Rostow, l'economia dal volto umano di Giuseppe Berta

Rostow, l'economia dal volto umano TEORICO DELLO SVILUPPO A TAPPE, E MORTO NEGLI USA IL CONSIGLIERE DEI PRESIDENTI KENNEDY E JOHNSON Rostow, l'economia dal volto umano Giuseppe Berta A ottantasei anni, Walt W. Rostow (la notizia della cui scomparsa, avvenuta il 13 febbraio, è stata comunicata in questi giorni) era ancora tra le personalità più in vista ed eminenti dell'Università del Texas, ad Austin, dove insegnava economia da molti anni. Ma più che un economista Rostow è stato uno storico dell'economia, pur contraddistinto da forti interessi teorici. La sua esperienza culturale non può essere infatti ricondotta al mainstream delle scuole americane d'economia, quali si sono affermate nel corso del Novecento. Rostow era e si sentiva un irregolare del pensiero economi¬ co: per esempio, rimase sino alla fine un fermo critico della dottrina neoclassica, che a suo modo di vedere aveva condizionato anche troppi storici dell'economia, peraltro famosissimi, come il suo amico David S. Landes. Rostow dubitò sempre delle possibilità di sviluppo spontaneo dell'economia. Al contrario, avvertiva intensamente la necessità di proporre ai paesi in via di sviluppo dei modelli di crescita che, pur basati sulla lezione storica dell'Occidente, tenessero conto delle condizioni e del contesto sociale e istituzionale in cui calare una politica di aiuti. Questo approccio dipendeva specificamente da un modo di praticare la ricerca in campo economico e storico che distingueva alcuni degli studiosi americani più brillanti della generazione di Rostow (nato nel 1916). Non a caso la sua vita si divise tra l'università e l'opera di consigbere prestata ai governi guidati da presidenti democratici come John F. Kennedy e Lyndon B. Johnson. Da questo punto di vista, la sua carriera appare assai simile a quella di un altro storico più o meno suo coetaneo, Arthur M. Scblesinger jr., che partecipò della stessa ispirazione intellettuale e politica di Rostow. Al pari di Scblesinger, Rostow era uomo di vasta cultura, formatosi fra America -ed Europa, interessato soprattutto a esplorare le condizioni che fanno da cornice allo sviluppo della democrazia. Nel settore degb studi, il nome di Rostow è destinato a restare legato al suo libro del 1960, The Stages of Economie Growth, che ha concorso a identificare un modo di esaminare i problemi dello sviluppo economico. Sulla scorta di un'analisi della crescita occidentale a partire dalla rivoluzione industriale inglese, Rostow mise a punto una rappresentazione per fasi dell' espansione dell'economia, con l'intento di trarne un'indicazione pratica, applicabile ai paesi in via di sviluppo. Il libro recava anche un sottotitolo, che viene spesso dimenticato: A Non-Communist Manifesto, a segnare che dal processo di industrializzazione poteva essere tratto un insegnamento alternativo a quello di Marx circa il futuro dell'umanità. Un futuro in cui il migUoramento delle condizioni economiche potesse sposarsi al rafforzamento delle garanzie democratiche, secondo quell'ottica progressista che ha caratterizzato gli anni Sessanta e impresso il proprio-marchio sulla stagione kennedyana. Walt W. Rostow

Persone citate: Arthur M. Scblesinger, David S. Landes, John F. Kennedy, Johnson, Johnson Rostow, Kennedy, Marx, Walt W., Walt W. Rostow

Luoghi citati: America, Austin, Europa, Texas, Usa