Le vie infinite della comicità di Alessandra Comazzi

Le vie infinite della comicità Le vie infinite della comicità Oreglio insegnava matematica, Bertolino era consulente aziendale Ora fan ridere e scrivono ZELIG ha subito una leggera flessione due sere fa, in concomitanza con la maratona in memoria di Alberto Sordi, però le cose sono andate bene comunque. I lettori/spettatori che amano scrivere a questa rubrica hanno detto di essersi rifugiati con molto piacere, nella sera della memoria all'italiana, nella comicità di Ale B- Franz, Ficarra eS- Picone, Fontana, Braida, e compagnia cantante. Tra cui Flavio Oreglio, sapete, quello dei momenti catartici, spesso ospite di Maurizio Costanzo, che è un altro oggettivo diffusore di talenti. Ora, siccome i comici piacciono in tv, le case editrici non hanno difficoltà a stampare i libri con le loro battute. Che per molti affezionati paiono anche costituire l'unico tipo di lettura della vita. Speriamo di no, ma comunque la compilation («Bis Nuovi momenti catartici», edito da Mondadori) è ricco di battute fulminanti, dall'esito spiazzante (il segreto delle barzellette come della prestidigitazione, andare a parare dove uno non se lo aspetta) che il sorriso lo strappano anche ai più inguaribili malmostosi. Qualche esempio: «Il lavoro non ha mai ucciso nessuno, però perché rischiare?»; «A volte ti sento così vicina... A volte ti sento così lontana... Certo che hai proprio un cellulare di merda!»; «Passano i minuti e tu non arrivi. Passano le ore e tu non arrivi. Passano i mesi e tu non arrivi. Però... mi sono nascosto bene!»; «Il piccolo Gesù si alzò dalla mangiatoia e, vedendo tutte quelle pecore, disse: "Tanto non dormo"». Giusto per curiosità, Oregho è laureato in scienze biologiche, ha insegnato matematica e fisica, fa cabaret dagli Anni Ottanta. Insomma, ha la sua bella esperienza. Questa è infatti un'altra particolarità di «Zelig»: dove, a parte la conduttrice che è giovane come l'aglio, come si dice in Piemonte, tutti gli altri non sono proprio dei ragazzini alle prime armi. E alla fine l'esperienza a qualcosa serve, via. Sempre da Mondadori è uscito un altro libro di un comico «Ho visto cose...» (citazione di «Biade runner»), autore Enrico Bertohno, in collaborazione con Fabio Bonifacci. «Ho visto uomini così narcisi che, dopo aver fatto l'amore, non chiedono neanche più "ti è piaciuto?", firmano direttamente un autografo sul piumone» ; «Ho visto politici battersi contro la lottizzazione in tv, poi andare al governo e battersi per avere più posti in tv. E, se gli chiedi "la coerenza dove la mettiamo?", rispondono: "Mah, al Tg2 Dossier o al Tg3 Regione un posto si trova"». Oltre a uomini e politici, Bertolino e Bonifaccio hanno visto case, chiese, coppie, viaggi, crisi; hanno avuto le loro visioni mediate dall'intuito e dall'intelletto. Se Oreglio insegnava matematica, Bertolino faceva il consulente aziendale. Le vie della comicità sono infinite. alessandra.comazzi@lastampa.it T IV u a T I V u Alessandra Comazzi

Luoghi citati: Ficarra, Piemonte