio Piero Serantcnl ROMA - IL pallone vale economicamente sempre meno, molte società di calcio rischiano la bancarotta, ma le «azioni» di Francesco Totti non accusano flessioni. Per la Roma non ha prezzo, per gli esperti il suo cartellino può arrivare ai circa 80 milioni di Zidane, da parte sua mette in banca sui 5 milioni netti a stagione. Cifre che fanno paura, ma dopo averlo visto all'opera mercoledì sera a Valencia quale tifoso giallorosso si metterebbe a contare gli euro incassati da questo campione di 27 anni? Le sue magie hanno trasformato la piccola Roma di Capello nella squadra che ha polverizzato il Valencia. Se il tecnico si è conquistato in Spagna il rispettoso appellativo di don Fabio, il ragazzo di Porta Metronia, dopo essere uscito tra gli applausi dal Mestalla, ora è il «canonero». I titoli dei giornali spagnoli recitano: «Totti immenso», «Recital del capitano della Roma». Tanto da scatenare l'invidia del centrocampista del Valencia, Albelda: «Non mi sta bene che i nostri tifosi gli abbiano dedicato quell'ovazione, quando noi siamo andati a vincere 4-0 sul campo del Rayo Vallecano nessuno ha applaudito i nostri giocatori quando sono stati sostituiti. Capisco di più i fischi riservati a noi». E persino il romanista Cafu, campione del Mondo e che quindi dovrebbe stare al di sopra di certe gelosie, sbotta: «E' stata la vittoria di tutta la squadra, non solo di Totti». La causa di tutto, il numero 10 giallorosso, si guarda intorno con l'aria di chi si stupisce per lo stupore degli altri: «E' stato un anno difficile per me, mai avuto tanti infortuni. Adesso sto bene e vogho giocare sempre. A Valencia ho rivisto la squadra dello scudetto, sì, possiamo tornare grandi. A livello mentale è stata la partita della svolta». La Spagna ormai è terra di conquista: «Abbiamo meritato una bella vittoria, ma non come quella con il Real Madrid. Fare due gol alla squadra di Benitez è importante e gb applausi a scena aperta mi hanno dato i brividi. Non è come da noi quando giochi in trasferta e anche se fai giocate da campione sei costretto ad incassare fischi e insulti. Quello spagnolo è un calcio più aperto, che lascia spazio allo spettacolo ed esalta noi fantasisti». Valencia è un bel ricordo, la Champions resta appesa a un filo. «Dobbiamo restare con i piedi in terra, ma è anche vero che con questa vittoria abbiamo riaperto i giochi. Ora crediamo alla qualificazione, questi tre punti ci danno la carica, ci aiutano a sperare nella rimonta. Dobbiamo continuare così, questa Roma è paragonabile a quella che ha vinto lo scudetto. Non le manca niente per riuscire in un'impresa clamorosa, qualificarsi dojpo tre sconfitte consecutive». Il pareggio tra Arsenal e Ajax aiuta a sognare. Servono due vittorie, a Londra e all'Olimpico con l'Ajax. A quota 9 la Roma sarebbe promossa, ma c'è una possibilità anche con sette punti, se i risultati degli avversari aiutano. E la sfuriata fatta lunedì a Trigoria dal presidente Sensi? «Lui aveva le sue ragioni per fare certi discorsi. Ma non sono state le sue parole a portarci alla vittoria. Il segreto è semplice: a Valencia non avevamo nulla da perdere, e giocare bene è stato normale». Totti ha trovato 8'iche il portafortuna che mancava alla Roma di questa stagione, bersagliata dalla malasorte: «C'era mio padre in tribuna, ed è arrivata una vittoria. Adesso dovrà venire con noi in tutte le trasferte». Una parola buona anche per Cassano. Le incomprensioni sono cancellate e da capitano assicura: «Antonio è un giocatore importante, deve crescere. Ma se sta bene possiamo fare belle cose insieme». Ed è la migliore raccomandazione per il «ribelle» che dopo la squalifica di due giornate per gli insulti a fine partita, a Trigoria era stato infilato nella lista dei cedibili. Abbandonati gli atteggiamenti da «bullo» che gli avevano procurato tante antipatie, Totti fa il saggio: «Sappiamo bene che un successo, anche così bello, non conta nulla se resta un episodio isolato. Domenica con l'Empoli voglio ritrovare la Roma di Valencia». In Borsa gli hanno già creduto, le azioni della Roma, hanno toccato anche un 4-180Zo, paria l,110euro. «Dobbiamo restare coni piedi per terra ma è anche vero che i giochi sono riaperti e crediamo nella qualificazione». Tra i compagni un pizzico di gelosia: «Vittoria di tutti non solo sua» Francesco Tetti indica il segreto dopo i due gol segnati al Valencia: «Cera mio padre in tribuna ed è arrivata la vittoria. Ora dovrà seguirci in tutte le trasferte»

Luoghi citati: Londra, Madrid, Roma, Spagna, Valencia