Fiat, arriva la squadra di Umberto Morchio amministratore delegato di Paolo Baroni

Fiat, arriva la squadra di Umberto Morchio amministratore delegato LE NOMINE E GLI INCARICHI VERRANNO UFFICIALIZZATI DOMANI DAL CDA DEL GRUPPO Fiat, arriva la squadra di Umberto Morchio amministratore delegato Barberis vicepresidente, Luca Corderò di Montezemolo consigliere di amministrazione Fresco esce dal cda, ma resta come consulente per Gm. Dimissionari anche Welch e Rohatyn Paolo Baroni TORINO Giuseppe Morchio amministratore delegato, Alessandro Barberis vicepresidente e Luca Corderò di Montezemolo consigliere di amministrazione della Fiat. Sono queste le nuove nomine che verranno ratificate domani al cda del gruppo del Lingotto. Non solo il passaggio di consegne tra il presidente Paolo Fresco ed Umberto Agnelli, come ufficializzato martedì dallo stesso presidente Fiat, dunque, ma di fatto una nuova squadra, più forte, chiamata ora a completare il piano di risanamento e di rilancio del gruppo. A fronte dei tre nuovi ingressi dal cda usciranno sia il presidente Paolo Fresco, che però manterrà una consulenza per e trattative con la General Motors, sia altri due consiglieri indipendenti; l'ex numero uno della General Electric, John Welch, e Felix G. Rohatyn. Il doppio annuncio è arrivato ieri tra le 19 e le 20 con due distinti comunicati, il primo diffuso da IfiIfil, le finanziarie della famiglia Agnelli che controllano oltre il 300Zo del capitale della Fiat, ed il secondo diramato dallo stesso gruppo del Lffigottò. «Ifi e Ifil, a seguito dell'intenzione manifestata dall'avvocato Paolo Fresco di indicare alla presidenza della Fiat il dottor Umberto Agnelli - è scritto nella prima nota )rec: /ano che lo stesso dottor Agneli proporrà al prossimo consigho di amministrazione Fiat, al fine di rafforzare il vertice della società ed accelerare i programmi di rilancio industriale, la cooptazione in consiglio dell'ingegner Giuseppe Morchio e la sua nomina ad amministratore delegato del gruppo. Verrà proposto al consigho di nominare vicepresidente l'ingegner Alessandro Barberis, che collaborerà con il presidente e con l'amministratore delegato nel rilancio del gruppo. L'avvocato Franzo Grande Stevens, consulente lega- le del gruppo, rimarrà nel consigho di amministrazione della società. Sarà anche proposta la nomina a consighere di amministrazione dell' avvocato Luca Corderò di Montezemolo». A sua volta l'ufficio stampa della Fiat ha reso noto che «Paolo Fresco, John Welch e Felix Rohatyn hanno annunciato le dimissioni dal consigho di amministrazione della Fiat con effetto dalla prossima riunione. il 28 febbraio». Del nuovo amministratore dele;ato del gruppo Fiat, 55 anni e una unga esperienza al vertice del Gruppo Pirelli, vengono messi in evidenza la capacità di innovazione, l'attenzione ai mercati e ai prodotti, un' esperienza intemazionale maturata in Europa e negh Usa, la capacità di definire e gestire progetti industriali mirati alla creazione di valore per gli azionisti mediante lo sviluppo di nuove tecnologie. «E' un vero mago con i numeri, un vero number crusher» dice chi lo conosce bene. La Borsa apprezza la scelta: nei mercato serale il titolo Fiat ha guadagnato ora lo 0,690Zo a 7,2 euro, dopo aver chiuso la sessione ordinaria con una flessione dello 0,540Zo a 7,15. L'altra «new entry», ovvero Luca Corderò di Montezemolo, non ha certo bisogno di presentazioni: evocato da più parti come manager preparato e molto competente, entra in consigho sull'onda di 12 anni di successi al vertice del Gruppo Ferrari che sotto la sua guida ha saputo ritornare al successo sia industriale che sportivo. Al centro