Sorpresa Del Piero Andrà in panchina con il Deportivo

Sorpresa Del Piero Andrà in panchina con il Deportivo A 25 GIORNI DALL'INFORTUNIO DI BERGAMO ALEX HA GIOCATO 35 MINUTI SENZA FORZARE, MA DIMOSTRANDO DI POTER ACCORCIARE I TEMPI DI RECUPERO Sorpresa Del Piero Andrà in panchina con il Deportivo La sfida europea contro gli spagnoli sarà il 12 marzo Il capitano: «Sono soddisfatto le cose vanno meglio Con il Manchester siamo stati poco concreti in area» Marco Ansaldo TORINO Venticinque giorni dopo l'infortunio di Bergamo, Del Piero ieri ha ripreso a calci la palla in una partita. Era previsto che lo facesse non prima di cinque settimane, dunque i tempi della guarigione sì sono abbreviati: a volte succede, il caso di Alex compensa la sfortuna di Tudor che sembra sempre sul punto di rimettersi ma non sta bene mai, come s'è visto martedì in Coppa. Cuffietta di lana in testa, il giacchino della tuta a difenderlo dal freddo, l'esibizione di Del Piero è durata 35 minuti contro i giovani della «Berretti» bianconera, una squadra veloce, ricca di verve: il passo non è mai stato forzato e chi lo doveva controllare^i è tenuto ai-distanza di sicur^zKa come se dovesse evitare una mina, eppure il movimento di Alex è stato più fluido di quanto ci si aspettasse. Buon segno. Ha tentato il gol con un colpo di testa sul cross di Zenoni, è arretrato a cercare la palla per riavviare l'azione. Insomma le solite cose alla Del Piero, a ritmo molto ridotto. «Sono soddisfatto, le cose vanno meglio», ha confidato il fantasista a un amico. Di quanto ha detto invece ai medici e ai massaggiatori rientrando nello spogliatoio rimane il mistero, dal momento che la nuova filosofia della comunicazione juventina è più blindata che nella vecchia Unione Sovietica, insomma bisogna che la gente sappia il meno possibile e pazienza se si creano equivoci. Qualcosa, forse, comparirà nel bollettino medico di sabato. Di solito un capolavoro in stile burocratico. L'impressione visiva conforta le voci di un rientro accelerato. Nei giomi scorsi Alex dichiarò di pensare al recupero per la partita con il Milan, il 23 marzo: è possibile invece che vada in panchina già per la ripresa della Champions League, contro il Deportivo, il 12, e giochi nel weekend successivo contro il Modena, battuto all'andata proprio da un suo gol. Sono congetture che non ricevono smentite. «E' presto per fare previsioni, è scontato che vorrei esserci nei prossimi appuntamenti», ha scritto Del Piero nel suo sito, dove analizza anche la sconfitta contro il Manchester. «Quella che ho visto io è stata una partita strana, con un primo tempo che avrebbe potuto essere tranquillamente a nostro favore ma che non lo è stato per la loro maggiore concretezza in area. La loro scioltezza, in contrastò con il nostro essere troppo contratti, ha fatto il resto». La botta, per gli juventini, è stata dura. «Eravamo molto arrabbiati - ha confessato Thuram - e lo siamo stati anche il giorno dopo. Adesso abbiamo messo la rabbia in soffitta perchè se ci presentassimo contro l'Inter in quella condizione rischieremmo un'altra sconfitta. Abbiamo giocato molto male ed è una piccola consolazione che nonostante tutto abbiamo creato molte occasioni da gol e abbiamo regalato al Manchester le palle giuste». Nel gruppo è suonato l'allarme. La fretta di Del Piero dà la misura di quanto la Juve chiami a raccolta le forze, perchè in meno di un mese si gioca campionato e Champions League. Alex deve porvi la propria impronta. Lo sa Lippi, che in sua assenza ha affidato a Nedved le ispirazioni ma ha visto con il Manchester che gli avversari hanno imparato a fermare il ceco: Ferguson gli ha messo vicino Phil Neville, un difensore, Cuper forse gli dedicherà Cannavaro. Insomma Del Piero e Nedved insieme danno garanzie e varietà di gioco che imo solo dei due fatica a fornire. Naturalmente la Juve non drammatizza. Se¬ Alessandro Del Piero si è infortunato il 2 febbraio a Bergamo. Ha segnato finora 12 gol in campionato condo Bettega non c'è neppure l'urgenza di riavere Del Piero. «Alessandro è meglio averlo in campo però la Juve ha dimostrato di avere una propria vita anche senza di lui - ha dichiarato l'ex Bobby-gol -. Questo gli permetterà di recuperare senza correre rischi». Bettega prevede un altro scudetto in volata tra Juve e Inter ma anche Milan e Lazio. «L'ultimo campionato ha dimostrato che il titolo si conquista nelle partite che non sono scontri diretti, che noi l'anno scorso praticamente non abbiamo mai vinto. Oggi ci sono mine vaganti: ad esempio tutte la grandi hanno perso punti contro il Brescia e l'Udmese. Per questo dico che la sfida con l'Inter sarà importante ma non decisiva». Lippi ha fatto lavorare in palestra chi ha giocato in Coppa. Per domenica sera stessa formazione di Coppa, con Pessotto e Tacchinardi al posto di Zambrotta e Conte.

Luoghi citati: Bergamo, Torino, Unione Sovietica