«Risarciremo i clienti del mobilificio» di Claudio Laugeri

«Risarciremo i clienti del mobilificio» UNA FINANZIARIA E I FORNITORI CHE VANTANO CREDITI POTREBBERO CHIEDERE IL FALLIMENTO DELL'AZIENDA «Risarciremo i clienti del mobilificio» Parla la moglie dell'imprenditore sparito da Grugliasco Claudio Laugeri «Non abbiamo preso niente. Se loro vorranno aspettare...». Quel «loro» sono i creditori, per la moglie dell'imprenditore Claudio Costaganna, 57 anni, titolare della «Revlon» di Grugliasco, azienda specializzata nella vendita di mobili. Prezzi da grossista e consegne puntuali erano le sue credenziali fino a tre settimane fa. Poi, la serrata e la fuga. Lasciando un «buco» di almeno 90 mila euro con la finanziaria Compass del gruppo Mediobanca e svariate decine di migliaia di euro nei pagamenti ai fornitori. Addirittura, il giomo di San Valentino sono stati «protestati» 5 assegni per quasi 45 mila euro sul conto della «Revlon». L'imprenditore ha lasciato l'abitazione in via Monte Ortigara 35, ha persino chiuso il contratto con la Telecom. Ogni tanto, però, la moglie va a casa a ritirare la posta. All'ora di pranzo, quando è più facile evitare il viavai di creditori che fino a qualche giomo fa «piantonavano» la palazzina. Il cognome Costaganna non è sul videocitofono, bisogna salire la primo piano della scala D per trovare la targhetta con il nome dell'imprenditore. La moghe risponde al campanello, ma non apre la porta. Si sente scoperta, è infastidita dalla pubblicità fatta al «crack» dell'azienda di famigUa. «Lo dica, sicuramente riusciremo a pagare tutti» dice da dietro la porta. Perché hanno chiuso tutto? Non bastava spiegare? Che cosa è accaduto? Troppe domande, lei non vuole più parlare. Nel palazzo, però, la gente ricor¬ da la faccia scura di Costaganna negli ultimi tempi. «Una persona cortese, a modo, non capisco...» dice un vicino che lo incontrava sovente quando rientrava per l'ora di pranzo. Fino a tre settimane fa. Rimane la carta delle denunce fatte ai carabinieri: una quindicina, più altrettante annunciate alla Federconsumatori, che raccoglierà quanti vorranno unirsi in un'azione legale contro la «Revlon». «Mercoledì sera (oggi, ndr) ci sarà una riunione con gli avvocati che collaborano con noi - spiega Diego Calabrese, presidente provinciale della Federconsumatori -. Probabilmente, awieremo un'istanza di fallimento e nello stesso tempo cercheremo di fermare i pagamenti alla finanziaria. Da quanto sappiamo, aveva un rapporto esclusivo con la "Revlon" e questo basta per bloccare i pagamenti delle rate se non c'è stata la consegna dei mobili». Così, si ritroveranno insieme V. F., che a settembre ha firmato un finanziamento da 8 mila euro per ima cucina mai ricevuta; M. S., che tra dicembre e gennaio ha ottenuto un prestito di 4 mila e 200 euro per mobili ancora da consegnare; M. I., ancora in attesa di una cucina e di un altro mobile ordinati tra novembre e gennaio. La finanziaria Compass non ha ancora avviato azioni legali. «I nostri avvocati si occuperanno della questione» dice il responsabile dell'agenzia torinese, Marco Negri. Di solito, le aziende specializzate nel credito cercano di risolvere le questioni in modo «amichevole»: le procedure fallimentari scontentano sempre qualcuno.

Persone citate: Claudio Costaganna, Costaganna, Diego Calabrese, Marco Negri

Luoghi citati: Grugliasco