della riunione di domani del consigho Fiat, però, non ci sono solo gh assetti al vertice: la riunione, come annunciato martedì dallo stesso Fresco, servirà anche a fare il punto sul piano di dismissioni e dovrebbe arrivare ad esaminare il dossier relativo a Toro Assicurazioni e quelli di Fidis e Fiat Avio. Per quest'ultima società le manifestazioni di interesse più concrete sono arrivate dal fondo di investimento americano Carlyle Group e dal tandem italo-francese composto da Finmeccanica e Snecma. Per la compagnia assipurativa, che Fiat intende vendefff al meglio, la lista dei pretendenti è invece decisamente più lunga e va dal tandem UnipolHopa, dalla francese Groupama alla tedesca Munich Re, dal gigante britannico Aviva all'ultima arrivata, la banca d'affari Goldman Sachs. Entrambe le operazioni, però, richiedono ancora tempo per essere concluse: l'eventuale cessione di Toro, in particolare, non può prescindere dalla sistemazione della quota (6,60Zo) detenuta in Capitaha. Al riguardo non solo serve il consenso del gruppo capitolino, che attraverso l'Mcc tra l'altro funge da advisor dell'operazione, ma anche quello della Banca d'Italia che ha sempre l'ultima parola sui pacchetti azionari degh istituti di credito che superano la soglia del 50Zo. Più semphce invece la cessione del 510Zo della Fidis, la società che finanzia chenti e fornitori del gruppo, che dovrebbe passare a breve al pool deUe quattro banche che appoggiano finanziariamente il piano di rilancio del Lingotto (Banca Intesa, Capitaha, Sanpaolo Imi e Unicredit) per un importo compreso tra i 350 ed i 370 milioni di euro. Quello deUe cessioni è il primo impegno che il nuovo vertice della Fiat dovrà affrontare: assieme con gh eventuah nuovi accordi, sia industriali che finanziari, con Gm questo rappresenta infatti un passaggio importante per capire quante nuove risorse dovranno essere messe a disposizione per il rilancio del gruppo. Poi c'è la questione dei conti da esaminare, col preconsutivo del 2002. Secondo alcuni analisti contattati ieri dall'agenzia Radiocor, nel¬ l'anno appena chiuso il gruppo avrebbe accumulato una perdita operativa pari a circa 780 milioni di euro che cumulata ad accantonamenti e svalutazioni farebbe lievitare il risultato netto consohdato ben oltre quota 3 miliardi. La posizione finanziaria netta dovrebbe risultare negativa per circa 3,9 miliardi di euro mentre il fatturato è atteso attorno a 54,3 miliardi contro i 58 nel 2001. All'ordine del giorno della riunione i conti trimestrali, il preconsuntivo 2002 e l'esame dei dossier relativi alle cessioni . di Toro Assicurazioni Fidis e della FiatAvio L'azionista Ifi-Ifil punta a «rafforzare il vertice della società» e ad «accelerare i programmi di rilancio industriale» per superare la crisi della casa torinese Luca Corderò di Montezemolo Alessandro Barberis Umberto Agnelli DELL'AUTO J SOp DELLA FIAT QUOTE SUL CAPITALE ORDINARIO 2,8330/0 PICTET 8, CIE BANQUIERS 3,726«fc DODGE A COX' 50,1850Zo ALTRI E MERCATO 2,401 «Z* SOUTHEASTERN ASSET MANAGEMENT 2.8060Zo 30,301^0 GK)VANNI AGNELLI S C. [IR-IFIL] DEUTSCHE BANK 2.227flZo LAFICO 1 HÙQVQ CÒNSK30O DI AMMINISTRtólGNE Alessandro Barberis vice presidente ai posto di Grande Stevens SANPAOLO IMI 3,0900Zo FONTE: C0NS0B MEDIOBANCA Angelo Benessia Luca Corderò di Montezemolo John Philip Elkann Cotti Umberto Agnelli presidente alpostodi fresco - . Gabriele Galateri di Genola Giuseppe Morchio amministratore delegato al posto di Barberis Virgilio Marrone Ugo Draetta Segretario esterno del Cda Daniel John Winteler Franzo Grande Stevens Hermann-Joseph Lamberti SM

Luoghi citati: Europa, Finmeccanica, Genola, Snecma, Torino