Salomé, ambigua seduzione

Salomé, ambigua seduzione DA ME R C O L EDI 26, DANZA AL GOBETTI Salomé, ambigua seduzione Matteo Levaggi e Loredana Fumo portano in scena la rielaborazione dell'opera ispirata da Oscar Wilde RITORNANO gli «Appuntamenti con la Danza» del Balletto Teatro di Torino. La compagnia diretta da Loredana Fumo sbarca mercoledì 26, giovedì 27 e al pomeriggio di venerdì 28 al Teatro Gobetti con «Salomé», balletto ispirato al dramma di Oscar Wilde con la coreografia di Matteo Levaggi, scene di Eugenio Guglielminetti, costumi di Manuela Dello Preite, musiche di Dutilleux, Kagel e Zom. Ouesta «Salomé» è un felice ritomo. Levaggi l'aveva già messa in scena ai tempi del Teatro di Torino di Piazza Massaua e poi massicciamente rielaborata affrontando egli stesso il personaggio della malvagia principessa che incanta Erode e vuole la testa del Profeta. Secondo il danzatore e coreografo questa «Salomé» è simbolo di diverse contraddizioni, ambiguità ed estetiche doppiezze distillate nell'idea di seduzione danzante. L'azione, nelle intenzioni di Levaggi, si svolge in uno spazio «neutrale», fuori del tempo e dello spazio. Gli unici elementi scenografici sono la cisterna in cui è tenuto prigioniero Giovanni Battista e una Luna sulla quale è adagiata Salomé. Nella «Salomé» di Levaggi, Erode è interpretato da Loredana Furno, Erodiade è affidata a due danzatori, Vicente Paolomo e Simona Tosco, Giovanni Battista è Massimo Arbarello. . [se.tr.l Il coreografo-ballerino Matteo Lavaggi nella parte di Salomé

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