Massaggiarsi il cervello con un attacco in forze di Bruno Ruffilli

Massaggiarsi il cervello con un attacco in forze Massaggiarsi il cervello con un attacco in forze Bruno Ruffilli USCITO da appena due settimane, «lOOth Window» dei Massive Attack, è già al secondo posto nella top ten italiana. Avrebbe raggiunto il primo, non fosse stato per il tardivo riconoscimento che il pubbhco sta tributando a Giorgio Gaber: in vetta alle classifiche c'è infatti il suo album postumo, «Io non mi sento italiano». Il precedente «Mezzanine», pubblicato cinque anni fa, è un caposaldo dell'elettronica dello scorso decennio. Con i primi album dei Portishead e di Tricky, è la massima espressione del «Bristol Sound», che poi si è annacquato nel pop di Morcheeba e Moloko, perso negli esotismi di Th'every Corporation e imbastardito nelle melme del chill-out. Della formazione originaria og¬ gi è rimasto solo Robert Del Naja, alias 3D, circondato da collaboratori eccellenti, tra cui Damon Albam dei Blur. Inevitabile, quindi, che questo disco - il quarto in dodici anni - sia meno vario di quelli che lo hanno preceduto, forse anche un po' meno duro nei suoni, pur conservando le atmosfere malinconiche e ossessive tipiche del trip bop. Ospite d'eccezione, dopo Tracey Thorn e Liz Frazer, è stavolta Sinead O' Connor, che canta in tre brani, tra cui il primo singolo, «Special Cases». Anche se occasionalmente si può ancora ballare («Butterfly Caught», ad esempio), la musica dei Massive Attack edizione 2003 è un inquietante mix di suoni provenienti dalle fonti più diverse: c'è il rock, c'è il dub, c'è il raga indiano. Nella splendida «Everywhen», cantata da Horace Andy, sotto un giro di basso che massaggia il cervello sembra perfino di sentire un'eco dei Dead Can Dance. E c'è sempre una vena militante, nei testi («A Prayer For England») come nei gèsti: Del Naja è tra i promotori del movimento contro la guerra che lo scorso 15 febbraio ha portato in strada a Londra centinaia di migliaia di persone. Non a caso, il nome stesso della band rimanda ad un altro conflitto; quello del 1991 tra Bush (George, ma non dabliù) e Saddam Hussein. Massive Attack, «1 OOth Window»

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