Baudo pigliatutto, guerra persino a Fiorello

Baudo pigliatutto, guerra persino a Fiorello RAIUNO RINUNCIA A SGARBI, CHE SI TRASFERISCE SU LA 7 CON COSSIGA E LA BUGATTY Baudo pigliatutto, guerra persino a Fiorello Marinella Venegoni ROMA L'ombra di Sgarbi si allontana dal DopoFestival per sbarcare su La 7, la tv di chi non vede la tv, con «Fiuto», programma concorrente il cui titolo è ironicamente ispirato a Pippo Baudo: il quale si farà il suo DopoFestival con tutt'altra compagnia più ovvia ma anche più rilassante, e cioè i cantanti, i giornalisti e i giurati della giuria tecnica che si succederanno nelle varie serate, da Carlo Conti a Red Ronnie, da Dario Salvador! a Linus e Amadeus. Questa almeno, salvo sorprese, sembra la strada che si vuole percorrere dopo la definitiva resa di Viale Mazzini che ieri ha emesso un comunicato secondo il quale Raiuno, d'intesa con la direzione generale, «ha dovuto prendere atto die non esistono più le condizioni per la partecipazione di Vittorio Sgarhi». A far desistere dal tormentato progetto sarebbe stata la resistenza scritta e orale dei discografici «che segnalavano la indisponibilità dei loro cantanti ad intervenire alla trasmissione del Casinò per alcune espressioni critiche usate da Sgarbi in varie occasioni». «Cristina Bugatty è meglio della Oxa», ricordano per esempio di aver sentito dire da Sgarbi alcuni rappresentanti della Fimi, la confindustria della discografia. Era successo nel corso della sua appassionata difesa del transessuale/travestito che voleva portare a tutti i costi al Dopofestival. Nei piani alti delle major e delle indipendenti si sono chiesti cosa mai avrebbe potuto dire in diretta il Vate di Ferrara, se questo era l'antipasto. E poiché Sanremo è pur sempre il Festival della Canzone (in attesa di far gareggiare le frittate di Vissani o semplicemente le polemiche, che già sarebbe una bella idea), la Rai ha preso atto e ha messo la parola fine. Ma intanto si è aperto un nuovo fronte. A Fiorello, che fa notare come l'ospite intemazionale Carla Bruni sia tanto italiana quanto Arigliano, Baudo manda nervosamente a dire: «Il Festival non è mica suo, l'avevo invitato e non viene, quindi pianga se stesso». Sulla faccenda Bruni i discografici invocano come già per Arigliano il regolamento. La confusione regna sovrana, perché anche il dandy Sgarbi irosegue con le sue crociate: «Baudo la voluto la guerra, ha usato un pretesto intollerabile. Non posso sopportare che con la sua vigliaccheria dica che i discografici non mi vogliono. E' un'indegna bugia», tuona. In realtà i discografici, non essendo nati ieri, hanno detto semplicemente che se c'era lui non ci mandavano i cantanti, al Dopofestival. Resta ora da vedere se qualcuno dei 20 campioni e dei 16 campioncini accetterà spericolatamente di andare a «Fiuto», in onda fra le 22,30 e le 23 in coincidenza con il Festival: «con la partecipazione di Francesco Cossiga, il ministro Giuliano Urbani, Cristina Bugatty, l'ex Vicegabibbo Stefano Salvi e tutta la squadra che era prevista al Dopofestival della Rai»; e non si sa se il nome di Urbani sia voce dal sen fuggita o se ci sia davvero stato un clamoroso riawicinamento fra l'ex sottosegretario e il ministro dei Beni Culturali: il loro rapporto era finito a carciofolate. Il portavoce del Ministro ha comunque smentito «energicamente». La Bugatty poi, sarà contemporaneamente su La 7 e al Costanzo Show, passando dal ruolo di disoccupata a quello di prezzemolina. Sgarbi avrebbe a tutti i costi voluto anche Katia Ricciarelli: «L'idea era piaciuta anche al direttore Del Noce, ma ho capito che non ha la forza per imporsi su Baudo», ha detto ancora il deputato, giusto per non farsi mancare niente. In realtà Katia sa che il suo Superpippo, se da una parte comincia a respirare, dall'altra è arrabbiato nero: «La storia si è conclusa in modo garbato e civile ma il punto era che non potevo passare sugli insulti che ho, ricevuto che non sono stati carezze bensì fucilate. Se merito quelle fucilate di Cossiga, vuol dire che espierò, altrimenti pretendo un risarcimento della mia onorabilità». Com'è noto, Baudo ha invocato un giurì d'onore per alcune accuse di Cossiga, e un altro giurì d'onore ha chiesto ora Vittorio Sgarbi contro di lui, «che'provi che io mi sono messo contro gli autori delle canzoni, i cantanti e i discografici». Ma i discografici sono già oltre. La loro maggior preoccupazione è ora che qualcuno sganci i soldi promessi per la loro partecipazione al Festival: il Comune non ha ancora approvato la delibera promessa, e se entro lunedì non si apre il portafogli, potrebbero decidere di fare le valigie e portarsi a casa i cantanti, che non andrebbero così né al Festival né al Dopofestival. Pippo reagisce a un appunto del suo amico showman: «Il Festival non è mica suo, l'avevo invitato e non viene» Vittorio Sgarbi

Luoghi citati: Ferrara, Roma, Sanremo