La Merita svanita
La Merita svanita MEMORIALISTICA La Merita svanita Storie di piemontesi emigranti che sono ritornati da «vinti» ENDOZA, Colonia Cello, Ramos Mejia, Cordoba, Rio Cuarto, Santa Fé. Dalle lettere alla posta lelettronica, dai documenti di carta a quelli impalpabili. Da Alba (tutt'intomo) alla Patagonia, dalla Langa e dal Roero alla Pampa gringa. Ecco «La Merica che non c'era» (Priuh fr Verlucca, pp. 208, C 16,50) di Donato Bosca nella collana «Quaderni di civiltà e di. cultura piemontese» con il sottotitolo che raccoghe tutto il sangue di un «seugn» o di un «sueno» di riscatto: «L'utopia della terra promessa nelle storie degli emigranti piemontesi in Argentina». E basta guardare con un po' di attenzione l'inserto fotografico che accompagna i testi per intendere. Ce ne sono che documentano un raggiunto benessere, ce ne sono che documentano una condizione ben più precaria (un buco nella tomaia di una scarpa la dice più di tante parole). In molte c'è ti vino, in una il vino e le bocce (i simboli d'una vita povera non sono mai comphcati). Donato Bosca - è lui stesso a dirlo nell'introduzione facendo riferimento ad un lungo lavoro di ricerca che risale alla metà circa degh Anni 80 - spalanca le porte ad un piccolo mare di memoria. E lo fa dando voce ahe mille voci che escono da bauli, cassetti, ripostigli (ma anche da archivi pubblici e privati). Un'epopea della povertà, complessa e ramificata, che registra vittorie e sconfitte. L'emigrante che toma senza vantaggio. L'emigrante che si perde nella solitudine d'un Paese infinito passando da una «malora» ad una malora ancora maggiore. La Merica Eldorado che tradisce la speranza. Niente piemontesi illustri, dunque, nel libro di Bosca, ma un Piemonte «altro» (come le storie dei «vinti» di Nuto Revelh), che dissotterrando la vita incontra una catena di storie vere, di emigranti, di testimoni singoli. Un'esperienza di andate e di ritomi, di generazioni che riflettono, di nipoti recenti che sulle orme dei padri lontani (i «padri deUe colline») ricongiungono anello dopo anello la memoria di una -vicenda che appartiene - insieme - all'esilio e ahe radici.
Persone citate: Bosca, Cordoba, Donato Bosca, Ramos Mejia, Verlucca
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