Il Toro richiama anche Cravero

Il Toro richiama anche Cravero CRESCE LA FEBBRE PER LA MARCIA DELL'ORGOGLIO GRANATA A SUPERGA Il Toro richiama anche Cravero Le «bandiere» per ricucire lo strappo con il tifo Domenico Lataglìata TORINO Zerbini? No grazie. In sintesi, è questo il motto che accompagnerà la gestione del Toro da parte di Zaccarelli e Ferri. Sarà anche un luogo comune, ma per riawicinarsi alla sua gente il Toro dovrà almeno dimostrare buona volontà. Ieri, a Orbassano, non c'è stata contestazione, solo qualche borbottio da innamorati delusi. Si è rivisto anche il presidente Romero, spintosi a dichiarare che «per Ferri questo è un bel banco di prova. Con Zac al fianco, potrà crescere: a fine campionato tireremo le somme: non è detto che l'anno prossimo si debba di nuovo cambiare». E Mazzola? «Ha ancora un anno di contratto, resterà». A Camolese e Ulivieri saranno fischiate le orecchie. Romero ha poi confermato che la società farà ricorso per ridurre le 5 giornate di squalifica del campo: tempi lunghi però, visto che sono previsti altri due gradi di giudizio (Disciplinare e Caf). La squadra ha invece confermato il silenzio stampa almeno fino a domenica: poi, dopo la partita contro il Chiavo, qualcosa potrebbe cambiare. Del resto, c'è ben poco da dire e molto da fare. Ieri, su un campo sempre più pieno di sabbia in cui i ciuffi d'erba sono scarsi come i punti in classifica, l'accoppiata Zaccarelli-Ferri ha cercato di svegliare gli animi: nessun discorso, subito lavoro con la palla. Campo ridotto a 30 metri, due squadre da 10 e via prima con partitelle di pallamano in cui si poteva segnare solo di testa e poi al volo di piede. Infine, calcio vero e proprio ma sempre su campo ridotto. Indicazioni sulla formazione di domenica, nessuna. Pare però che il modulo possa essere lo stesso utilizzato da Ulivieri: 3-4-2-1. Oggi pomeriggio, in compenso, partitella in famiglia e idee che potranno cominciare a chiarirsi. Temeranno a lavorare a tempo pieno anche Lucarelli (influenza), Marinelli e Conticchio (problemi muscolari). Tra i possibili riabilitati dall'accoppiata Zaccarelli-Ferri, ci potrebbe essere Galante, il quale non vede il campo dallo 0-4 di Toro-Parma del 1 dicembre. Per il difensore si tratterebbe della seconda rinascita granata, dopo quella del 2000 grazie all'arrivo in panchina di Camolese alpostodiSimoni. A guidare l'attacco del Chievo potrebbe esserci dal primo minuto, per la terza domenica consecutiva, Sergio Pellissier: un nome che i tifosi del Toro più attenti ricordano certamente, un prodotto del vivaio granata. La scorsa estate, il 24enne aostano di nascita avrebbe potuto essere riscattato dal Toro che ne deteneva metà del cartellino: i 13 gol segnati in CI con la maglia della Spai non convinsero però lo staff granata. Risultato: con un esborso complessivo inferiore agli 800.000 euro, il Chievo è diventato proprietario del cartellino del giocatore, ritenuto il giusto sostituto di Marezzine. Scelta azzeccata: pur giocando sprazzi dipartite, Pellissier ha realizzato tre reti in soli 425' (una ogni 141'), le stesse di Ferrante e due in più di Lucarelli. Tre gol, tra i clivensi, ha segnato anche Della Morte, centrocampista con spiccate doti offensive, lui pure cresciuto nel Toro e poi venduto da Calieri alla Lazio: a volte ritornano e domenica il Toro se li ritroverà contro. Potrebbe anche tornare, con un molo non marginale, Roberto Cravero, ormai da mesi voce «contro» la gestione di Cimminelli S- C: pare che ieri sera ci sia stato un incontro tra i due. Insomma, il patron sembra piano piano ammettere i propri errori. Intanto, la proposta lanciata da Gramellini nella sua rubrica «Granata da legare» - 50.000 amici del Toro che, il 4 maggio, partano dalla curva Maratona e raggiungano Superga passando per corso Re Umberto (luogo dell'incidente a Meroni) - ha ricevuto l'entusiastica adesione dell'Associazione Memoria Storica Granata, diventata in un amen punto di riferimento dell'iniziativa. Per evitare la concomitanza con Toro-Udinese, la camminata avverrebbe sabato 3 maggio, un giorno prima dell'anniversario della tragedia di Superga. Mai così in basso, il Toro punta sugli ex dee per riguadagnare credito. Dopo aver affidato la squadra a Zaccarelli e Ferri, ora vuole affidare il ruolo di team manager a Roberto Cravero (foto)

Luoghi citati: Lazio, Orbassano, Parma, Torino